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Elettricità, Terna: cresce la domanda, ma non solo per il caldo

Nella media del primo semestre, tuttavia, la domanda elettrica è scesa dello 0,6% su base annua (-0,5% in termini rettificati). La crescita destagionalizzata è comunque dell’1,5%

A giugno la domanda di elettricità in Italia è salita del 2,9% rispetto allo stesso mese dell’anno scorso, arrivando a quota 27,8 miliardi di kWh. Lo rileva Terna, la società che gestisce la rete elettrica nazionale, spiegando che questo risultato “è stato ottenuto con un giorno lavorativo in meno (20 vs 21) ma con una temperatura media mensile superiore di 1,2°C rispetto a giugno 2018”, il che ha portato naturalmente a un utilizzo più intensivo dei condizionatori d’aria.

In particolare, “a far crescere in modo così consistente la domanda elettrica mensile è stata la temperatura particolarmente elevata registrata nell’ultima settimana di giugno – prosegue Terna – Il dato destagionalizzato e corretto dagli effetti di calendario e temperatura porta a una variazione positiva della domanda elettrica di giugno dell’1,5%”.

A livello territoriale, a giugno la domanda di elettricità è cresciuta ovunque: +1,5% al Nord, +3,3% al Centro e +5,6% al Sud.

Rispetto a maggio, il valore destagionalizzato e corretto dagli effetti di calendario e temperatura dell’energia elettrica richiesta a giugno è aumentato del 2%.

Sempre a giugno, spiega ancora Terna, la domanda di energia elettrica è stata soddisfatta per l’88,2% con produzione nazionale e per la quota restante (11,8%) dal saldo dell’energia scambiata con l’estero.

Nel dettaglio, la produzione nazionale netta (24,7 miliardi di kWh) è risultata in aumento rispetto a giugno 2018 (+3,7%). In crescita le fonti di produzione geotermica (+0,4%), fotovoltaica (+5,3%) e termica (+9,2%); in calo le fonti idrica (-1,1%) ed eolica (-30%).

Nel primo semestre la domanda di elettricità è scesa dello 0,6% su base annua, dello 0,5% in termini rettificati.

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