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Electrolux: la cinese Midea rinuncia all’acquisizione per dissenso sul prezzo e rischio Golden Power

La notizia arriva da Bloomberg. Tra i motivi che avrebbero spunto Midea a rinunciare anche il possibile esercizio del Golden Power da parte del Governo italiano ma soprattutto le divergenze sul prezzo

Electrolux: la cinese Midea rinuncia all’acquisizione per dissenso sul prezzo e rischio Golden Power

Midea rinuncia all’acquisto di Electrolux. La notizia arriva da Bloomberg, secondo cui negli ultimi tre mesi, le difficoltà a soddisfare le condizioni poste dal colosso di elettrodomestici avrebbero reso impossibile intavolare una vera e propria trattativa. Tra i motivi dello stallo anche le garanzie su presenza produttiva, la governance e le strategie, le modalità per il superamento dell’ostilità Usa rispetto all’operazione.

Avrebbe inciso sulla decisione di rinunciare anche il possibile Golden Power paventato pochi giorni fa dal ministro Luca Ciriani per la salvaguardia dei 5 stabilimenti e dell’occupazione, di oltre 5 mila addetti. 

Electrolux: cosa aveva detto Ciriani 

“Nel caso, che ora riteniamo ipotetico, ci fosse la volontà, da parte di chiunque, di cedere, vendere o trasferire le aziende di Electrolux, il governo sicuramente farà sentire la propria voce attraverso l’esercizio del golden power, come sta facendo in questi giorni con Pirelli”, aveva detto Ciriani secondo cui, esercitare il potere di veto significa “tutela degli insediamenti, dei brevetti, della ricchezza economica, sociale, e occupazionale italiana. Questo vuol dire che siamo sicuramente molto interessati e molto impegnati a fare in modo che questa vicenda non passi sotto traccia”.

Bloomberg riferisce che dalla sede italiana della multinazionale svedese non è stato rilasciato alcun commento.

Fim Cisl: “Ora si dia seguito agli investimenti”

“Apprendiamo dall’agenzia Bloomberg che il tentativo da parte di Midea, colosso cinese dell’elettrodomestico di acquisire Electrolux, è naufragato. L’azienda da parte sua ha sempre negato l’ipotesi di cessione. Importante perciò che Electrolux confermi e dia seguito agli investimenti per quasi 300 milioni di euro sui processi nei siti di Solaro, Susegana e Porcia”, ha affermato il segretario nazionale Fim Cisl, Massimiliano Nobis. Secondo il sindacalista, questo consentirà “di garantire il consolidamento produttivo del gruppo nel nostro Paese per i prossimi anni, a prescindere da chi detiene la maggioranza azionaria”. 
“Il governo – ha continuato Nobis – in più tavoli ha annunciato di voler presidiare e tutelare il settore del bianco italiano, che ricordiamo, in Italia occupa oltre 35mila addetti diretti e un export di oltre 10 miliardi, adottando se necessario il golden power. Ma accanto a questo, serve comunque, un sostegno all’intero comparto del bianco finanziando il reshoring della produzione della componentistica. Accorciare la supply chain della fornitura è funzionale alla grande impresa e sostiene l’indotto e le produzioni nel nostro Paese.

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