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Effetto Draghi sui mercati: le Borse si girano in positivo, pioggia di vendite su Bund ed euro

L’annuncio del presidente della Bce di un possibile aumento del Qe tonifica le Borse che si girano tutte in territorio positivo: Piazza Affari sale ma poi si spegne: +0,14% – Spiccano Mediaset, Finmeccanica e Unicredit – Realizzi su Ferragamo, A2a, Banco popolare, Campari e Stm – Pioggia di vendite sul Bund e sull’euro – Petrolio a picco.

Effetto Draghi sui mercati: le Borse si girano in positivo, pioggia di vendite su Bund ed euro

L’EURO FORTE E I BTP FRENANO LA BORSA

Avanzano le Borse Ue, sotto la spinta delle parole di Mario Draghi e la speranza che, alla fine, si troverà “un accordo forte” sulla  Grecia. L’indice Ftse Mib a Milano è salito dello 0,14%. Frenano nel finale anche Parigi, Francoforte e Madrid. Il presidente della Bce ha rivisto al rialzo le stime sulla crescita e sull’inflazione, ma ha messo in guardia contro la prospettiva di una fase di forte volatilità.

In altalena i Bund tedeschi: prima rendimenti al ribasso poi una brusca impennata fino all0 0,88%. Si riduce lo spread di Btp e Bonos. Ma il decennale italiano chiude con uno yield di 2,17%. Riprende la corsa l’eurpo che sfonda il tetto di 1,12 sul dollaro.

La Borsa di Atene ha allungato in rialzo del 4,31% sull’onda delle indiscrezioni sulla proposta presentata ai creditori dal governo Tsipras. Nonostante lo scetticismo di Wolfgang Schaeuble, i mercati fanno affidamento sulle parole di François Hollande: “L’accordo è a qualche ora di distanza”.

A Wall Street l’indice S&P500 è in rialzo dello 0,2%. Il Dow Jones guadagna lo 0,3% ed il Nasdaq lo 0,4%. La Borsa americana, nonostante l’impennata dei Bond (risaliti al 2,44%) è in rialzo grazie alla spinta dei titoli tecnologici e delle banche. Alle 20 ora italiana sarà diffuso il consueto rapporto sulle condizioni dell’economia americana messo dagli uffici periferici della Federal Reserve, la ricerca è basata sulle informazioni raccolte dalle sedi regionali della banca centrale.  

Tra le migliori blue chip di Piazza Affari c’è Finmeccanica +1,42%. Mediobanca Securities ha ribadito la raccomandazione Buy con target price a 13,90 euro. La finanziaria ha avviato la rinegoziazione di linee di credito per 2,2 miliardi di euro con l’obiettivo di abbassare i costi.

Il titolo migliore è stato Mediaset +2,25%, considerato dagli operatori il più adeguato per scommettere sulla ripresa dei consumi. Tra i bancari bene Unicredit +1,55%. Per l’ad Federico Ghizzoni il secondo trimestre si profila “buono”. Il manager ha chiarito che la richiesta di un cuscinetto di capitale addizionale del 3% per le principali banche austriache, tra cui la controllata Bank Austria, non avrà impatti sul gruppo Unicredit, i cui livelli patrimoniali sono già adeguati. Intesa +0,91%.

Telecom Italia +1,1780%. L’offerta pubblica di vendita di Inwit, la controllata attiva nel settore delle torri di trasmissione, dovrebbe partire la prossima settimana, una volta ottenuto il via libera di Borsa Italiana e Consob. Le valutazioni di Inwit si spingono fino a 2,6 miliardi di euro. In tal caso Telecom Italia incasserebbe circa 1 miliardo di euro collocando il 40%. In lieve frenata Eni –0,18%.

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