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Effetto Brexit sull’Italia: vertice da Renzi, la Lega esulta, M5S attacca

Il Premier:”L’Europa va cambiata ma è la nostra casa” – Riunione straordinaria a Palazzo Chigi, rinviata alla prossima settimana la direzione del Pd – Salvini esulta: “Grazie UK, ora tocca a noi” – Movimento 5 Stelle: “L’Unione Europea deve cambiare, altrimenti muore”

Effetto Brexit sull’Italia: vertice da Renzi, la Lega esulta, M5S attacca

“Dobbiamo cambiarla per renderla più umana e più giusta. Ma l’Europa è la nostra casa, è il nostro futuro”. Questo il commento su Twitter del presidente del Consiglio, Matteo Renzi, dopo l’esito a sorpresa del referendum sulla Brexit, che ha sancito l’addio del Regno Unito all’Unione europea.

Il Premier ha convocato per questa mattina una riunione straordinaria a Palazzo Chigi, cui hanno partecipato il ministro degli Esteri Paolo Gentiloni, il numero uno del Tesoro Pier Carlo Padoan, il titolare dello Sviluppo Economico Carlo Calenda, il sottosegretario alla Presidenza del Consiglio Marco Minniti e il governatore della Banca d’Italia Ignazio Visco.


“Siamo di fronte a un momento per l’Europa molto difficile – ha commentato Gentiloni –. Nonostante ci si sia a lungo attrezzati a gestire le conseguenze di questa decisione, non ci nascondiamo le difficoltà del momento. Sul piano politico questa deve essere una sveglia per l’Europa. Quella del popolo britannico è una decisione grave, ma la rispettiamo”.

Oggi pomeriggio Gentiloni sarà a Lussemburgo per partecipare alla riunione dei ministri Ue inizialmente prevista a livello di affari europei. I ministri degli Esteri dei sei Paesi fondatori dell’Unione Europea si riuniranno domenica a Berlino per valutare le conseguenze del voto del referendum britannico.

Intanto, Renzi ha anche parlato al telefono con la cancelliera tedesca Angela Merkel e con il presidente francese François Hollande per concordare come l’Ue debba muoversi.

La situazione ha imposto inoltre il rinvio alla prossima settimana della direzione del Pd, in programma oggi alle 15 per commentare gli esiti del voto amministrativo.

Quanto alle altre forze politiche, il leader della Lega Matteo Salvini ha pubblicato su Twitter un post di esultanza per l’esito del referendum sulla Brexit:


Ai microfoni di Radio 24, il numero uno del Carroccio ha rincarato la dose: “Oggi è un gran bel giorno – ha detto –. Ora vediamo che succede. La coscienza dei cittadini si è dimostrata più forte dei banchieri. Ora l’Europa ha davanti a sé l’occasione di liberarsi dell’Unione Europea. Basta coi salotti dei banchieri, rifondiamo l’Europa. È un gran peccato che la nostra Costituzione, che è antidemocratica, non consenta agli italiani di votare tramite referendum sui trattati internazionali”.

Diversa la situazione sul fronte pentastellato, che al momento non sembra aver concordato una linea unitaria sulla Brexit.

“Il Movimento 5 Stelle è in Europa e non ha nessuna intenzione di abbandonarla – si legge in un post pubblicato ieri sul blog di Beppe Grillo –. Se non fossimo interessati all’Unione Europea non ci saremmo mai candidati; qui, invece, abbiamo eletto la seconda delegazione italiana. L’Italia è uno dei Paesi fondatori dell’UE, ma ci sono molte cose di questa Europa che non funzionano. L’unico modo per cambiare questa “Unione” è il costante impegno istituzionale, per questo il Movimento 5 Stelle si sta battendo per trasformare l’UE dall’interno”.

Ma il Movimento è diviso al suo interno. E così il deputato del M5S Danilo Toninelli, che in Parlamento ha seguito in prima linea le partite della riforma costituzionale e della legge elettorale:


Sulla stessa linea Carlo Sibilia, membro del direttorio del Movimento, che sembra essere un vero fan del leader euroscettico inglese Nigel Farage:

AGGIORNAMENTO

Sul blog di Grillo è stato pubblicato un nuovo post in cui si legge che “l’Unione Europea deve cambiare, altrimenti muore. Il LEAVE del Regno Unito sancisce il fallimento delle politiche comunitarie volte all’austerità e all’egoismo degli Stati membri. Vogliamo un’Europa che sia una “comunità” e non un’unione di banche e lobby. Ora la parola ai cittadini”.

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