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Economia super, fisco Usa pro Borse, Bitcoin più forte

Economia giapponese al record, riforma fiscale Usa verso il traguardo e debutto del Bitcoin anche al Cme di Chicago: sono le tre novità della settimana borsistica che si apre oggi e nella quale resta l’incognita di Piazza Affari per via delle elezioni e delle incertezze sulle banche

In attesa del varo della riforma fiscale Usa, le Borse asiatiche hanno aperto la settimana di Natale in robusto rialzo. A guidare la corsa è il Giappone (+1,3%), sostenuto da dati record: accelera la crescita dell’economia, supportata dal boom dell’export, specie verso la Cina (+25% rispetto ad un anno fa) e gli Usa (+13%). Il mercato del lavoro (disoccupazione all’1%) segna nuovi massimi storici, la fiducia delle imprese è alle stelle, come segnala l’indice Tankan, mai così in alto dal 2006. Ma, nonostante l’ara di boom, la Bank of Japan si accinge a confermare nell’ultima riunione dell’anno, prevista per giovedì, la politica dei tassi sotto zero: l’inflazione, infatti, resta inchiodata allo 0,8%.

CINA, IL PARTITO RAFFREDDA LA CRESCITA

In terreno positivo anche la Cina e Hong Kong (+0,3%), nonostante la stretta sui tassi praticata nel week end: l’attenzione è concentrata sul summit economico del partito comunista che ha preso il via stamane. Gli osservatori prevedono che il vertice proporrà l’adozione di regole più severe sul credito, a scapito del tasso di crescita (dal 6,5 al 6% per il 2018). Avanza anche Sidney (+0,7%) sotto la spinta degli acquisti sui titoli minerari.

CHICAGO LAUREA LA MONETA VIRTUALE, VERSO UN ETF UFFICIALE

Bitcoin in lieve frenata dopo il primo esame di maturità negli Usa. Hanno preso il via gli scambi anche al Cme di Chicago, il più importante mercato dei derivati del mondo. La moneta elettronica, che ha toccato ieri sera un nuovo massimo a 19.666 dollari, si è assetata a quota 18.430, mentre il future per metà gennaio arretra del 3,6% al termine della prima giornata di scambi. La frenata, del resto modesta, è stata giudicata con favore dagli operatori.

Dopo il rodaggio positivo al Cbot (l’altra Borsa di Chicago), dove gli scambi si sono stabilizzati attorno ai 1.000 contratti al giorno (dopo la punta di 4 mila all’esordio), l’obiettivo è di garantite alla criptovaluta un mercato più liquido. S’avvicina, a questo punto, l’ultimo passaggio in vista dell’affermazione definitiva: la nascita di un Etf scambiato sui listini ufficiali Usa. Dice Ben Johnson di Morningstar: “Con la nascita di un mercato efficiente dei future le obiezioni della Sec per un Etf sul Bitcoin sono destinate a cadere”.

FISCO, CON LA RIFORMA 2,6 MILIARDI IN PIÙ PER WARREN BUFFET

“Non ho alcun dubbio sul fatto che la riforma del fisco sarà approvata in settimana”. Così ieri sera in un’intervista a Fox tv il segretario al Tesoro Usa, Stephen Mnuchin, dopo che tutti i repubblicani hanno sciolto le residue riserve sul progetto del presidente. Salvo sorprese, dunque, Wall Street troverà sotto l’albero “il regalo più grande di sempre”, come l’ha definito Donald Trump, in grado di sostenere la corsa dell’indice verso nuovi record.

Gli analisti stanno rifacendo le stime sulla base delle nuove aliquote della corporate tax (dal 35 al 21%) e della probabile pioggia di buy back cercando di orientarsi tra le 503 pagine del testo. Il settore più avvantaggiato potrebbe essere quello bancario, seguito dai comparti che non dovranno rimpatriare utili dall’estero (tra gli altri le compagnie aeree e l’industria della raffinazione del petrolio). Ma le sorprese positive non mancheranno, specie per i più ricchi. Per il solo Warren Buffett, pur così critico nei confronti del presidente, il taglio delle tasse sulle corporation comporterà un risparmio di 2,6 miliardi di dollari.

WALL STREET SCOMMETTE SU TWITTER A GOLDMAN SACHS

Ad animare la scena finanziaria, in attesa del cambio della guardia alla Fed, ci penseranno i dati economici in arrivo in settimana. Il più importante riguarda il dato finale del Pil del terzo trimestre (prevista la conferma dell’aumento del 3,3%), ma da seguire saranno anche l’andamento del mercato immobiliare, l’andamento della fiducia dei consumatori e della produzione industriale.

Sul fronte societario attenzione ai dati trimestrali di Nike e, più ancora, di Fedex. Il colosso della logistica che rappresenta un termometro prezioso della congiuntura. Tanta curiosità su Twitter. Giovedì sul sito della società è uscita una foto che ritrae il ceo Jack Dorsey a colloquio con Lloyd Blankfein, numero uno di Goldman Sachs. Un segnale flebile, ma sufficiente a far schizzare venerdì il titolo del 7% abbondante per un presunto interesse della Banca per l’azienda dei tweet.

ELEZIONI IN SUD AMERICA: ANCHE IL CILE VIRA A DESTRA.

Nuova vittoria della destra in Sud America. Il miliardario Sebastian Pinera sarà per la seconda volta il presidente del Cile, dopo aver sconfitto Michelle Bachelet che ha governato il Paese negli ultimi quattro anni. L’affermazione di Pinera completa il poker conservatore alla guida del continente: Mauricio Macri governa l’Argentina, Michel Temer il Brasile, Pedro Pablo Kuczinsky il Perù.

LA CATALOGNA VERSO IL VOTO, DUELLO A LONDRA SULLA BREXIT

In Europa tiene banco l’avvio, non facile, della seconda fase della Brexit. Theresa May affronta oggi un difficile confronto con i colleghi di governo, tra i quali non mancano gli oppositori alle concessioni di Londra verso la Ue.

Ma l’attenzione dell’Eurozona è concentrata su Barcellona. Giovedì si terranno le elezioni in Catalogna, test decisivo sul futuro politico della Spagna. Il governo centrale si augura che emerga un deciso no alla secessione e alle pulsioni indipendentiste della regione più ricca.

ANCHE IKEA NEL MIRINO DEL FISCO UE

Dopo i grandi della tecnologia Usa, oggi entra ufficialmente nel mirino della commissaria Ue Margrethe Verstage il colosso svedese Ikea, colpevole, secondo le autorità comunitarie, di aver eluso tra il 2009 e il 2014 imposte per un miliardo di euro.

Da segnalare sul fronte dei titoli del debito l’exploit del Portogallo. Venerdì il decennale di Lisbona è stato trattato attorno all’1,8%, in linea con i rendimenti del Btp. Diversi analisti scommettono sul prossimo sorpasso, un po’ per le tensioni politiche in Italia. Ma anche per il miglioramento del rapporto debito/Pil portoghese, che si avvia a scendere dal 127 al 120%.

BANCHE, AL VIA LE AUDIZIONI DI VISCO E GHIZZONI

L’ottimismo che prevale nella finanza globale non trova del resto supporto in Piazza Affari che, alle prese con i timori pre-elettorali e con le tensioni sul fonte del credito, ha archiviato la peggior settimana da inizio 2017 con una perdita di poco superiore al 3%. L’indice FtseMib conserva comunque il vantaggio accumulato da inizio 2017 rispetto al resto dell’Eurozona: +15% contro +8,5% dell’indice Eurostoxx globale.

Non si respirerà certo clima natalizio dalle parti del Parlamento nella settimana più calda dei lavori della Commissione d’inchiesta sulle banche. Oggi sarà ascoltato il ministro Pier Carlo Padoan, domani toccherà ad Ignazio Visco, mercoledì all’ex ad di Unicredit, Federico Ghizzoni, che dirà la sua verità sulle richieste, vere o presunte, di Maria Elena Boschi di aiutare la Popolare dell’Etruria. Per giovedì sono convocati Vittorio Grilli, già direttore generale del Tesoro, viceministro e ministro dell’Economia, Giulio Tremonti (che ha definito la Commissione “una pagliacciata”) e in serata Fabrizio Saccomanni. Venerdì, infine, seduti di fronte ai parlamentari prendono posto Flavio Valeri, ad di Deutsche Bank Italia, e Mario Monti, ex presidente del Consiglio.

Settimana decisiva anche per la manovra: l’obiettivo è portare il testo per il voto in aula già martedì.

MPS IN ASSEMBLEA, DOMANI TOCCA AL CREVAL

Sul fronte societario da segnalare oggi l’assemblea del Monte Paschi di Siena. Dopo la rinuncia di Alessandro Falciai, che ha ritirato la sua disponibilità alla conferma alla presidenza per ché coinvolto in un’indagine sui cantieri navali Mondomarine, il Tesoro sembra orientato a puntare sul dirigente del Mef Antonino Turicchi.

Riflettori accesi domani sull’assemblea del Creval, chiamata a pronunciarsi sul mega aumento di capitale.

Giovedì, infine, si chiuderà l’offerta dei diritti inoptati dell’aumento di capitale Carige.

PIRELLI ENTRA NEL PANIERE FTSE MIB

Da segnalare oggi anche la promozione nel paniere principale di Pirelli al posto di Banca Mediolanum. Previsto anche l’acconto dividendo di Stm.

Riflettori accesi anche su Luxottica dopo l’ennesima staffetta ai vertici: l’ad Massimo Vian ha lasciato con tre mesi d’anticipo (ma con una liquidazione di 6,3 milioni di euro) il gruppo. Le sue deleghe sono state assunte dal presidente Leonardo Del Vecchio e dal suo vice Francesco Milleri, che diventa ad.

Domani il calendario societario prevede anche l’assemblea ordinaria di Campari.

AL VIA OGGI L’INDICE DEI BRAND MADE IN ITALY

Cresce, nonostante le difficoltà ambientali, l’interesse degli operatori internazionali per Piazza Affari. Borsa Italia segnala che sono oltre 7.400 i fondi facenti capo a 1.600 case di investimento da tutti i continenti e da oltre 45 Paesi che investono nei titoli quotati a Milano e sono continuamente in cerca di nuove opportunità di investimento.

È questa la cornice in cui prendono il via stamane gli scambi sul paniere Italia Brands, messo a punto da Borsa Italiana con il supporto di un panel di esperti settoriali, con l’obiettivo di valorizzare “i principali asset intangibili” dei campioni nel made in Italy. I titoli inclusi nel paniere sono 22: Autogrill, Brembo, Brunello Cucinelli, Campari, Damiani, De’Longhi, Ferrari NV, Fiat Chrysler Automobiles NV, Fila, Geox, Luxottica Group, Moncler, OVS, Piaggio & C., Pininfarina, Piquadro, Pirelli & C., Safilo Group, Salvatore Ferragamo, Technogym, Tod’s, Yoox Net-A-Porter Group.

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