Il forcing tedesco per indurre l’Unione europea a porre un tetto ai titoli di Stato in mano alle banche è fallito e l’Italia tira un sospiro di sollievo. Nella riunione dell’Ecofin ad Amsterdam ben tredici ministri delle Finanze, tra cui il nostro Pier Carlo Padoan, si sono dichiarati nettamente contrari al tetto e hanno chiesto che la discussione, come suggerito dal presidente della Bce Mario Draghi, si svolga a livello globale nella sede di Basilea perché non interessa la sola Europa ma il mondo intero. La Germania si è così ritrovata in compagnia di soli tre Paesi: Olanda, Finlandia e Svezia.
Il ministro tedesco Schaeuble, che aveva architettato l’operazione per poter dire di no all’avanzamento dell’Unione Bancaria Europea con lo sblocco della garanzia europea sui depositi bancari, non è nemmeno intervenuto alla riunione e si è fatto rappresentare dal presidente della Bundesbank, Jens Weidmann.
Di fronte alla spaccatura in seno all’Ecofin, il presidente olandese Dijsselbloem ha cercato di minimizzare le tensioni limitando la discussione. Ma anche l’eurocommissario ai mercati finanziari, Jonathan Hill, ha sostenuto che “non ha senso procedere unilateralmente” su banche e bond sovrani e che è invece “importante portare avanti la discussione nell’ambito del Comitato di Basilea