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Ecobonus e sismabonus: più efficienza energetica nella manovra

Nella nuova legge di bilancio l’ecobonus per la ristrutturazione degli immobili in funzione di una miglior efficienza energetica viene stabilizzato per cinque anni – Ma la vera novità è il sismabonus: benefici fiscali fino all’85% a chi sceglie la via delle prevenzione entro il 2021

Ecobonus e sismabonus: più efficienza energetica nella manovra

Ecobonus e sismabonus. Nella nuova legge di Bilancio il Governo aumenta le agevolazioni fiscali per chi ristruttura la propria abitazione, in particolare se i lavori hanno come obiettivo il miglioramento dell’efficienza energetica degli edifici o l’adeguamento antisismico. Per le ristrutturazioni edilizie semplici, invece, viene prorogato senza modifiche l’incentivo già in vigore. Stesso discorso per le detrazioni sugli acquisti di mobili ed elettrodomestici. Palazzo Chigi ha promosso la campagna “Italia in classe A” (che a novembre è rivolta specificamente all’efficienza energetica) attraverso il ministero dello Sviluppo e il suo braccio operativo, l’Enea, a cui è affidato il compito di gestire le procedure per i bonus fiscali.

I risparmi che si possono ottenere sono significativi. Ad esempio, sostituendo un elettrodomestico di 10 anni fa con uno moderno di classe A+ si riducono i consumi (e quindi i costi) del 50%. E ancora: un alloggio di 70 metri quadri in classe G paga in media una bolletta energetica di 1.500 euro l’anno, mentre la stessa abitazione riqualificata può abbassare il costo a 400-600 euro. Ecco allora gli aiuti messi in campo dal governo per favorire l’efficientamento energetico delle nostre case.

ECOBONUS

L’ecobonus, cioè la detrazione al 65% per gli interventi volti a migliorare l’efficienza energetica degli immobili, viene stabilizzato per cinque anni, dal 2017 al 2021. I limiti massimi di spesa su cui applicare le agevolazioni variano a seconda dell’intervento effettuato.

Inoltre, se i lavori riguarderanno l’intero edificio, lo sconto Irpef crescerà secondo questo schema:

al 70% della spesa sostenuta se gli interventi interessano “l’involucro dell’edificio – si legge nella bozza della manovra – con un’incidenza superiore al 25% della superficie disperdente lorda”, il cosiddetto cappotto termico;

al 75% se i lavori produrranno un miglioramento della prestazione energetica sia in inverno sia in estate. 

In questi ultimi due casi il tetto di spesa su cui applicare la detrazione è pari a 40mila euro per ciascun appartamento. Le nuove agevolazioni pensate per i condomini saranno fruibili anche dagli Istituti autonomi per le case popolari. La manovra, inoltre, prevede controlli a campione per contrastare le eco-ristrutturazioni finte.

Un’altra novità importante è la possibilità di cedere il credito fiscale maturato per interventi sulle parti comuni dell’immobile non più solo alle imprese che effettuano i lavori, ma anche a soggetti terzi. Questo dovrebbe aiutare a risolvere uno dei principali problemi che fin qui ha ostacolato l’efficientamento energetico dei condomini, cioè le difficoltà da parte di alcuni inquilini nel disporre immediatamente del denaro necessario.

Sempre in tema di ecobonus, la commissione Ambiente della Camera ha dato il via libera a due emendamenti, che ora sono al vaglio della commissione Bilancio, prima dell’eventuale approdo in Aula.

1) Il primo estende lo sconto Irpef del 65% anche alle spese per la rimozione dell’amianto dai condomini. Per beneficiare dell’agevolazione, tuttavia, la bonifica dovrà essere effettuata contestualmente a interventi per il miglioramento dell’efficienza energetica dell’edificio. In caso di via libera alla proposta di modifica, la detrazione si applicherà alle spese sostenute dal primo gennaio dell’anno prossimo al 31 dicembre 2018, fino a un importo massimo di 100mila euro.

2) Il secondo emendamento prevede un’agevolazione del 50% per gli interventi di bonifica dall’amianto nei fabbricati rurali non ad uso abitativo, inclusi i rimessaggi e i ricoveri collegati all’attività agricola. In questo caso, la detrazione si applicherà alle spese sostenute dal primo gennaio 2017 al 31 dicembre 2019. L’ecobonus sarà spalmato su 5 anni e ogni fondo rustico potrà detrarre fino a 20 mila euro l’anno, per un totale di 100mila euro nel quinquennio.

Infine, ecco quali sono i principali interventi su cui sono previste agevolazioni fiscali per l’efficienza energetica; la lista è a cura dell’Enea, che per ciascun tipo di lavoro ha approntato una scheda riepilogativa dei requisiti tecnici da soddisfare e della documentazione richiesta: 

– Serramenti e infissi
– Caldaie a condensazione
– Caldaie a biomassa_comma 344
– Pannelli solari
– Pompe di calore
– Coibentazione pareti e coperture
– Riqualificazione globale
– Caldaie a biomassa comma 347
– Schermature solari
– Building automation


SISMABONUS

La vera novità della legge di Bilancio è però il sismabonus, lo sconto per le ristrutturazioni antisismiche in aree ad alta e media pericolosità (zone sismiche 1, 2 e 3), che oscillerà fra il 50 e l’85% in relazione all’entità del miglioramento della classe di rischio, con un tetto di spesa a 96mila euro per ciascun anno. Per godere del beneficio è necessario scegliere la strada della prevenzione entro il 2021. Lo sconto sarà valido sia per le abitazioni (principali e non) sia per gli edifici destinati alle attività produttive.

Nel dettaglio, l’agevolazione si articolerà in questo modo:

50% per generici interventi di adeguamento antisismico;

70% se gli interventi consentiranno di scendere di una posizione nella graduatoria delle classi di rischio;

75% se gli interventi consentiranno di scendere di una posizione nella graduatoria delle classi di rischio e riguarderanno l’intero condominio;

80% se gli interventi consentiranno di scendere di due posizioni nella graduatoria delle classi di rischio;

85% se gli interventi consentiranno di scendere di due posizioni nella graduatoria delle classi di rischio e riguarderanno l’intero condominio.

Anche nel caso del sismabonus, i crediti fiscali maturati per interventi sulle parti comuni dell’immobile potranno essere ceduti a soggetti terzi o alle imprese che realizzano i lavori. Infine, sarà possibile detrarre la spesa in cinque anni invece che in 10.

BONUS RISTRUTTURAZIONI EDILIZIE

Viene prorogato anche il bonus al 50% sulle ristrutturazioni edilizie, ma in questo caso solo per un altro anno. Il tetto di spesa è a quota 96mila euro e la detrazione dovrà avvenire nell’arco di 10 anni. Non cambiano modalità e criteri di accesso per i contribuenti.

BONUS MOBILI ED ELETTRODOMESTICI

Chi invece ha effettuato lavori quest’anno e nel 2017 acquisterà mobili o elettrodomestici di classe energetica elevata (A+) otterrà uno sconto Irpef pari al 50% della spesa sostenuta.

ALBERGHI E AGRITURISMI

Il testo della legge di Bilancio in corso d’approvazione prevede anche la proroga fino al 2018 del credito d’imposta riconosciuto “alle imprese alberghiere esistenti alla data del primo gennaio 2012 per le spese relative a interventi di ristrutturazione edilizia, manutenzione straordinaria, restauro e risanamento conservativo o ad interventi di eliminazione delle barriere architettoniche”. Inoltre, “l’agevolazione è incrementata nella misura del 65% ed è estesa anche agli agriturismi”.

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