Meno volumi e più volatilità sui mercati con l’avvicinarsi delle feste del Natale. A fine mattinata però il Ftse Mib si riporta brevemente in territorio positivo per poi tornare con il segno meno a -0,22%. Segno più per le altre principali piazze europee, sebbene con rialzi frazionali: Londra +0,73%, Parigi +0,30%, Madrid +0,64%, tenta un parziale rimbalzo dopo la caduta di ieri in scia all’esito confuso delle elezioni, mentre Francoforte è scivolato in rosso a -0,16%.
In Germania è tornata a crescere la fiducia dei consumatori con l’indice GfK che mostra per gennaio un aumento a 9,4 punti da 9,3 di dicembre, leggermente sopra alle previsioni degli esperti di 9,3 e per ka prima volta in aumento dopo quattro mesi di ribassi.
In Asia le Borse hanno chiuso con rialzi frazionali nonostante la disponibilità del Governo cinese a varare nuove misure di stimolo per frenare il rallentamento dell’economia. L’agenzia Xinhua ha lanciato il segnale che le autorità sono pronte a misure “proattive e flessibili”, ovvero a un (modesto) calo dei tassi che contribuisca a riportare al 7 % la crescita. Shanghai +0,3% e Hong Kong +0,2%. In calo Tokyo -0,16%.
Dagli Usa nel pomeriggio sono in arrivo i dati sulla terza e ultima stima del Pil del terzo trimestre, l’indice Fhfa sui prezzi delle abitazioni di ottobre e le vendite di abitazioni esistenti di novembre.
Il cambio euro dollaro sale dello 0,22% a 1,0939. In rialzo il petrolio Wti a 35,97 dollari al barile (+0,45%).
A Piazza Affari è in evidenza Buzzi Unicem (+3,16%), dopo il via libera dell’Antitrust all’operazione di acquisizione di un ramo di azienda di Sacci, società in concordato preventivo. Bene anche in petroliferi con Tenaris (+1,5%), Saipem (+1,14%) ed Eni (+0,82%). Tra i migliori del Ftse Mib anche Bmp (+0,75%) e Stm (+0,74%).
Fuori dall’indice principale continua il rialzo di Rcs (+1,66%) in scia al nuovo piano industriale, dopo il rally di ieri del 12%. Dopo aver presentato il nuovo piano industriale, il neo ad di Rcs, Laura Cioli, in una intervista al Sole 24 Ore ha spiegato che “il mercato temeva che l’aumento di capitale fosse imminente e fosse fatto per rimborsare le banche. Ma non era questo l’interesse aziendale. Ora, se eserciteremo la delega lo faremo per eventuali iniziative di sviluppo legate al piano e non per altro”.
Ancora rally di Pininfarina (+14,9% a 4,194 euro) con sospensione in asta di volatilità, dopo il +21,83% di ieri. Il valore del titolo è ormai ben sopra il prezzo dell’Opa annunciata da Mahindra&Mahindra (1,1 euro) ed è scontato che l’offerta andrà deserta. Gli indiani, del resto, non hanno mai parlato di delisting.
Le vendite sul Ftse Mib colpiscono soprattutto Prysmian (-1,72%), Mediolanum (-1,48%), Mediaset (-1,43%), Anima (-1,31%) e Campari (-1,21%).