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Draghi: “No aumenti tasse, 3 miliardi sulle bollette. Pil al 6%”

All’assemblea di Confindustria il premier, accolto da una standing ovation e a lungo applaudito, assicura che non aumenterà le tasse (“E’ il momento di dare e non di prendere”) e annuncia misure per calmierare le bollette di luce e gas. Intesa con Bonomi sulla necessità di “una prospettiva economica condivisa, un patto per rilanciare l’Italia”. In ottobre legge sulla concorrenza

Draghi: “No aumenti tasse, 3 miliardi sulle bollette. Pil al 6%”

Il Governo non ha nessuna intenzione di alzare le tasse. Non solo. Nel Consiglio dei Ministri in programma per oggi, giovedì 23 settembre, sarà approvato un provvedimento da 3 miliardi che scongiurerà i rincari previsti sulle bollette di famiglie e imprese. Lo ha detto il presidente del Consiglio, Mario Draghi, in occasione del suo intervento all’assemblea annuale di Confindustria, dove è stato accolto da una lunga standing ovation.

CRESCITA

“Rivedremo le stime di crescita del Pil per quest’anno al 6%”, ha annunciato il Premier aprendo il suo discorso, uno dei più lunghi fatti da quando è a Palazzo Chigi. “La crescita che abbiamo davanti è un rimbalzo legato alla forte caduta del prodotto interno lordo registrata l’anno scorso – ha ribadito ancora una volta, spiegando che “La sfida per il Governo – e per tutto il sistema produttivo e le parti sociali – è fare in modo che questa ripresa sia duratura e sostenibile”. Per farlo, sarà necessario scongiurare i rischi congiunturali che caratterizzano questo periodo fortemente positivo per l’economia, ma anche preservare “buone relazioni industriali, perché assicurino equità e pace sociale; e accelerare con il nostro programma di riforme e investimenti, per migliorare il tasso di crescita di lungo periodo dell’economia italiana”, ha detto il capo dell’Esecutivo.

TASSE E RIFORME

“Voglio riaffermare, penso sia importante, che il Governo da parte sua non ha intenzione di aumentare le tasse. In questo momento i soldi si danno e non si prendono”, ha sottolineato con forza Draghi.

Parlando del processo di riforme necessarie per portare avanti il Pnrr, il capo del Governo ha anticipato che “nel Consiglio dei Ministri di oggi presenteremo il quadro del monitoraggio degli interventi del Pnrr previsti per l’ultimo trimestre del 2021. Dobbiamo mantenere la stessa ambizione e la stessa determinazione che abbiamo avuto negli scorsi mesi, soprattutto per quanto riguarda l’agenda di riforme». Il Premier ha ricordato come la vigilanza dell’Unione Europa sia «costante» sui progetti del Piano e ha anticipato che ad ottobre arriverà l’atteso provvedimento sulla concorrenza, chiedendo alle imprese di appoggiarlo. 

3 MILIARDI SULLE BOLLETTE

Uno dei temi principali affrontati dal Presidente del Consiglio nel suo discorso all’assemblea annuale di Confindustria riguarda le bollette. Draghi ha anticipato l’intervento che arriverà nella giornata di oggi volto a scongiurare l’aumento delle bollette innescato dall’incremento del costo dell’energia. “In assenza di un intervento del Governo, nel prossimo trimestre il prezzo dell’elettricità potrebbe salire del 40T, e quello del gas del 30%. Per questo abbiamo deciso di eliminare per l’ultimo trimestre dell’anno gli oneri di sistema del gas per tutti e quelli dell’elettricità per le famiglie e le piccole imprese. Discuteremo del provvedimento oggi in Cdm”, ha affermato il Premier, aggiungendo che “Si tratta complessivamente di un intervento di oltre 3 miliardi, che fa seguito a quello da 1,2 miliardi avvenuto a giugno”. 

IL PATTO PER L’ITALIA

Sotto il profilo politico, Draghi ha richiamato tutti all’unità, invitando gli imprenditori presenti in platea ad abbracciare un Patto per l’Italia “dal quale nessuno può chiamarsi fuori”. “Niente è più facile – ha dichiarato – che nel momento in cui il quadro complessivo cambia, le relazioni industriali vadano particolarmente sotto pressione e invece bisogna essere capaci di tenerle. Le parole di Bonomi suggeriscono che si possa iniziare a pensare a un patto economico, produttivo, sociale del Paese. Ci sono tantissime cose di cui discutiamo continuamente che possono essere materia di questo patto. La definisco una prospettiva economica condivisa. Bisogna mettersi seduti tutti insieme”.  “È quando l’intero quadro di riferimento politico, economico e sociale cambia che più occorre essere uniti per non aggiungere incertezza interna a quella esterna”, ha aggiunto. 

GREEN PASS E PANDEMIA

Parlando della pandemia, Draghi ha inviato un messaggio di speranza alle imprese: “Se riusciremo a tenere sotto controllo la curva del contagio, potremo allentare ulteriormente le restrizioni che sono ancora in vigore – ad esempio nei luoghi di lavoro, nei cinema, nei teatri, negli stadi e negli altri spazi di sport e cultura”. L’estensione del green pass, definito dal Premier “uno strumento di libertà e sicurezza”, serve anche a questo, vale a dire a “difendere i cittadini e i lavoratori e tenere aperte le scuole e le attività economiche”.

TRANSIZIONE ECOLOGICA

Infine un riferimento alla transizione ecologica che “non è una scelta ma una necessità”. “Dobbiamo tenere conto della capacità di riconversione delle nostre strutture produttive. Lo Stato deve fare la sua parte nell’aiutare cittadini e imprese a sostenere i costi di questa trasformazione e prestare particolare attenzione alle fasce più deboli della popolazione”, ha sottolineato il Presidente del Consiglio.

IL DISCORSO DI BONOMI

L’intervento di Draghi è stato preceduto da un discorso del presidente di Confindustria, Carlo Bonomi, che in occasione dell’assemblea annuale dell’associazione ha espresso un augurio: “Spero che (Draghi, ndr.) continui a lungo nella sua attuale esperienza senza che i partiti attentino alla coesione del Governo pensando alle prossime amministrative con veti e manovre in vista della scelta da fare per il Quirinale”. 

Parlando dell’attuale contesto politico-economico, Bonomi ha ribadito che “le riforme bisogna farle adesso. Basta rinvii, basta giochetti, basta veti. Davvero basta”. Il leader degli industriali ha messoin chiaro che Confindustria “si opporrà a tutti coloro che vorranno intralciare il processo delle riforme”. “A chi flirta con i no vax invece di pensare alla sicurezza di cittadini e lavoratori, come a chi pensa che questo Governo è a tempo”, ha aggiunto.

Bonomi ha anche rivolto un appello ai sindacati: “Facciamolo almeno noi un vero Patto per l’Italia. Luigi, Maurizio, Pierpaolo (i segretari di Cgil, Cisl e Uil, ndr.), noi non siamo partiti in lotta, noi abbiamo un grande compito comune. Di fronte ai ritardi e alle sempre più gravi fratture sociali della nostra Italia, lavoro e impresa hanno una grande sfida: costruire insieme accordi e indicare strade e strumenti che la politica stenta a vedere”, ha detto il leader di Confindustria, indicando sicurezza sul lavoro, politiche attive e smart working come le fondamenta da cui partire.

Un riferimento anche al Fisco, capitolo sul quale Bonomi si è detto favorevole a possibili misure sull’aliquota Irpef del 38%, a un taglio del cuneo fiscale, alla cancellazione dell’Irap chiedendo infine interventi per sostenere le imprese. Infine, su quota 100, Bonomi a parlato di un vero “furto ai danni dei soggetti fragili del nostro welfare squilibrato, e può e deve davvero bastare così”.

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