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Dow Jones Sustainability Index: confermati molti Big, da Intesa a Terna e Generali, da Pirelli a Poste, Hera e Leonardo

Pubblicati i risultati del Corporate Sustainability Assesment 2022 per la classificazione negli S&P Dow Jones Sustainability World e Europe. Confermate molte Big italiane

Dow Jones Sustainability Index: confermati molti Big, da Intesa a Terna e Generali, da Pirelli a Poste, Hera e Leonardo

S&P Dow Jones Indicies ha pubblicato i risultati dell’aggiornamento 2022 sul Dow Jones Sustainability World Index e Dow Jones Sustainability Europe Index, tra i più importanti indici borsistici di sostenibilità mondiali ed europei. Gli indici misurano i risultati ottenuti dalle imprese selezionate sulla base dei criteri ESG (Environmental, social and governance). E non sono poche le imprese italiane classificate da S&P Dow Jones Indicies negli indici di sostenibilità. Vediamo nel dettaglio alcune delle più importanti per settori di attività e quali punteggi hanno ottenuto quest’anno in base all’ultima revisione.

Dow Jones Sustainability Index: banche e assicurazioni

Intesa San Paolo è stata inserita nel Dow Jones Sustinability Index, unica tra le banche italiane, per il dodicesimo anno consecutivo. A Intesa Sanpaolo è stato assegnato un punteggio complessivo pari a 81 su 100, rispetto a una media di settore di 46, comunica la stessa banca. Nel 2022 sono state 25 le banche inserite nel Dow Jones Sustainability World Index e 8 nel Dow Jones Sustainability Europe Index. 

Tra le assicurazioni spicca il gruppo Generali, confermato sia nel DJSI e nel DJSI Europe. “La sostenibilità è per Generali – commenta Marco Sesana, General Manager del Gruppo Generali – l’originator nella strategia ‘Lifetime Partner 24: Driving Growth’. Significa integrare pienamente la sostenibilità nel business e metterla al centro di tutte le nostre decisioni”.

Dow Jones Sustainability Index: energia

Terna, a società che gestisce la rete di trasmissione elettrica nazionale ed è guidata da Stefano Donnarumma, è stata inserita per il quattordicesimo anno consecutivo  negli indici S&P Dow Jones di sostenibilità. È un riconoscimento degli eccellenti risultati ottenuti dal gruppo, rileva il comunicato della società. Terna ha ricevuto un punteggio totale di 91 (su 100) in crescita di 2 punti rispetto allo scorso anno, rientrando così nella fascia delle aziende migliori. Le aree analizzate comprendono tutte le dimensioni ESG: impatti ambientali, rapporto con la comunità, gestione delle risorse umane, sicurezza sul lavoro, stakeholder engagement, corporate governance, gestione dei rischi, rispetto dei diritti umani e controllo della catena di fornitura.

Tra le utility, il gruppo Hera conquista il primo posto al mondo nel settore Multi-Utility&Water del Dow Jones Sustainability World Index per performance di sostenibilità in tutte e tre le dimensioni Environmental, Social e Governance (ESG). In particolare, la multiutility ha raggiunto un punteggio complessivo di 90/100 – comunica lo stesso gruppo –  il più elevato nel settore Multi-Utility & Water, contro una media del settore di 32/100. Le valutazioni ottenute sono state di 89/100 in ambito Environment, 91/100 nel Social e di 91/100 in Economic & Governance, con una posizione di leadership in tutte e tre le aree oggetto di valutazione. 

Negli indici DJSI  Europe è stata confermata per il secondo anno consecutivo Italgas e per il quarto anno consecutivo nel DJSI World. Italgas, comunica l’azienda, è risultata prima nel settore Gas utilities Industry tra le 46 aziende inserite nell’indice, migliorando il proprio punteggio che ha raggiunto 91 punti su 100.

Dow Jones Sustainability Index: servizi e industria

Poste Italiane e Pirelli sono state entrambe confermate negli indici Dow Jones di sostenibilità.

Poste ha ottenuto un punteggio di 87/100. “Il risultato ottenuto ci consente di mantenere alta la nostra reputazione globale e ci rende un punto di riferimento sicuro e affidabile per gli investitori”, sottolinea l’amministratore delegato Matteo Del Fante.

Pirelli ha ottenuto il massimo punteggio in diverse aree di gestione, tra cui governance e due diligence in ambito diritti umani, gestione delle risorse naturali e riduzione delle emissioni di CO2, innovazione e cyber security, e completezza e trasparenza della rendicontazione sociale e ambientale, con un punteggio complessivo di 85 punti, lo score più alto del proprio settore a livello globale, sottolinea un nota del gruppo. “Il punteggio massimo ottenuto nel nostro comparto dimostra come per Pirelli la sostenibilità sia un modello di business, una strategia di crescita e soprattutto, una sfida al miglioramento continuo nella creazione di valore per tutti gli Stakeholder”, è il commento di Marco Tronchetti Provera vice presidente esecutivo e amministratore delegato di Pirelli.

Negli indici non poteva mancare Leonardo che venne confermato nell’DJSI per il tredicesimo anno consecutivo, con il punteggio più alto del settore Aerospace & Defense in base ai dati del Corporate Sustainability Assessment 2022. “Abbiamo ottenuto risultati significativi: per citarne alcuni, oggi oltre il 50% delle fonti di finanziamento è legato a parametri ESG, gli stessi inclusi nella politica di remunerazione, e recentemente ci siamo impegnati ufficialmente nell’iniziativa Science Based Targets (SBTi) rafforzando la strategia di decarbonizzazione. Ma puntiamo a ottenere molto di più, convinti che l’impegno sulle tematiche ESG sia fondamentale per cogliere le opportunità di business nel futuro”, sottolinea l’amministratore delegato Alessandro Profumo.

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