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Doppia fiducia nel capitalismo familiare

L’esperienza di Tip ha portato alla luce oltre cento famiglie di imprenditori e qualche decina di investitori istituzionali interessati a investire in Italia e almeno 15 aziende a capitalismo familiare, tutte leader di settore, che hanno il gusto di crescere e innovare e che meritano fiducia – Con il progetto Asset Italia vogliamo raddoppiare il sostegno alle medie imprese che rappresentano la crema dell’imprenditoria italiana

Doppia fiducia nel capitalismo familiare

Da anni si sente dire che in Italia ci sono pochi investitori, poche società quotate e un bassissimo livello di trasposizione di uno dei più alti livelli di risparmio al mondo e le imprese. TIP ha dimostrato che qualcosa si può fare: oltre cento famiglie di imprenditori e qualche decina di investitori istituzionali interessati ad investire (ad oggi oltre 1,9 mdi€) da una parte e 15 imprese, quasi tutte leader di settore, dall’altra. In mezzo 20 professionisti e una società quotata e trasparente. Che tra l’altro in dieci anni ha dato un ritorno migliore di quasi tutte le asset class mondiali e negli ultimi cinque ha reso in media oltre il 20% annuo.

Oggi TIP vuole più che raddoppiare con Asset Italia, una nuova società che istituzionalizza i club deal su imprese di successo e le aiuta o a crescere meglio e/o a risolvere i problemi di famiglia. Non si fanno aumenti di capitale diluitivi e non si raccolgono liquidità finché non servono, ma si chiede un impegno a guardare dossier con la facoltà di scegliere – e investire in – solo quelli che “piacciono”. Il tutto con le tecnologie delle virtual data room e i costi minimi possibili sul mercato, grazie alla struttura TIP. L’hanno definita l’Uber del private equity. In realtà e’ un modo per dare capitali (quelli veri, non gli aumenti dei debiti bancari) a chi li merita? perché vuole crescere, imporsi, conquistare mercati. O per chi sente che in famiglia si e’ in troppi a dover decidere cosa fare.

L’Italia industriale è imitata da molti per quel capitalismo familiare che ha dato vita ad un tessuto di medie imprese unico per performance e dinamismo. Però i gestori del risparmio italiano mandano all’estero oltre il 95% di quello che raccolgono per l’equity e comunque spesso deludono con le non scelte della diversificazione esasperata e l’incapacità di capire realmente le aziende. Asset Italia e TIP vogliono essere una cinghia di trasmissione per diminuire questo assurdo provincialismo. E se finora aziende tipo Amplifon, Azimut-Benetti, Beta, Eataly, Ferrari, iGuzzini, Interpump, Moncler, Prysmian, più altre meno famose, hanno deciso di trovare in TIP il partner per lo sviluppo, c’è da augurarsi che Asset Italia continui ed allarghi l’opera ad una platea che di fatto non ha limiti.


Allegati: Lettera agli azionisti

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