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Donnet (ad Generali Italia): “migliorare risultato operativo nel 2015 per rimanere primi”

L’amministratore delegato della compagnia, nata dalla fusione delle attività di Generali in Italia, ha presentato il piano di integrazione 2014-2016 – “Nel 2015 vogliamo un risultato operativo più alto e restare in posizione di leadership” – Entro il prossimo anno sarà completato già il 90% del piano” – Nel 2016 3mila punti vendita, un’unico marchio

Donnet (ad Generali Italia): “migliorare risultato operativo nel 2015 per rimanere primi”

Il piano di integrazione di Generali Italia sarà completato per il 90% entro la fine del prossimo anno e per il 2015 punta a “un risultato operativo più alto” e a “restare in una posizionedi leadership sia qualitativa sia quantitativa in Italia”. Philippe Donnet, amministratore delegato della compagnia nata dalla fusione e riorganizzazione delle attività in Italia delle Generali, ha illustrato gli obiettivi del piano di integrazione nella sede storica delle Procuratie di Venezia. Nel 2013 la società ha segnato premi per 19,6 miliardi di euro (+2,3%), di cui 13,3 miliardi nel Vita e 6,3 miliardi per la parte Danni, e una quota di mercato del 15,4%, al primo posto in Italia. Il risultato operativo è stato di 1,73 miliardi (+16%).

L’integrazione prevede al 2016 3mila  punti vendita con un’unica offerta di prodotti e un unico marchio, la razionalizzazione della gamma dei prodotti che scenderanno da 279 a 70 e la riqualificazione di oltre mille persone. “Stiamo andando molto veloci nonostante la complessità dell’integrazione”, ha sottolineato Donnet. I centri di eccellenza specializzati sui vari segmenti di business sul territorio italiano saranno quattro: Mogliano Veneto per il Vita e le pmi, Roma per il Non Auto e le istituzioni, Torino per l’Auto e Milano per la Liquidazione sinistri. La riorganizzazione passerà per l’integrazione dei servizi informatici e l’adozione di un’unica piattaforma comunq per tutte le 1.500 agenzie in Italia. L’obiettivo di Donnet è aumentare il poso di Generali Italia sull’utile operativo lordo dell’intero gruppo, al momento al 40%. .

“Ovviamente abbiamo i target, ma sono nostri. Certo, ora Generali Italia ha un risultato operativo che rappresenta il 40% di quello dell’intero gruppo e la nostra ambizione è almeno di mantenere questa posizione, ma dipenderà anche da quello che farà il 60% restante e mi auguro per questo che per noi sia sempre più difficile raggiungere il 40%”, ha risposto Donnet a chi gli chiedeva di precisare gli obiettivi di risultato operativo. E ha precisato: “Siamo in una dinamica di crescita. Siamo allineati con gli obiettivi del gruppo”. Per raccontare la riorganizzazione, Generali Italia ha avviato una campagna di comunicazione denominata ‘#vediamopositivo’, contrassegnata oggi con il posizionamento di enormi occhiali con lenti colorate in Piazza San Marco a Venezia, a Roma e Torino Occhiali che “sono la metafora dell’invito a guardare il presente con ottimismo”, ha spiegato Davide Passero, chief marketing officer, rilevando che nei sondaggi su cosa pensano gli italiani al tempo della crisi, oltre la metà degli intervistati dice che la pubblicità piu’ gradita è quella che trasmette fiducia nel futuro (solo il 20% preferisce quella che emoziona) e che promette cose concrete.

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