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Dollaro e Borse deboli dopo l’accordo negli Usa. A Milano si spegne il rally Telecom, sale Mediaset

Dopo l’accordo sul budget Usa, anche Piazza Affari ha preso, dopo sei sedute positive, la via del ribasso (e dei realizzi), al pari degli altri listini europei – Intanto l’euro si rafforza mentre sull’intesa americana gravano ancora vari dubbi – A Milano si spegne il rally Telecom Italia mentre resiste in territorio positivo Mediaset

Dollaro e Borse deboli dopo l’accordo negli Usa. A Milano si spegne il rally Telecom, sale Mediaset

DOLLARO E BORSE DEBOLI DOPO L’ACCORDO
SI SPEGNE IL RALLY TELECOM, SALE MEDIASET

Compra sulle voci, vendi sulla notizia. L’antico adagio trova puntuale conferma nell’andamento dei listini. Dopo l’accordo dell’ultim’ora sul budget Usa, anche Piazza Affari ha preso, dopo sei sedute positive, la via del ribasso assieme agli altri mercato del Vecchio Continente.

L’indice Ftse Mib perde lo 0,73% a 19.137 punti, sopra la soglia dei 19.000 punti, punto di riferimento psicologico e grafico.

In rosso le altre principali Borse europee: Londra -0,16%, Parigi -0,5% e Francoforte -0,58%, Madrid -0,27%.

L’accordo americano è stato accolto con grande cautela: 1) la questione si ripresenterà già il 7 febbraio, anche se è improbabile che la destra repubblicana possa riproporre una politica altrettanto aggressiva; 2) l’agenzia cinese Dagong ha abbassato il rating del debito Usa, a conferma che le cosegienze della battaglia (24 miliardi secondo S&P) sono stati pesanti; 3) ieri sera due note a cura di Black Rock e Pimco hanno concordato nel prevedere che il tapering va condiderato ormai rinviato a data da destinarsi. Di riflesso proseguirà la debolezza del dollaro sulla moneta unica.

L’euro si rafforza sulla valuta Usa a 1,362 da 1,353 di ieri sera.

Lo spread Btp/Bund è invariato a quota 232.

Deboli, dopo l’outlook negativo di Moody’s, le banche: Unicredit -0,1%, Intesa -1,4%, Mediobanca-1,17%, Banco Popolare-1,01%. MontePaschi -0,54%.

Fra le assicurazioni arretra Generali – 0,65%, Fondiaria-Sai -0,47%.

Sono in lieve calo i titoli industriali: Fiat-1,06%. Barclays conferma underweight sul Lingotto . Intermonte è underperform, stimando un trading profit 2013 a 3,8 mld di euro rispetto al range annunciato di 4/4,5 mld.

Finmeccanica -0,79%. StM -0,23%.

Resiste in terreno positivo Mediaset +1,33% nel giorno del lancio di un bond da minimo 300 milioni di euro. Il bond senior quinquennale a tassi fisso sta ricevendo una buona accoglienza da parte del mercato (ordini per 2,75 mld). Dovrebbe offrire un rendimento tra 5,5% e 5,75% , assai più del tasso dell’ultimo bond emesso da Mediaset.

Stamane il comprato è in terreno positivo: al suo interno spiccano il +1,5% di Mediaset Espana e il +4,5% di BSkyB, che beneficia dei buoni risultati trimestrali e soprattutto della crescita dei clienti nel broadband (che Mediaset non ha).

Si riprende, dopo lo scivolone di ieri, il lusso: Tod’s +0,39%, Salvatore Ferragamo +0,91%,Luxottica invariata , Yoox-1,8%.

Si spegne invece, dopo il rialzo iniziale, il rimbalzo di Telecom Italia che perde lo 0,56%. Findim, la finanziaria della famiglia Fossati, azionista con il 5%, ha chiesto di azzerare il consiglio di amministrazione. L’aula del Senato ha approvato con 208 voti favorevoli, nessun voto contrario e 44 astenuti la mozione su TI sottoscritta da tutti i partiti eccetto il M5S. La mozione impegna, tra l’altro, il governo a modificare la normativa sull’opa: aggiungere alla soglia fissa del 30%, già prevista, una seconda soglia legata all’accertata situazione di controllo di fatto.

Scendono infine Enel -1,2% ed Eni -0,2%.

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