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Dazi Usa, Trump alla Ue: “Abbiamo scherzato”

Secondo indiscrezioni di stampa il presidente uscente potrebbe cancellare i dazi imposti all’Ue prima di lasciare la Casa Bianca – Lo scopo sarebbe quello di spingere la sua candidatura alle presidenziali del 2024 con colpo di scena finale

Dazi Usa, Trump alla Ue: “Abbiamo scherzato”

Un colpo di scena finale che potrebbe piacere – e parecchio – all’Europa. Prima di lasciare la Casa Bianca al suo successore, Joe Biden, Donald Trump potrebbe cancellare con un colpo di spugna i dazi imposti sull’Unione Europea a causa dell’infinita diatriba che vede contrapposte Boeing e Airbus.

Lo rivela La Stampa che cita fonti industriali coinvolte nella vicenda. Secondo il quotidiano torinese, il dietrofront di Trump nascerebbe dalla volontà di dimostrare al mondo di essere capace di mediare e di risolvere diplomaticamente un contenzioso che si trascina da anni in vista di una possibile ricandidatura alle presidenziali del 2024 che l’attuale presidente dovrebbe annunciare ufficialmente il prossimo 20 gennaio, lo stesso giorno in cui Biden si insedierà alla Casa Bianca. 

Il possibile dietrofront di Trump sui dazi avrebbe già attirato l’attenzione di Bruxelles, pronta ad approfittare dell’ennesimo coup de théâtre del tycoon. Intediamoci, molti analisti prevedono già che con l’entrata in scena di Joe Biden i rapporti tra Stati Uniti e Unione Europea cambieranno radicalmente, tornando ai fasti del passato. La stessa presidente della Commissione Ue, Ursula von der Leyen, dopo una conversazione telefonica avuta con il presidente eletto ha scritto su Twitter che l’arrivo di Joe Biden segna “un nuovo inizio” per la partnership globale tra Ue e Usa. Il punto, in questo caso, risiede nelle tempistiche. Come sottolinea La Stampa, intraprendere negoziati con la nuova amministrazione significherebbe aspettare almeno sei-otto mesi prima di poter risolvere la questione, un’attesa che comporterebbe ulteriori costi per i Paesi Ue. Se invece fosse Trump a cancellare autonomamente i dazi, le ripercussioni positive per il Vecchio Continente sarebbero immediate. 

Ricordiamo inoltre che, dopo i dazi introdotti dall’Ue contro i beni americani in risposta a quelli da posti dagli americani su beni europei per gli aiuti pubblici a Airbus, il commissario Ue al commercio, Valdis Dombrovskis, in una intervista a Bloomberg, ha giudicato “possibile” un accordo entro il 20 gennaio prossimo, reiterando la proposta presentata agli Usa di rimuovere le tariffe per 4 miliardi di dollari imposte dall’Ue sui beni americani se Washington farà lo stesso sui dazi per 7,5 miliardi di dollari introdotti in precedenza.

Lo scontro commerciale tra Washington e Bruxelles è nato nel 2004, ma è arrivato al punto di rottura nel 2018, sotto la presidenza Trump. Alla base della diatriba ci sono gli aiuti di Stato che sia gli Stati Uniti che l’Unione Europea hanno concesso rispettivamente a Boeing (statunitense) e Airbus (francese). Nel 2019, dopo avere ottenuto l’autorizzazione dall’Organizzazione Mondiale del Commercio (WTO), gli Usa hanno imposto tariffe del valore complessivo di 7,5 miliardi di dollari sugli import dall’UE come compensazione dei sussidi che Bruxelles ha erogato ad Airbus. L’Unione Europea, a sua volta, lo scorso 10 novembre ha imposto nuove tariffe a una serie di prodotti made in Usa per un valore totale di 4 miliardi di dollari. Tra questi, diversi prodotti agricoli ed alimentari. 

Secondo i dati dell’Ufficio del Commercio Usa, a settembre 2020 l’interscambio tra Stati Uniti ed Ue ha registrato un calo del -12,7% rispetto allo stesso mese dell’anno precedente. Ancora più pesante il dato italiano: -18,1% rispetto al settembre 2019, nonostante i prodotti nostrani siano stati parzialmente salvati dalla guerra dei dazi.

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