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Dal Senegal all’Artico, Extreme E corre con Enel X

La sfida dei bolidi fuori strada si sposta dal deserto ai ghiacci. Enel X è Smart charging partner. la gara servirà anche ad attirare l’attenzione del mondo sullo scioglimento della calotta glaciale

Dal Senegal all’Artico, Extreme E corre con Enel X

Prima il Senegal (vedi foto) poi l’Artico. Extreme E, il rally delle super auto elettriche, attraversa territori impervi, temperature estreme e sfide estreme. Enel X – la business line globale del Gruppo Enel per i servizi energetici avanzati – sarà Official Smart Charging Partner della serie e fornirà la tecnologia di ricarica, JuicePump 40 Race Edition, per alimentare il SUV completamente elettrico del campionato denominato ODYSSEY 21.

Di sfida in sfida i bolidi fuoristrada passano dalle dune al ghiaccio. Chiusa la parentesi senegalese, il prossimo appuntamento è per il 28 e 29 agosto con l’Arctic X Prix a Kangerlussuaq, in Groenlandia dove si sfideranno 9 squadre. Perché la Groenlandia? perché l’evento servirà anche a evidenziare gli effetti devastanti che il riscaldamento globale sta avendo sulla calotta glaciale della Groenlandia.

Per Francesco Venturini, CEO di Enel X, “il ruolo di Official Smart Charging Partner di Extreme E è un’ulteriore conferma del nostro impegno a spingere  l’innovazione tecnologica nella mobilità elettrica. Possiamo dimostrare che la mobilità elettrica non ha davvero limiti, rappresentando uno dei modi migliori per combinare sostenibilità e innovazione per guidare la transizione energetica”. Il Gruppo Enel inoltre contribuisce al campionato tramite Enel Foundation, che da luglio 2020 è uno dei Founding Scientific Partner di Extreme E.

Extreme E “è una serie di corse radicalmente nuova, che vedrà SUV elettrici competere in ambienti estremi in tutto il mondo che sono già stati danneggiati o colpiti da problemi climatici e ambientali. Il viaggio globale di cinque gare mette in evidenza l’impatto del cambiamento climatico e dell’interferenza umana in alcune delle località più remote del mondo e promuove l’adozione di veicoli elettrici nella ricerca di un futuro a basse emissioni di carbonio per il pianeta”, spiegano gli organizzatori.

Le gare non saranno aperte al pubblico che potrà osservarle in Tv o via Web. La St. Helena, un’ex nave da carico passeggeri, sarà utilizzata per trasportare il carico e le infrastrutture del campionato, compresi i veicoli, al porto più vicino, riducendo al minimo l’impatto di Extreme E, oltre a facilitare la ricerca scientifica attraverso il suo laboratorio di bordo. Per ridurre il suo impatto ambientale, la nave è stata sottoposta a una completa ristrutturazione – multimilionaria, sottolineano gli organizzatori che ne hanno fatto il centro operativo di Extreme X.

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