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Curato con latte d’asina, ora lo produce: la storia di Leonardo, ingegnere-agricoltore

Storia curiosa quella di Leonardo Belotti, il 23enne ingegnere titolare dell’azienda agricola “Mondo Asino” di Olmo al Brembo: grazie al suo formaggio al latte d’asina ha vinto gli Oscar Green Lombardia 2019 di Coldiretti.

Curato con latte d’asina, ora lo produce: la storia di Leonardo, ingegnere-agricoltore

Passione e tradizione sono i due ingredienti alla base di Mondo Asino, l’azienda a conduzione familiare gestita da Leonardo Belotti, un giovanissimo ingegnere (ha 23 anni) di Olmo al Brembo (Bergamo) che, grazie al suo latte d’asina si è distinto negli Oscar Green Lombardia 2019, il premio promosso da Coldiretti Giovani Impresa, nella categoria Campagna Amica, per i progetti d’innovazione giovanile in agricoltura. A convincere Coldiretti è stata soprattutto la particolare produzione di formaggio: Arlecchino, prodotto con tre tipi di latte diversi (asina, capra e mucca), e Tasso (con latte d’asina e di capra), la cui realizzazione permette al latte d’asina di andare in stagionatura e sprigionare, così, tutte le sue proprietà benefiche.

Benefici che il Belotti, da bambino, ha potuto sperimentare personalmente. Mondo Asino infatti nasce nel 2010, con un paio di asinelle, più per necessità che per piacere. Perché Leonardo da bambino soffriva di piastrinopenia cronica, una malattia caratterizzata dalla drastica riduzione del numero di piastrine che richiede diverse trasfusioni di sangue. La famiglia capì molto presto che la soluzione si trovava proprio nel latte d’asina. Tuttavia, è difficile ottenerne perché le asine producono latte solamente per nutrire i propri piccoli: da una singola asina si può ottenere fino ad 1 litro di latte al giorno, una quantità bassissima rispetto a quella che si può ottenere dalle mucche, circa 20-25 litri al giorno. E così, la famiglia Belotti, iniziando con due asinelle, oggi ne arriva a contare più di 50.

Ma quali sono le proprietà benefiche di questo magico latte? Oltre allo stabilizzare i livelli del sangue, evitando così un uso frequento di farmici, il latte d’asina ne possiede altre: essendo ricco di lattosio e calcio, che lo rendono più simile al latte materno, è ideale soprattutto per i bambini piccoli. I suoi benefici, però, vanno oltre l’alimentazione. Il latte d’asina è anche un ottimo alleato per la cura del corpo e la ricerca della bellezza, in grado di contrastare l’invecchiamento precoce della pelle. Particolarmente efficace per diversi problemi dermatologici, quali eczemi e psoriasi. Nell’antichità, quando non esistevano ancora i cosmetici di oggi, si utilizzavano prodotti naturali, privi di parabeni e fragranze sintetiche. La prima ad usare il latte d’asina per la cura del corpo, si racconta, fosse proprio Cleopatra, che possedeva una scuderia di ben 700 asine.

Da questo nasce l’idea di Leonardo e della sua famiglia di utilizzare il latte delle sue asine anche per una linea cosmetica completamente al naturale e biologica. Le sperimentazioni non si fermano, però, solamente ai formaggi. Leonardo, infatti, produce insieme alla sua famiglia, anche un liquore ottimo come digestivo, diversi dolci e gelati. La sua storia virtuosa è la dimostrazione che i giovani, con le loro esperienze e idee innovative possono rilanciare il settore dell’agricoltura. Ad incuriosire in questo caso è anche la giovanissima età del protagonista e la sua doppia veste di allevatore-ingegnere: a soli vent’anni Belotti ha ereditato l’azienda familiare, mentre ancora studiava Ingegneria dell’Automazione al Politecnico di Milano, conseguendo la laurea triennale in tempo. Oggi, a 23 anni, iscritto alla laurea magistrale, non mette però in secondo piano il suo primo amore, che è anche un dovere morale: l’azienda di famiglia.

Un ragazzo così giovane, eppure impegnato in due progetti così distinti. Ma quale sarà la strada da percorrere? Durante un’intervista ha dichiarato di voler terminare i propri studi, ma di continuare a lavorare duramente nella sua azienda, non solo per la tradizione ereditata, ma soprattutto per valorizzare il territorio in cui vive.

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