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Crif e Fondazione Golinelli: 13 progetti per la formazione

Il programma Tech Innovation 2021 intende sostenere l’innovazione tecnologica nei settori chiave.

Crif e Fondazione Golinelli: 13 progetti per la formazione

In un momento in cui si parla tanto di formazione e ci s’interroga sul futuro dei giovani, mentre la nostra società è messa dura prova dalla pandemia, due campioni nazionali come Fondazione Golinelli e Crif fanno qualcosa di concreto e uniscono le loro forze per dare vita a 13 progetti d’impresa in settori innovativi. 

Ognuno lo fa con denaro e competenze. L’iniziativa si chiama I-Tech Innovation 2021 e intende sostenere l’innovazione tecnologica nei settori Life Science/Digital Health, Fintech/Insurtech e FoodTech/Agritech. Fondazione Golinelli e Crif mettono a disposizione 1,6 milioni di euro di investimenti complessivi per tre “Call dedicate a start-up innovative che saranno gestite dall’incubatore-acceleratore G-Factor con il supporto di Digital Magics”, scrivono in una nota. 

Ecco, sul linguaggio si potrebbe avere da ridire, se si vuole parlare chiaro a un grande numero di persone, ma sui contenuti è difficile avere delle critiche. Traducendo un po’ alla buona i settori sono quelli delle scienze per la vita; digitale applicato alla salute; tecnologia e finanza e tecnologia e assicurazioni; tecnologia e cibo; tecnologia e agricoltura. Chi vuole candidarsi deve presentare un progetto entro il 3 dicembre di quest’anno e la lista dei bravi e fortunati vincitori sarà resa nota il 12 aprile 2021. I selezionati parteciperanno quindi a un programma di assistenza e di supporto allo sviluppo dei loro modelli di business della durata di 8 mesi, con  giornate di formazione in presenza a Bologna e incontri a distanza.

Ma cosa spinge una fondazione filantropica, leader nella formazione e un’azienda globale specializzata in sistemi di informazioni creditizie a compiere questo sforzo? La voglia e la necessità di unire ricerca e impresa, in un matrimonio che si agogna da decenni. E in fondo anche la voglia di dare una mano all’Italia a superare i suoi limiti. “La recente emergenza sanitaria ha messo a nudo uno dei punti di maggior ritardo del nostro Paese – osservano i promotori – l’aggiornamento tecnologico e informatico delle infrastrutture, l’innovazione tecnologica dei sistemi produttivi di beni e servizi e l’insegnamento della cultura digitale a scuola, non sono ancora sufficienti per competere su uno scenario internazionale”.

Nuotando controcorrente, nella convinzione che i talenti e le idee ci siano, Fondazione Golinelli e Crif cercano così di offrire un’opportunità a chi ha capacità e voglia di fare, per “favorire in tempi rapidi la creazione di una nuova imprenditorialità ad alto contenuto innovativo e tecnologico, investendo sui settori di eccellenza italiani”. Una visione ambiziosa, ma non velleitaria:  “Al fine di trasformare l’alto potenziale di giovani, scienziati e innovatori in realtà imprenditoriali in grado di affermarsi sul mercato con successo – dice Antonio Danieli, direttore di Fondazione Golinelli – abbiamo deciso di investire risorse finanziarie importanti e di proporre un’offerta integrata di infrastrutture, percorsi formativi di eccellenza e know-how specialistici, uniti a un’ampia e dinamica matrice di network scientifici, istituzionali, finanziari, professionali e imprenditoriali, nazionali e internazionali”.

La linea dedicata alle scienze della vita, avrà a disposizione 450 mila euro (messi da Fondazione Golinelli) e spazierà in diverse aree: bioinformatica e bioingegneria per finanziare utensili bioinformatici a supporto della medicina preventiva, personalizzata e di precisione; strumenti di intelligenza artificiale per migliorare la possibilità di previsione attraverso dati sanitari, trend e bisogni dei pazienti; software e algoritmi a supporto del processo decisionale clinico ed extra-clinico; medtech – medical devices and diagnostics, per dispositivi medici, strumenti diagnostici e biomarcatori che possano offrire una radicale innovazione nella diagnosi, nel trattamento e nel monitoraggio delle patologie; biotech, per farmaci sperimentali innovativi potenzialmente in grado di modificare in modo radicale il decorso della malattia. 

Il bando Fintech/Insurtech si avvale di un investimento di 400.000 euro da parte di Crif, 80.000 euro per ognuna delle start-up selezionate, fino a un massimo di 5 startup. I settori sono partono dal cosiddetto “Alternative Evaluation of Risk” per lo sviluppo di sistemi alternativi di valutazione del rischio assicurativo e finanziario, attraverso l’utilizzo di fonti di dati alternative, algoritmi o metodologie innovative. C’è poi “New and improved customer experience in the post COVID world” per nuovi sistemi e processi per la gestione del cliente in modo digitale, da interfacce utente alternative a sistemi di conversazione, da modalità automatiche di interazione tra cliente e istituzione finanziaria a evoluzioni in ambito antifrode e di autenticazione forte nel contesto digitale. “Robo Advisor” per la creazione di sistemi automatici e intelligenti di analisi dei bisogni assicurativi e finanziari, analisi semantica delle condizioni in essere e gap analysis per fornire all’utente consigli personalizzati.

“Internet of Things for Insurance” per la promozione di processi innovativi basati sull’internet delle cose, che abilitino le compagnie alla prevenzione dei rischi, alla gestione di interventi immediati e all’analisi dei dati per determinare cause e relativi rimborsi assicurativi. “Internet of Things for Banking”, modalità innovative in cui i dati dei dispositivi possano contribuire ai processi di gestione finanziaria. “Innovation in Claims management” per il miglioramento e l’automatizzazione nella gestione dei Claims su tutti i segmenti assicurativi (Motor, Non-Motor / Consumer, Industry). “Alternative Banking Services”, servizi e soluzioni per la gestione di prestiti, finanziamenti e micro credito al di fuori del circuito bancario e interventi a supporto del mondo finanziario sul tema della Green finance e della Circular and Sharing Economy.

Infine al settore FoodTech/Agritech andranno 240mila euro stanziati da Crif, 80mila euro per ognuno dei progetti selezionati, fino a un massimo di 3, negli ambiti: farm management software per sistemi di gestione, organizzazione e ottimizzazione per l’agricoltura; satelliti, droni e dispositivi automatizzati, nuovi strumenti per la raccolta dati per un miglioramento dell’efficienza in agricoltura; marketplace e intelligence, da piattaforme per acquisto e vendita di input agricoli ad analisi su andamenti di mercato, previsioni su scenari futuri e valutazioni delle aziende agricole; traceability per sviluppare tecnologie e software che permettano di risalire alle origini e ai metodi di produzione di un prodotto alimentare.

Per ognuna delle 13 start-up che supereranno la selezione saranno inoltre stanziati 40mila euro in servizi per un totale di 520mila euro di ulteriore investimento in formazione. A quanto pare questo incontro tra Fondazione Golinelli e Crif è solo un punto di partenza, perché i due intendono lavorare ancora assieme e tenere acceso il fuoco di una partneship pluriennale in diversi settori, quali agritech, industry 4.0, open innovation, data science, artificial intelligence, internet of things e virtual reality. Per i giovani c’è di che sperare.

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