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Creval: utile raddoppiato e torna il dividendo

La banca lombarda ha chiuso il 2020 con l’utile netto sopra i 113 milioni e tornerà a distribuire dividendi per complessivi 16,1 milioni. Sull’Opa di Credit Agricole: “Valuteremo”.

Creval: utile raddoppiato e torna il dividendo

Ottimo 2020 per Credito Valtellinese, che raddoppia i profitti ed è tra le prime banche a riproporre il dividendo. L’utile netto della banca lo scorso anno è stato di 113,2 milioni, rispetto ai 56,2 milioni di euro del 2019: questo ha consentito al Cda, nel rispetto delle linee guida dell’autorità di vigilanza, di offrire agli azionisti un dividendo da 0,23 euro per azione, per complessivi 16,1 milioni di euro. Il risultato ha beneficiato della plusvalenza derivata dalla cessione del ramo di attività del credito su pegno, pari a circa 33 milioni di euro lordi e finalizzata nel mese di gennaio.

Bene anche il risultato netto della gestione operativa, che ha registrato un incremento dell’8,3%, passando da 185,67 milioni a 201,09 milioni, con particolare accelerazione nel quarto trimestre, segnato da un incremento dei ricavi e da una ulteriore riduzione dei costi. Con l’implementazione delle linee guida del piano industriale, Creval, spiega una nota “è tra le migliori banche per solidità patrimoniale (Cet 1 ratio fully loaded al 19,6%) e profilo di rischio (con un Npe ratio lordo al 5,8%)”. Gli oneri operativi, evidenzia ancora la nota, “sono in diminuzione del 9% grazie ad una rigorosa disciplina che ha permesso di raggiungere con un anno di anticipo gli obiettivi di piano”. Gli impieghi retail sono in aumento dell’8,2% anno su anno e in crescita anche la raccolta della clientela retail (+3,8% anno su anno).

“Guardiamo con fiducia alle future prospettive di crescita della banca – ha commentato l’Ad di Credito Valtellinese, Luigi Lovaglio -, proseguendo sulla traiettoria già segnata per una costante generazione di valore. Siamo tornati finalmente al dividendo e la nostra eccezionale posizione di capitale potrà orientarci in futuro anche verso una più ampia remunerazione dei nostri azionisti. Siamo una banca trasformata, tra le più solide in Europa, con una qualità del credito significativamente migliorata e un core business in crescita”.

Quanto all’Opa promossa da Credit Agricole, il Cda del Creval torna a ribadire che “continuerà a operare con l’obiettivo di creare valore per tutti gli azionisti, non trascurando alcuna opzione strategica e valorizzando i risultati raggiunti dalla banca”. L’istituto si riserva, quindi “di effettuare ogni valutazione sull’Opa” promossa dal Credit Agricole “a seguito della pubblicazione del Documento di Offerta”. Gli advisor, viene ricordato in una nota, “in occasione del Cda dello scorso 13 gennaio”, hanno evidenziato “la solida posizione di capitale della banca (con un CET1 ratio fully loaded che ha raggiunto il 19,6% al 31 dicembre 2020) e il potenziale beneficio stimato in circa 350 milioni di euro relativo alle Dta nel contesto di  una aggregazione con Credit Agricole Italia”.

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