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Covid, Italia diventa zona ad alto rischio per la Germania

Nuove regole per chi volesse entrare in Germania da una zona ad alto rischio – Quarantena di 10 giorni a proprie spese per i no vax o chi non ha completato il ciclo vaccinale

Covid, Italia diventa zona ad alto rischio per la Germania

La variante Omicron si è abbattuta sull’Italia e la Germania corre ai ripari. Per i tedeschi il nostro Paese, insieme a Canada, Malta e San Marino raffigurano tra le aeree considerate ad alto rischio Covid. Dal 1°gennaio 2022 chi entra in Germania da uno di questi paesi dovrà osservare un periodo di quarantena per almeno 10 giorni, il tutto a proprie spese. A meno che il soggetto non abbiamo completato il ciclo vaccinale o è guarito non più di 6 mesi prima, ma devono inviare (prima dell’ingresso) alle competenti autorità sanitarie una documentazione che ne certifichi lo stato. La quarantena può essere interrotta non prima del quinto giorno dietro presentazione di un test con esito negativo. Anche i bambini under 12 dovranno osservare una quarantena ma di 5 giorni e che potranno terminare senza effettuare un test di controllo.

È passato neanche un mese da quando l’ex cancelliere tedesco, Angel Merkel ha “invidiato” la situazione Covid nel nostro Paese. E invece da quel 3 dicembre le cose sono molto cambiate: quasi 100mila contagi nella giornata del 29 dicembre a fronte però di oltre un milione di tamponi. Ma la campagna vaccinale prosegue, così come le nuove regole della quarantena per evitare la paralisi del paese e la nuova stretta sui no vax con l’estensione del green pass rafforzato per altre attività e servizi.

Ma cosa bisogna fare per entrare in Germania? In generale, chiunque si sia recato, nei 10 giorni precedenti l’ingresso in Germania, in un’area considerata “a rischio” deve compilare la Registrazione digitale per il proprio ingresso (possibile soltanto nei 5 giorni immediatamente precedenti). Anche i minori di 6 anni devono essere registrati.

La Germania distingue due tipi di “aree a rischio”: aree in cui il tasso di incidenza è particolarmente elevato (“aree ad alto rischio”) in cui nella valutazione è inclusa anche la velocità di diffusione del virus, la pressione sugli ospedali o la mancanza di dati sulla situazione del Covid; ed “aree in cui sono diffuse le nuove varianti del virus (“aree a rischio varianti”). A seconda delle aree in cui si è stati nei 10 giorni precedenti l’ingresso in Germania, si applicano regole diverse.

La classificazione come zona ad alto rischio è automaticamente accompagnata da un avviso di viaggio del Ministero degli esteri federale. In questo modo si facilita ai turisti la cancellazione gratuita di viaggi già prenotati, ma di fatto non comporta un divieto. E valgono le misure sopracitate.

Mentre nel caso delle aree con nuove varianti di virus rispetto le restrizioni sono molto più severe rispetto a quelle ad alto rischio. Le compagnie aeree sono autorizzate a trasportare solo cittadini tedeschi o persone che vivono in Germania provenienti da questi paesi. Tale regola si applica anche al traffico ferroviario o navale. Per chi arriva da queste zone il periodo di quarantena sale a 2 settimane e non può essere abbreviata con test negativi, vale anche per i vaccinati e i guariti.

Intanto in Austria si tenta di spingere la campagna vaccinale e si valuta un per chi riceve la dose booster anti Covid. In Austria attualmente è vaccinato il 70,6% della popolazione. Il bonus potrebbe scattare il 1° febbraio con l’entrata in vigore dell’obbligo vaccinale.

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