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Coronavirus rallenta, le Borse collezionano record

La diffusione del virus cinese rallenta e i mercati credono nella vittoria sull’epidemia – Anche la Fed getta acqua sul fuoco – Piazza Affari ai massimi dal 2008 – Nozze miliardarie nelle tlc

Coronavirus rallenta, le Borse collezionano record

La diffusione del virus rallenta: secondo fonti cinesi, i nuovi casi di Covid-19 (da ieri la malattia ha un nome) sono stati ieri 1.068, rispetto ai 3 mila di inizio febbraio. In calo anche i nuovi decessi, scesi a 97, un incremento che porta il totale a 1.115. È presto per cantare vittoria, ma abbastanza per avviare un percorso di ritorno alla normalità in Cina, come chiedono i vertici di Pechino. Ieri il presidente Xi Jingping, nel corso di una telefonata al presidente dell’Indonesia, ha detto: “Siamo fiduciosi di poter sconfiggere l’epidemia e di rispettare gli obiettivi di crescita economica fissati”. I mercati vogliono crederci. Anche la Fed, ieri, ha gettano acqua sul fuoco: ci saranno effetti sull’economia globale, ha ammesso il presidente Jerome Powell, ma non così gravi da compromettere il proseguimento del ciclo espansivo dell’economia statunitense, che dura da undici anni. Nel frattempo, si moltiplicano i record dei listini.

SALE SAMSUNG (+1,17%) CON LO SMARTPHONE PIEGHEVOLE

Il Nikkei di Tokyo, dopo la riapertura, è in rialzo dello 0,7%. Hang Seng di Hong +0,7%, Shanghai Composite +0,6%, al settimo giorno consecutivo con il segno più. A Seul avanza Samsung (+1,17%), che ieri ha presentato a San Francisco lo smartphone pieghevole e una serie di mobile compatibili con il 5G.

Lo yuan della Cina si apprezza per il terzo giorno consecutivo sul dollaro, a 6,96. La valuta statunitense arretra nei confronti della maggior parte delle controparti asiatiche: cross dollaro won coreano -0,3%, a 1.177.

Anche Wall Street partecipa al rialzo: S&P 500 +0,11%, Nadaq +0,17%. A frenare i prezzi è stata la decisione della Federal Trade Commission di indagare sui merger dei colossi della tecnologia. L’indagine riguarda soprattutto Microsoft, ma tocca anche gli altri big.

NOZZE MILIARDARIE TRA T-MOBIL E SPRINT (+77%)

Grande colpo nel mercato tlc. Ha ricevuto i via libera delle autorità la fusione tra T-Mobil e Sprint, cioè la terza e la quarta forza del mercato. L’operazione, valutata attorno ai 26 miliardi di dollari, ha fatto salire T Mobil dell’11,8%. Sprint, posseduta da Masayoshi Son, è schizzata su del 77,8%.

Il petrolio Brent tratta a 55 dollari il barile, in rialzo dell’1,8%, dal +1,4% di ieri. L’API ha comunicato che le scorte settimanali Usa sono cresciute di 6 milioni di barili. Oggi pomeriggio è atteso il dato governativo dell’Eia: le stime sono per un incremento di 3 milioni. Ieri Saipem +2,76%, Eni +1,14%

In lieve calo l’oro, a 1.565 dollari l’oncia.

I future sulle borse europee anticipano un avvio in rialzo. Ieri l’indice Eurostoxx 50 si è spinto sui massimi da aprile 2015 senza troppo badare al monito in arrivo dalla Bce e ai problemi della congiuntura, tutt’altro che brillante specie in Italia e in Germania.

LAGARDE: LA POLITICA MONETARIA DA SOLA NON BASTA

“La politica monetaria non può essere l’unica soluzione”, ha ribadito ieri di fronte al Parlamento Europeo la presidente della Bce, Christine Lagarde, illustrando il piano di revisione degli obiettivi della politica comunitaria. Un monito rivolto più alla Germania, investita da un duro conflitto innescato dalla decisione della Cdu di allearsi in Turingia con l’estrema destra, poi rientrata per intervento di Angela Merkel. Il braccio di ferro che investe gli equilibri della prima economia di Eurolandia coincide non a caso con le rinnovate tensioni sull’euro, sui minimi da settembre rispetto al dollaro, a 1,091. Lagarde ha anche rilevato che “lo slancio di crescita dell’area dell’euro è rallentato dall’inizio del 2018, soprattutto a causa delle incertezze globali e del commercio internazionale più debole; la moderata crescita ha anche indebolito la pressione sui prezzi e l’inflazione rimane a una certa distanza al di sotto del nostro target”. Ma le Borse hanno snobbato l’allarme.

MILANO VOLA AI MASSIMI DAL 2008, ENEL SUPERSTAR 2020

Piazza Affari ha chiuso ai massimi dal 2008 (+0,74%, 24.688 punti base) e segna un rialzo in linea con gli altri listini europei. Le cinque migliori blue chip da inizio 2020 sono: Enel +16%, Stm +15%; Leonardo +12%; Azimut +11% e Italgas +10%.

Anche Francoforte (+1,01%) ha chiuso in prossimità del suo record storico. Parigi +0,65%; Madrid +0,57%. Londra +0,69%: il prodotto interno lordo della Gran Bretagna, nella lettura preliminare, è rimasto invariato nel quarto trimestre su base congiunturale, un dato inferiore alle stime di consenso, che prevedevano un aumento dello 0,3%. Su base tendenziale, il Pil è salito dell’1,1%.

PER IL NUOVO BTP 15 RICHIESTE PER 48 MILIARDI

Il Btp termina debole, in linea con il resto dei bond euro, una seduta dominata dal collocamento via sindacato del nuovo bond a 15 anni, che ha ottenuto richieste record da parte degli investitori: gli ordini hanno superato i 48 miliardi di euro, con il rendimento fissato a cinque punti base in più rispetto al Btp marzo 2035, in calo rispetto ai nove punti iniziali, poi ribassati a sette.

Il premio di rendimento Italia-Germania sul segmento decennale vale 140 punti base stabile dalla scorsa chiusura.

Il tasso del benchmark a 10 anni scambia a 0,97% da 0,95% del finale di seduta di ieri.

L’attenzione si sposta ora sull’asta di domani, quando il Tesoro offrirà 6 miliardi di euro di Bot a 12 mesi (6,5 mld in scadenza).

MONCLER: L’IMPATTO DEL VIRUS È “MOLTO SERIO”

Alla festa non ha partecipato il lusso, alle prese con gli effetti dell’epidemia. Moncler (-3%) ha chiuso il quarto trimestre con risultati penalizzati dalle dimostrazioni ad Hong Kong, ma riequilibrati dagli ottimi risultati, in termini di vendite, dell’Europa e delle Americhe. La società ha affermato che il 2020 era partito molto bene, prima della caduta, provocata dall’epidemia nel centro della Cina. Il direttore finanziario Luciano Santel ha avvertito che l’impatto sugli affari è “molto serio”. La società ha anche annunciato, insieme ai dati, l’introduzione del sistema del voto maggiorato, il che farà salire l’amministratore delegato Remo Ruffini al 29,9% del capitale, dall’attuale 22%. Société Générale taglia il giudizio a Hold, da Buy. Deutsche Bank taglia il target price a 37,5 euro, da 38,5 euro.

Salvatore Ferragamo -2%.

UTILITY, KEPLER PROMUOVE HERA E A2A

Sul fronte delle utility, hanno tenuto banco i giudizi di Kepler Cheuvreux: Iren +2,3% (target price da 3 a 3,5 euro), A2A +1,8% (prezzo obiettivo da 1,6 a 2 euro), Acea +0,7% (da 20 a 22 euro), Hera +0,5% (da 3,8 a 4 euro), AscoPiave-1,7% (il giudizio scende a Hold).

BANCHE, LA UE MANDA IN ORBITA POP.SONDRIO

Tra le banche chiude in rally la Popolare di Sondrio (+6,37%), dopo che l’Avvocato generale alla Corte Ue ha stabilito che le norme italiane del 2015 sulle banche popolari non violano il diritto comunitario.

Segue Ubi, su cui gli analisti di Kepler Cheuvreux hanno alzato il prezzo obiettivo da 2,7 a 3,1 euro, confermando la raccomandazione hold (mantenere) dopo i conti 2019. Rimbalza Mps (+3,29%). Positivi i big: Unicredit +1,5%, Intesa +0,96%.

SCIVOLA FINECO -5,1%, BENE BANCA GENERALI

Nel gestito, doccia fredda per FinecoBank (-5,61%), nonostante l’annuncio di risultati record nel 2019. Azimut -1,52%. Positiva Banca Generali (+1,61%). All’indomani della pubblicazione dei dati del trimestre, Banca Imi ribadisce il rating hold, target price a 28,2 euro.

CORRE PRYSMIAN, SBANDA PIRELLI

Tra gli industriali, bene Prysmian (+2,81%) e Stm (+2,58%). Perde terreno Pirelli (-1,29%): Equita Sim ha abbassato il target price da 6,6 a 5,9 euro, confermando il rating hold. La concorrente Michelin ha chiuso il 2019 con risultati leggermente migliori delle aspettative, ma solo a livello di ricavi. Le previsioni sul 2020 sono deludenti, l’esercizio dovrebbe chiudersi con un utile operativo, al massimo piatto, mentre il consensus si aspettava un incremento del 3%. Bene la scuderia Agnelli: Ferrari +2,91%, Cnh +1,23%, Fca +1,21% (Banca Imi ha ridotto il prezzo obiettivo da 16 a 15 euro).

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