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Coppa Italia: stasera Milan-Juventus, primo round con Ibrahimovic

Al Meazza va in scena la prima di una serie di tre gare decisive tra le due squadre: oggi l’andata delle semifinali di Coppa Italia con in campo lo svedese, che invece mancherà (salvo ricorsi) per squalifica nel big match scudetto del 25 febbraio – Il 21 marzo il ritorno di coppa – Stasera gioca anche Alessandro Del Piero – L’altra semifinale è Siena-Napoli.

Coppa Italia: stasera Milan-Juventus, primo round con Ibrahimovic

La verità in un mese e mezzo. Da qui al 21 marzo Milan e Juventus si sfideranno tre volte: l’andata delle semifinali di Coppa Italia, in programma stasera a San Siro, il ritorno nel primo giorno di primavera e soprattutto, in mezzo, la sfida scudetto sempre al Meazza il 25 febbraio.

Quella che, dopo la sciocchezza dell’ormai celebre buffetto rifilato ad Aronica nella partita col Napoli, non vedrà in campo (salvo ricorsi) il giocatore chiave dei rossoneri: Zlatan Ibrahimovic, squalificato dal Giudice sportivo per tre giornate per quel gesto (che lui stesso ha definito “una cavolata”).

Stasera Ibra sarà invece regolarmente in campo, per quella che sulla carta è la meno importante del trittico di sfide. Il tecnico rossonero Allegri però non la pensa così: “Vincere con la Juve ci farebbe molto bene”, e getta benzina sul fuoco sulle polemiche seguite alla decisione del Giudice sportivo, che indirettamente ha fatto un favore alla capolista Juventus, che a sua volta ha protestato per un rigore netto negato nella gara casalinga col Siena. “Non so cosa creano le dichiarazioni di Marotta, ma io e il Milan abbiamo uno stile diverso. Si parla tanto di aiutare gli arbitri e invece alla prima decisione sfavorevole si solleva un polverone”.

Marotta, da par suo, ha ostentato fair play sul caso Ibra (“lo svedese da 2 o 3 giornate di stop, ma noi prepareremo la partita come se ci fosse”), continuando però a richiamare l’attenzione sull’episodio contestato che è probabilmente costato la vittoria contro i toscani: “Ho voluto semplicemente richiamare l’organismo arbitrale a una maggiore attenzione sulle designazioni, credo sia mio dovere. Ho sempre assistito a designazioni di arbitri di esperienza per le prime della classe, non facevo riferimento a incapacità o malafede. Noi abbiamo milioni di tifosi che chiedono alla società di tutelarsi”.

Insomma, Diavolo e Vecchia Signora si attaccano da lontano, attraverso televisioni e giornali. Botta e risposta senza mezze misure. Affilate le armi si parte per la guerra psicologica contro gli arbitri, perché la sfida di questa sera (con Ibra) vale un pezzo di finale di coppa Italia e perché la gara del 25 febbraio (probabilmente senza Ibra) vale un pezzo di scudetto.

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