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Coppa Italia: la Juve mata il Toro anche in Coppa, 4-0 con doppietta di super Zaza

I campioni d’Italia vincono anche il derby di Coppa e rifilano quattro gol ai granata di Ventura: due di super Zaza, uno del solito Dybala e l’ultimo di Pogba – Debutto positivo di Rugani – La Juve è ai quarti – A sorpresa escono dalla Coppa la Roma, il Genoa e la Fiorentina, eliminate da Spezia, Alessandria e Carpi.

Coppa Italia: la Juve mata il Toro anche in Coppa, 4-0 con doppietta di super Zaza

La Juventus non tradisce. In questa pazza Coppa Italia che ha visto Genoa, Roma e Fiorentina uscire malamente contro Alessandria, Spezia e Carpi, i bianconeri confermano la loro mentalità vincente e “matano” il Toro con un roboante 4-0. Un derby senza storia quello dello Stadium, ben lontano dalle ultime combattutissime versioni di campionato. Nel poker della Juve c’è tutta la fame di un gruppo che, come per magia, ha ritrovato lo spirito giusto dopo un inizio terribile e ora non vuole più fermarsi. 

“Abbiamo fatto una bella partita – il commento soddisfatto di Massimiliano Allegri. – Questa sfida poteva rivelarsi un trabocchetto, stiamo giocando tanto invece loro nello scorso weekend avevano riposato. Era importante vincere, nel 2016 vogliamo essere in corsa su tutti i fronti”. Sarà proprio così, perché il messaggio arrivato dallo Stadium è inequivocabile: questa Signora ha ancora tanta fame. A onor del vero un derby regala motivazioni a prescindere, soprattutto per chi finora ha trovato poco spazio. 

E’ il caso di Simone Zaza, schierato titolare assieme a Morata nel 3-5-2 bianconero. L’ex Sassuolo ha confermato di essere genio e sregolatezza allo stesso tempo: genio per due gol bellissimi, sregolatezza per due interventi nel giro di un minuto che potevano costargli l’espulsione. Buon per lui che Doveri abbia deciso di risparmiargli il secondo giallo (sarebbe stato severo ma lecito) prolungando così la sua partita. Da lì in poi si sono viste solo le cose belle del suo repertorio: sinistro al volo sotto l’incrocio per l’1-0 (28’) e tiro a giro morbido e preciso per il raddoppio (51’). La partita, di fatto, è finita lì. 

Il Toro infatti, oltre a essere sotto di due gol, era appena rimasto in 10 per l’espulsione di Molinaro, ingenuo ai limiti del masochismo nell’entrare duro su Marchisio nonostante l’ammonizione già presa in precedenza. “Questo deve servirci d’esperienza, non possiamo commettere simili errori contro una squadra come la Juve – il commento amaro di Ventura. – Fino a quel momento, pur non creando molto, avevamo tenuto bene il campo e la gara era totalmente aperta”. 

Dopo, invece, è stato un vero e proprio assolo bianconero. Dybala, entrato al posto dell’applauditissimo Zaza, ha prima sfiorato il 3-0 con un sinistro a giro, poi lo ha trovato con modalità pressoché identiche (73’). Infine è stato Pogba a mettere il punto esclamativo: punizione magistrale sotto l’incrocio e tanti saluti al Torino (82’). 

Un poker che manda la Juve ai quarti ad affrontare la vincente di Lazio-Udinese (ore 16), anche se nella parte di tabellone più dura. Sulla sinistra infatti, oltre alle squadre appena citate, ci sono anche Inter e Napoli (3-0 al Verona), sulla destra invece dominano le sorprese: come definire, altrimenti, il quarto di finale tra Spezia e Alessandria? Tutto ciò apre un’opportunità importante a Sampdoria e Milan (ore 21), che questa sera si sfideranno per garantirsi la sfida contro il Carpi. Garcia e Paulo Sousa si leccano le ferite, Mihajlovic e Montella sperano vivamente di non dover fare altrettanto. Perché Allegri, Mancini e Sarri insegnano: non conta la competizione ma solo il risultato finale.  

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