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Coppa Italia: derby all’Inter con rissa Ibra-Lukaku

La squadra di Conte vince in zona Cesarini il derby con il Milan grazie a un gol di Eriksen: in semifinale incontrerà la vincente tra Juve e Spal, che si affrontano oggi – Calciomercato: Papu Gomez al Siviglia

Coppa Italia: derby all’Inter con rissa Ibra-Lukaku

Alla fine gode l’Inter. Il derby di Coppa Italia si colora di nerazzurro, con gli uomini di Conte che vanno in semifinale ad aspettare la vincente di Juventus-Spal di questa sera (ore 20.45), mentre quelli di Pioli registrano la prima grande delusione della stagione. Decisiva una punizione di Eriksen nei minuti di recupero, proprio lui che, fino a ieri, viveva sostanzialmente da separato in casa e che invece, da oggi, potrebbe iniziare una nuova vita interista. Ma la stracittadina numero 227 della Madonnina passerà alla storia non solo per i gesti tecnici: da raccontare, infatti, c’è la brutta rissa tra Ibrahimovic e Lukaku, prima che lo svedese si facesse espellere nella ripresa per un fallo su Kolarov dall’arbitro Valeri, a sua volta protagonista di un infortunio muscolare e sostituito nel finale dal quarto uomo Chiffi.

Più che un derby, insomma, quello di San Siro si è trasformato in un vero e proprio O.K. Corral, a conti fatti favorevole all’Inter. Già, perché il caos di fine primo tempo, raro perfino su un campo di calcio (frasi irripetibili da ambo le parti, sulle quali potrebbe esserci uno stralcio della giustizia sportiva), ha finito per danneggiare soprattutto Ibrahimovic, rientrato in campo più nervoso e autore di un fallo su Kolarov tanto sciocco quanto evidente: Valeri non ha potuto far altro che estrarre il secondo giallo, lasciando i rossoneri in 10. E dire che Ibrahimovic era stato il grande protagonista del primo tempo, con lo splendido gol dell’1-0 (31’) a suggellare una prestazione di classe ed esperienza. Fino al minuto 58 però, perché l’aver lasciato la squadra in inferiorità numerica, evidentemente, è un errore che pesa non poco sull’economia del match.

Da lì l’Inter, che già era stata più pericolosa in precedenza, s’è letteralmente impadronita del campo, creando diversi pericoli alla porta di Tatarusanu, per poi colpire al 71’, quando Leao ha commesso fallo su Barella, per un rigore netto che Lukaku, con l’aiuto della traversa, ha trasformato in oro. Pioli, capita l’antifona, ha cercato di ripararsi inserendo un centrocampista (Krunic) per una punta (Leao), ma l’Inter ha continuato a spingere, alla ricerca dell’episodio decisivo. Che è arrivato a pochi minuti dalla fine, per la precisione al 97’: l’infortunio muscolare dell’arbitro Valeri, infatti, aveva portato a un maxi-recupero di 10’, sfruttato al meglio dai nerazzurri. Uno sciocco fallo di Meité ha offerto a Eriksen, entrato poco prima al posto di Brozovic, una punizione dal limite: regalo che il danese, specialista del ruolo, ha infilato alle spalle dell’immobile (e incolpevole) Tatarusanu.

L’Inter dunque vola in semifinale, dove incontrerà la vincente di Juventus-Spal: non ce ne vogliano i ferraresi ma l’eventualità di un doppio derby d’Italia, evidentemente, è molto forte. “Raggiungiamo questo traguardo per il secondo anno consecutivo e il merito è dei giocatori che hanno interpretato bene la partita contro un’ottima squadra – il commento di Conte – Il Milan non è primo per caso e il fatto di averlo eliminato mi rende contento. Anche in undici contro undici abbiamo avuto occasioni importanti e credo che non meritassimo di essere in svantaggio, il loro portiere è stato il migliore in campo, poi dopo l’espulsione di Ibrahimovic abbiamo ribaltato il risultato. Eriksen? Sono contento che abbia segnato questo gol, mi auguro sciolga un po’ la sua timidezza, è un ragazzo fin troppo per bene e pulito. La lite tra Lukaku e Ibra? Non ho parlato con lui e non ho capito cos’è successo. So che durante la partita può accadere che ci siano situazioni sopra le righe, l’importante è che tutto rimanga nella giusta dimensione. Da una parte mi ha fatto piacere vederlo reagire e litigare con un vincente come Zlatan, se ogni tanto si arrabbia mi fa solo piacere”.

“Dispiace essere usciti perché tenevamo alla Coppa Italia – ha replicato Pioli – La sfida ci ha detto che possiamo tenere testa a una squadra molto forte come l’Inter, poi in dieci non è stato facile. Non so cosa si siano detti Ibra e Lukaku, sono adulti e vaccinati. Piuttosto siamo stati ingenui a causare il rigore del pareggio, ma ho avuto risposte positive dal gruppo: esco molto positivo da questa sconfitta e fiducioso per il futuro”.

La prima semifinalista dunque è l’Inter, che sfiderà la vincente di Juventus-Spal, un’altra uscirà dal match tra Atalanta e Lazio (ore 17.45), mentre l’ultima verrà fuori domani dopo Napoli-Spezia.

Nel frattempo sono giorni caldi anche sul fronte mercato, con uno dei pezzi più pregiati che ha trovato casa: si tratta del Papu Gomez, passato al Siviglia per 7,5 milioni (3 a stagione per lui fino al 2024). L’altro è certamente Dzeko, ormai separato in casa con la Roma: anche ieri Fonseca lo ha fatto allenare a parte, ufficializzando Pellegrini come nuovo capitano. Situazione in divenire dunque, con Juventus (ma Scamacca piace di più per via dell’età) e Inter spettatrici interessatissime, pronte a piazzare quello che, a tutti gli effetti, potrebbe rivelarsi il colpo scudetto.

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