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Contratto bancari: intesa tra Abi e sindacati sugli arretrati. Il rinnovo è più vicino

Il rinnovo del contratto bancari sembra essere vicino alla chiusura. Dopo il rischio rottura, le parti hanno raggiunto un’intesa sulla parte economica. Si procede, quindi, con la revisione dei testi in preparazione per l’incontro in plenaria del 22 novembre. La chiusura è prevista entro venerdì

Contratto bancari: intesa tra Abi e sindacati sugli arretrati. Il rinnovo è più vicino

Nuovi passi in avanti per l’intesa finale tra Abi e sindacati per il rinnovo del contratto bancari. Dopo il rischio rottura nella giornata di lunedì, durante una riunione ristretta alla quale avevano partecipato la presidente del Comitato affari sindacali dell’Abi, Ilaria Maria Dalla Riva, e i segretari generali di diverse organizzazioni sindacali, tra cui Fabi, First Cisl, Fisac Cgil, Uilca, e Unisin, ora la distanza tra le parti sembra essere stata superata. Si procede, quindi, con la revisione dei testi in preparazione per l’incontro in plenaria del 22 novembre.

le divergenze emerse precedentemente sembrano superate. Luce verde, quindi, per la firma sul nuovo contratto, che coinvolge 280.000 dipendenti delle banche italiane, avvenga entro il 24 novembre, prossimo venerdì.

Via libera agli arretrati

Secondo fonti bancari, l’Associazione Bancaria Italiana (Abi) ha raggiunto una posizione che soddisfa le richieste dei sindacati riguardo alla parte economica del contratto bancario, in particolare sugli arretrati.

Il contratto bancario è scaduto alla fine del 2022, e i sindacati chiedevano un calcolo dettagliato degli arretrati da gennaio a oggi anziché una cifra forfettaria.

La vertenza, quindi, sembra essere stata risolta questa mattina durante una riunione urgente del Comitato affari sindacali e del lavoro dell’Associazione bancaria, presieduto da Ilaria Dalla Riva che ha incontrato in forma ristretta i segretari generali di diverse organizzazioni sindacali, tra cui Fabi, First Cisl, Fisac Cgil, Uilca, e Unisin, per comunicare la posizione del fronte bancario.

I nodi da scioglere

I punti critici della trattativa sulla parte economica includono la questione degli arretrati, le tranche dell’aumento medio mensile di 435 euro e la data di entrata in vigore per il ripristino della base di calcolo completa del trattamento di fine rapporto (TFR).

Palla in mano ai sindacati ora che stanno esaminando i testi normativi per una valutazione complessiva, prima di decidere se firmare o no la proposta di rinnovo del contratto.

Accordo entro il 25 novembre

La scadenza per arrivare ad un accordo è fissata entro il 25 novembre. Per ragioni tecniche, infatti, il contratto deve essere concluso entro questa data per onorare il primo aumento e i relativi arretrati entro dicembre.

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