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Consob, Vegas: “Il nemico non è lo spread, ma il lavoro che manca”

Per il presidente della Consob il problema dell’economia italiana non sono i mercati o lo spread, ma “le imprese che chiudono e il lavoro che manca” – “Dopo l’austerità, c’è bisogno di pensare alla crescita economica del Paese” – Sulla politica: “Segnali positivi di cambiamento”.

Consob, Vegas: “Il nemico non è lo spread, ma il lavoro che manca”

Il nemico non è lo spread, ma “le imprese che chiudono e il lavoro che manca“. A dirlo è Giuseppe Vegas, presidente della Consob, nella sua relazione ai mercati finanziari, in presenza del presidente del Consiglio Enrico Letta e del presidente di Bankitalia Ignazio Visco. Per Vegas la strada da seguire, dopo l’austerità, è quella della crescita economica: “Un’austerità senza speranza può diventare il detonatore di una crisi generalizzata”.

Secondo il presidente della Consob “il risanamento dei conti pubblici nei Paesi più indebitati dell’Eurozona” deve passare necessariamente per la crescita del Pil che “costituisce la condizione indispensabile per migliorare i parametri di finanza pubblica sui quali vengono costruite le manovre”.

Positivo, inoltre, il giudizio di Vegas sugli ultimi sviluppi della politica italiana, che rappresenterebbero “un segnale positivo di cambiamento“.

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