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Consip, Renzi: “Distrazione di massa”

“E’ una gigantesca operazione di distrazione di massa”: così l’ex premier Matteo Renzi ha definito l’inchiesta Consip dopo che si è scoperto che le intercettazioni che chiamavano in causa il padre sono false e sono state manomesse da un infedele ufficiale dei Carabinieri – “Ora non starò più zitto: avanti con i risarcimenti”

“Il tempo del buonismo è finito, ho chiamato un avvocato, sono pronto a chiedere un risarcimento danni a tutti quelli che li hanno combinati. Per me la parte di quello che sta buono e zitto è finita, sono quello che va in tribunale e dice quello che c’è da dire”. Queste le parole usate mercoledì sera in merito al caso Consip dall’ex premier, Matteo Renzi, nel corso della trasmissione Otto e Mezzo.

“E’ una gigantesca operazione di distrazione di massa”, così Renzi ha definito l’inchiesta dopo che si è scoperto che le intercettazioni che chiamavano in causa il padre sono false, in quanto manomesse da un infedele ufficiale dei Carabinieri.

“A me possono dire di tutto, ma mi combattano con le armi della politica. Non facciano come i 5 stelle, che dicono cose false. E’ squallido quello che hanno fatto i 5 stelle sulla rete, si è fatto credere che la sentenza fosse stata già scritta”, ha aggiunto Renzi.

“Oggi anche sulla mia pagina Facebook ho detto che sto dalla parte dei Carabinieri: se qualcuno ha fatto dei falsi pagherà, però non mi trascinerà nelle polemiche, io ho servito le istituzioni e credo nelle istituzioni, nei magistrati, nei Carabinieri”, ha continuato l’ex presidente del Consiglio riferendosi all’inchiesta.

“Per me la priorità è dire che ho fiducia nella magistratura, nell’Arma dei Carabinieri. Se c’è stata una falsificazione di prova è una cosa grave, ma non sarò mai uno di quelli che vive di complotti. La verità verrà fuori, aspettiamo”, ha concluso.

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