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Consiglio Pdl, governativi sull’Aventino: “Se si continua così disertiamo”

Cicchitto: “Nelle ultime ore c’è stata la radicalizzazione dello scontro da parte di fuochisti, lealisti e falchi, per cui sembra che vengano meno le condizioni per un dibattito sereno” – Santanchè: “Se c’è qualcuno che preferisce la poltrona da ministro, si sveglierà e sarà un incubo” – Alfano: “Confidiamo sempre che il nostro movimento resti unito”.

Consiglio Pdl, governativi sull’Aventino: “Se si continua così disertiamo”

La resa dei conti nel Pdl potrebbe arrivare prima del previsto. I cosiddetti governativi, capitanati dal segretario congelato Angelino Alfano, minacciano di disertare il Consiglio nazionale del partito, n agenda per sabato prossimo. A lanciare il guanto di sfida è Fabrizio Cicchitto: “Nelle ultime ore c’è stata la radicalizzazione dello scontro da parte di fuochisti, lealisti e falchi, per cui sembra che vengano meno le condizioni per un dibattito sereno – ha detto al quotidiano Il Mattino il deputato del Pdl –. Aggiungo anche che non è chiaro l’ordine del giorno e neanche il contesto nel quale una riunione cosi delicata dovrebbe svolgersi. Ecco dunque che i dubbi sulla nostra partecipazione sono meritevoli di approfondimento”. 

L’ex capogruppo, inoltre, ha marcato la divisione nel Pdl sottolineando che “una parte del partito si riconosce nelle posizioni del segretario Angelino Alfano. In ogni caso è assolutamente sbagliato fare questa accelerazione ai danni del governo”, perché “se si va ad elezioni immediate il centrosinistra è già pronto con Matteo Renzi e noi invece non abbiamo un candidato, visto che Alfano non è condiviso da una parte del partito. Ma se poi non si va al voto le cose non sono meno gravi: da un governo amico si passerebbe ad un governo ostile, nel quale il Pdl non ci sarebbe. E allora mi chiedo: che senso ha questa accelerazione?. Penso che non ci sia nessun motivo per cui si debba bollare alcuni esponenti del partito come traditori: la storia di Gianfranco Fini non c’entra proprio niente con quanto sta accadendo”.

Insomma, lo scontro si fa ancora  più aspro. Ieri sera, come sempre, Daniela Santanchè non aveva usato mezzi termini: “Sabato spero che finisca: dobbiamo essere tutti d’accordo che si torna a Forza Italia e che tutte le deleghe sono in mano a Berlusconi, che è quello che prende voti per tutti e quindi deve poter decidere. Poi se c’è qualcuno che preferisce la poltrona da ministro, pensando di essere diventato capace e di essere il più bravo, si sveglierà e sarà un incubo”.

Eppure, il più ottimista sembra proprio il ministro Alfano: “Confidiamo e speriamo sempre che il nostro movimento politico resti unito – ha detto – e siamo consapevoli che il presidente Berlusconi è vittima di una grave ingiustizia giudiziaria. Il presidente Berlusconi si è comportato sempre come un uomo di Stato: sono convinto che questa sia la linea che più ha premiato e più continuerà a premiare”.

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