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Confindustria, dove vai? Che cosa c’è dietro il licenziamento della Dg Mariotti? Fallimentare la gestione Bonomi

L’allontanamento del Direttore generale alza il velo sulle radicate difficoltà della Confindustria a rappresentare in chiave moderna e dinamica gli interessi degli industriali e lo stallo della macchina confederale

Confindustria, dove vai? Che cosa c’è dietro il licenziamento della Dg Mariotti? Fallimentare la gestione Bonomi

Talvolta capita che da un licenziamento maturino svolte impensate, difficili, forse anche azzardate, ma alla fine fruttuose. Così fu con i licenziamenti di Mirafiori a cavallo tra gli anni Settanta e Ottanta dove la fermezza di Cesare Romiti, allora AD della Fiat, segnò il cambiamento delle relazioni industriali in Italia.

Al contrario si presenta il licenziamento del Direttore generale di Confindustria, Francesca Mariotti. Una decisione assunta direttamente dal Presidente della Confindustria Carlo Bonomi agli sgoccioli del suo mandato, quasi volesse allontanare da sé la decadenza di autorevolezza, di “peso”, che attanaglia Viale dell’Astronomia. Il gesto (lasciato a metà visto il doppio incarico della dottoressa Mariotti) non ha riscattato minimamente la Presidenza di Bonomi, fiaccata dagli insuccessi, colpita nel prestigio, né tantomeno quella di una associazione ridotta ad una enclave, tranne poche meritevoli eccezioni, di past-presidenze dei Rotary di provincia.

Confindustria: il licenziamento di Mariotti, quali difficoltà rivela

A Roma si rispecchiano gran parte delle radicate difficoltà della rete confindustriale del Paese: sempre meno aderenti, accorpamenti interprovinciali di servizi e di rappresentanze dovute alle casse non più piene come un tempo, con molti aspiranti ai vertici di difficile identificazione per fatturato, storia, prodotto, innovazione industriale o di vitale personalità come Schumpeter identificava nell’imprenditore.

Non basterà certo il nome di un diplomatico di carriera a rinvigorire da qui a maggio la direzione confederale. Anzi. La scelta sottolinea ancor di più lo stallo della macchina confederale che l’attenta cura sempre riservata una volta dall’allora Direttore generale Franco Mattei voleva efficiente, informata, in grado di produrre dirigenti di valore e di grande capacità professionale.

Taranto e Piombino primi banchi di prova per il nuovo Direttore generale

Cercare negli ovattati corridoi della Farnesina la guida operativa di Confindustria è un poco come alzare le mani. Soprattutto nei tempi che ci stanno di fronte. Li aspettiamo tra qualche mese sul nodo decisivo di Taranto e di Piombino. Il segnale che emerge è quello di una navigazione a vista.

Vedremo le scelte strategiche a fronte di una rete di rappresentanza territoriale indebolita da anni o di quella delle categorie che si racchiudono sempre di più nei loro “particolari interessi” visto il successo economico e di immagine della Coldiretti guidata da Ettore Prandini. Vedremo le decisioni sull’indebolito Sole 24 ore o sul destino di una LUISS che negli ultimi tempi ha solo moltiplicato cattedre, corsi ed ermellini ma non autorevolezza.

1 thoughts on “Confindustria, dove vai? Che cosa c’è dietro il licenziamento della Dg Mariotti? Fallimentare la gestione Bonomi

  1. sarei lieto di leggere quanto prima un commento che consenta a lettori di media competnza di comprendere, le novità della riforma costituzionale proposta,in modo da potersi elaborare un proprio ragionato giudizio. grazie

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