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Comunità energetiche: arriva l’atteso decreto ma non è finita. Manca ancora un regolamento

Le Cer daranno un contributo all’uso delle rinnovabili. Il decreto del Mase ha bisogno ancora di un provvedimento per accedere ai contributi.

Comunità energetiche: arriva l’atteso decreto ma non è finita. Manca ancora un regolamento


Le comunità energetiche da oggi sono regolamentate, ma non ancora in via definitiva. Sul sito del ministero dell’Ambiente è stato pubblicato il decreto che agevola lo sviluppo di strutture territoriali per le fonti rinnovabili e l’autoconsumo. Il decreto nei mesi scorsi aveva ottenuto il via libera anche della Commissione europea che lo aveva inquadrato nel piano generale della transizione verde.

Manca ancora un provvedimento, però, che deve essere approvato da Arera e Gestore dei servizi energetici. Dovrebbe arrivare entro la fine di febbraio e c’è solo da augurarsi che non subisca la stessa sorte del decreto pubblicato dopo inspiegabili lentezze.

Il nuovo provvedimento conterrà le regole operative con le modalità e le tempistiche di riconoscimento degli incentivi. Il Gse metterà a disposizione delle comunità i portali attraverso i quali sarà possibile presentare le richieste.

Il ruolo del Gse

Sempre il Gse presenterà anche un simulatore per la valutazione energetica ed economica delle iniziative. Il simulatore sviluppa il progetto sfruttando la mappa interattiva delle cabine di energia cui collegare gli impianti.

“Comunità energetiche rinnovabili e autoconsumo diffuso – ha spiegato il ministro Gilberto Pichetto – sono due ingranaggi centrali della transizione energetica del Paese”. Bisogna correre. Perché?

Il decreto individua due strade per incentivare la costituzione delle Cer: un contributo a fondo perduto fino al 40% dei costi ammissibili, finanziato con le risorse del Pnrr. Quindi da completare entro il 2026. Questo il senso del dover correre.

Il contributo va alle comunità i cui impianti sono realizzati nei Comuni sotto i cinquemila abitanti ma con il limite di due gigawatt di potenza. L’altra strada riguarda una tariffa incentivante sull’energia rinnovabile prodotta e condivisa per tutto il territorio nazionale.

I sindaci e gli italiani sono pronti? È passato molto tempo da quando si è cominciato a immaginare la nascita delle Comunità energetiche. Potrebbero essere disorientati.

Il governo un po’ si è reso conto di tanta incertezza accumulata, per cui il Gse “lancerà una campagna informativa per rendere consapevoli i consumatori dei benefici legati al nuovo meccanismo”. Conclusione del governo: avanti piano.

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