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Cnel: la ricetta per un nuovo fisco

Il presidente Marzano ha elencato davanti alla commissione Senato alcuni suggerimenti per concretizzare una riforma fiscale con urgenza e il più presto possibile: una patrimoniale ordinaria, il rafforzamento dell’Agenzia delle entrate, una rimodulazione dei regimi fiscali di favori esistenti e l’eliminazione delle partite Iva dormienti.

Cnel: la ricetta per un nuovo fisco

Aumentare il reddito delle famiglie, ridare competitività alle imprese, incentivare la partecipazione di donne e giovani al mercato del lavoro: questi i suggerimenti del Cnel per una riforma fiscale. Li ha illustrati il presidente, Antonio Marzano, ai componenti della commissione Finanze del Senato. Tra gli strumenti vengono indicati una patrimoniale ordinaria, la lotta all’evasione attraverso l’affidamento all’Agenzia delle entrate di tutti i saldi finanziari dei contribuenti, la rimodulazione delle agevolazioni fiscali.

Per il Cnel è “indispensabile avviare con urgenza” una riforma fiscale che affronti il “livello eccessivo e sperequato del prelievo, la sua iniquità derivante da un tasso di evasione tra i più alti dei Paesi Ocse, la contradditorietà e la farraginosità della normativa che scoraggia gli investimenti e riduce l’attrattività dell’Italia per le scelte di localizzazione delle imprese multinazionali”.

Questi i suggerimenti.

Patrimoniale ordinaria – Per il Cnel dovrebbe incidere 1) sugli immobili, con esclusione delle prime case non di pregio e con l’adeguamento degli estimi sostituendoli con i valori di mercato 2) sui grandi patrimoni mobiliari, a partire da una determinata soglia. Il gettito di questi prelievi dovrebbe andare alla riduzione del carico fiscale sui redditi e del costo del lavoro. 

Lotta all’evasione fiscale – Intanto rafforzare la tracciabilità delle transazioni, con divieto di pagamento in contanti oltre i 500 euro e divieto di girata degli assegni. Poi la trasmissione all’Agenzia delle entrate dei saldi finanziari di tutti i contribuenti. E il Cnel ipotizza una nuova procedura ai fini delle dichiarazioni dei redditi: il contribuente presenta la propria intenzione di dichiarazione, se l’Agenzia non la ritiene congrua segnala le informazioni in proprio possesso, e a quel punto il contribuente, in sede di dichiarazione definitiva, decide se tener conto o meno delle segnalazioni dell’Agenzia.

Viene inoltre proposta, oltre all’eliminazione delle partite Iva dormienti, l’adozione per i piccoli commercianti al dettaglio del sistema spagnolo, facendo applicare al grossista o al produttore anche l’Iva sui beni venduti dal dettagliante.

Ancora: riduzione del numero delle Srl per evitare la costituzione di srl ai fini di attività puro godimento (immobili, barche, auto di lusso). 

Rimodulazione dei regimi fiscali di favore esistenti – Per il Cnel si deve operare in modo selettivo, evitando il taglio indiscriminato dei regimi esistenti. Anzi, la revisione deve tener conto che parte rilevanti delle attuali agevolazioni (ad esempio quelle sul lavoro, sulla famiglia, sull’Irap) non solo non devono essere ridotte, ma al contrario devono essere potenziate.

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