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Club Med, sindacati bocciano Opa cinese

Secondo i sindacati del gruppo francese il consorzio Gaillon II, controllato dalla cinese Fosun, farebbe perdere “l’ancoraggio europeo” e “l’identità francese” del gruppo – Contestato il presidente e ad Henri Giscard d’Estaing che ne è sostenitore.

I sindacati del Club Mediterranee bocciano l’Opa presentata dal consorzio Gaillon II, controllato dalla cinese Fosun perché farebbe perdere “l’ancoraggio europeo” e “l’identità francese” del gruppo e contestano il presidente e ad Henri Giscard d’Estaing che ne è sostenitore.

In una lettera al numero uno del Club il sindacato Unsa sottolinea che con l’offerta di Gaillon II il Club Med si trasformerebbe “da un’azienda a predominanza francese a una in predominanza cinese”.

Gaillon II, che avrebbe l’80% del Club, farebbe capo per l’86% a Fosun, il 7% a U-Tour, il 5% a Ardian, il 2% ai manager e il restante 20% alla portoghese Fidelidade, controllata da Fosun, ricostruiscono i sindacati definendo “obsolete” le dichiarazioni di Giscard d’Estaing secondo cui il Club non diventerà cinese.

L’Unsa ritiene che “con un azionariato francese ai minimi l’ancoraggio europeo non può essere garantito”. Inoltre “il piano strategico di Gaillon II è sempre lo stesso nonostante le critiche degli ultimi mesi”.

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