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Clessidra Factoring bilancio 2021: superati i target del Piano industriale

Clessidra Factoring chiude il 2021 con un utile netto di 937mila euro. Turnover di 247,8 milioni e monte crediti di 85,8. Entro giugno aumento capitale da 3 milioni

Clessidra Factoring bilancio 2021: superati i target del Piano industriale

Clessidra Factoring chiude il bilancio 2021 con dati oltre gli obiettivi del Piano industriale grazie all’aumento degli impieghi, dei volumi gestiti e del portafoglio clienti. Nel suo primo anno di attività l’operatore finanziario del gruppo Clessidra (Gruppo Italmobiliare) – nato dall’acquisizione di Coefi – registra una forte crescita nei segmenti crossover e distressed con un turnover di 247,8 milioni di euro (+403% sull’esercizio precedente e +48% rispetto al piano industriale) e un monte crediti di 85,8 milioni (+ 439% rispetto al 2020 e + 48% rispetto al piano industriale), con un impiego lordo di 75,1 milioni di euro, superiore del 552% rispetto al 2020 e del 64% rispetto al piano industriale. Il numero di clienti operativi, inoltre, è più che raddoppiato in un anno, attestandosi a quota 119.

Clessidra Factoring: buona la qualità del portafoglio crediti

Molto bene anche la qualità del portafoglio crediti, che non registra posizioni classificate come inadempienze probabili o sofferenze con un total capital ratio pari al 17,8%, mentre il Roe del 2021 è stato del 9,2%. 

Nel dettaglio, l’attivo della società finanziaria è rappresentato fondamentalmente da crediti verso la clientela, pari a 74,8 milioni di euro (+551% rispetto all’esercizio precedente). Le passività finanziarie nette verso banche e verso società finanziarie, che rappresentano la principale fonte di funding per l’operatore, si sono attestate a 59,3 milioni di euro. Il patrimonio netto, comprensivo del risultato di periodo, è pari a 12,7 milioni di euro (+63% rispetto all’anno precedente).

Positiva anche la dinamica della marginalità: il margine d’interessi è stato pari a 819 mila euro, superiore del 144% rispetto all’anno precedente, mentre le commissioni nette sono state pari a 4.553 mila euro, in crescita del 286% rispetto al 2020; il margine di intermediazione che ne risulta è pari a 5.373 mila euro, maggiore sia rispetto all’anno precedente (+254%) sia rispetto al piano industriale (+56%).

Inoltre, nell’anno le rettifiche di valore nette su crediti sono state pari a 254mila euro, mentre i costi operativi sono stati pari a 3.914 mila euro. A fronte di tali dinamiche economiche, l’utile prima delle imposte ha raggiunto i 1.204 mila euro mentre l’utile netto si è attestato a 937 mila euro.

“Nonostante gli investimenti che abbiamo effettuato, siamo riusciti a chiudere in utile – ha commentato Gabriele Piccini, amministratore delegato di Clessidra Factoring -. Durante l’anno abbiamo dedicato le nostre energie non sono allo sviluppo del business ma anche all’evoluzione della struttura: abbiamo infatti raddoppiato il numero di dipendenti, acquisendo nuove competenze distintive e specifiche in particolare in ambito credito e factoring; abbiamo investito nell’infrastruttura IT per incrementare l’automazione, l’efficienza dei processi ed il controllo dei rischi operativi e lo scorso settembre abbiamo inaugurato la nuova sede di Padova”.

Clessidra Factoring bilancio 2021: aumento di capitale

Grazie al supporto di Italmobiliare, che controlla al 100% il Gruppo Clessidra, a gennaio l’Assemblea dei Soci di Clessidra Factoring ha deliberato un aumento di capitale di 3 milioni di euro, previsto dal Piano Industriale 2021-2025, che sarà effettuato entro giugno. L’obiettivo dell’intermediario finanziario è “di incrementare fin quasi al raddoppio il volume di crediti gestiti ed i margini nel 2022”, si legge in un comunicato.

“A fronte di uno scenario macroeconomico internazionale e domestico caratterizzato da una grande incertezza, come Clessidra Factoring abbiamo mantenuto alta la selezione della clientela e la qualità creditizia della Società”, ha concluso Federico Ghizzoni, Presidente di Clessidra Factoring.

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