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Cina, Fmi taglia al +8,2% le stime sulla crescita del Pil

Nell’Outlook economico sulla Cina diffuso oggi, il Fondo Monetario Internazionale ha rivisto al ribasso le previsioni sulla crescita del Pil di Pechino dal +9% al +8,25%, a causa della contrazione delle esportazioni dovuta alla situazione europea – Lo sviluppo per il 2013 è invece previsto a +8,75%

Cina, Fmi taglia al +8,2% le stime sulla crescita del Pil

Il Fondo Monetario Internazionale ha diffuso oggi il suo Outlook economico sulla Cina, nel quale viene previsto per l’anno in corso un rallentamento della crescita del Pil cinese, attesa a 8,25%, in calo rispetto all’anno precedente (+9,25%) e rispetto alle previsioni di settembre dello stesso Fmi (9%).

Questo rallentamento, secondo l’Fmi, sarebbe da porre in stretta relazione con la situazione recessiva europea, che ha comportato una contrazione nelle esportazioni cinesi. Se la situazione nel Vecchio Continente dovesse aggravarsi ulteriormente, il contraccolpo economico per la prima potenza asiatica, il cui export pagherebbe a caro prezzo l’eventuale crollo della domanda esterna, potrebbe nella peggiore delle ipotesi far crollare la crescita cinese ad un assai più modesto +4,25%, ben 4 punti in meno dell’attuale scenario base.

Ciononostante l’Fmi ha sottolineato come l’economia cinese abbia comunque le risorse (fiscali e non solo) necessarie a fronteggiare con successo la crisi globale, che dovrebbe in ogni caso rientrare nel 2013, anno per cui le stime di sviluppo del Pil del Dragone si attestano al +8,75%.

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