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Ciclismo: Vuelta di Spagna, Nibali punta al bis

L’italiano, già vincitore nel 2010, è il favorito della gara che comincia sabato 24 agosto, ma dovrà vedersela con gli spagnoli Rodriguez e Valverde oltre che con i colombiani Uran e Betancur – Grandi assenti Froome e Contador.

Ciclismo: Vuelta di Spagna, Nibali punta al bis

Finito il Tour vinto alla grande da Chris Froome, il ciclismo da circa un mese si è perso in tante competizioni anche suggestive come l’Artic Race o il Giro dei Fiordi  o curiose come il Tour de Pologne che ha preso a prestito le Dolomiti italiane per insaporire una corsa condannata altrimenti al piattume dalla geografia locale. Tante gare dal valore agonistico vicino allo zero, utili a racimolare qualche vittoria per chi  era da tempo a digiuno come il norvegese Thor Husvod all’Artic Race o il britannico Bradley Wiggins, vincitore della crono in Polonia, o ad allenarsi in vista degli impegni di fine stagione come nel caso di Nibali che come primo obiettivo, prima del Mondiale di Firenze, ha la Vuelta de Espana che ha già vinto nel 2010.

Ed è proprio la Vuelta che comincerà sabato 24 agosto con uno crono-prologo a squadre di 27 km a riportare il ciclismo nell’alveo della storia che conta. Con 11 arrivi in montagna, con il Port de Envalira a 2.380 metri la vetta più alta nella 14 frazione e il terribile Alto de l’Angrilu nella penultima tappa, anche l’edizione di quest’anno difficilmente premierà un corridore che non abbia il Dna dello scalatore. Non ci sarà Froome ma nemmeno Contador che l’ha vinta l’anno scorso al rientro dopo la squalifica: un successo, davanti a Valverde e Joaquin Rodriguez, che lasciava presagire una stagione 2013 di rivincite che infatti non c’è stata.  Il deludente esito del Tour – addirittura fuori del podio  – ha consigliato il campione iberico a una pausa di riflessione sul suo futuro che appare meno brillante del suo passato. Sarà assente anche Nairo Quintana, il grimpeur colombiano secondo al Tour e fresco vincitore della Vuelta Burgos. Nibali, che proprio nella breve corsa a tappe spagnola, è apparso in pieno recupero di forma dopo i bagordi seguiti al suo trionfale Giro d’Italia, è di fatto uno dei grandi favoriti a succedere a Contador nell’albo d’oro della terza grande competizione a tappe del calendario ciclistico. Suoi avversari per la maglia rossa sponsorizzata quest’anno per la prima volta da Carrefour saranno vecchi clienti di sempre come Alejandro Valverde (primo nel 2009) e Purito Rodriguez sempre alla ricerca di un successo in una grande giro, vittoria più volte sfirorata ma mai centrata nemmeno in casa (solo due volte terzo nel 2012 e 2010). Nibali guiderà un’Astana forte anche di Brajkovic e Fuglsang, due compagni che saranno utili allo Squalo che dovrà vedersela oltre che con gli spagnoli anche con Rigoberto Uran,, il colombiano secondo al Giro che che in salita marcia forte. Tra gli italiani, praticamente comparse al recente Tour de France disertato da Nibali, ci saranno anche due nomi di peso per prestigio ed età come Ivan Basso e Michele Scarponi. All’ultimo momento è saltata invece una rentrée attesa, quella di Alessandro Petacchi, 40 anni il 3 gennaio prossimo, che con 20 vittorie è il plurivincitore di tappe alla Vuelta, lontano dal record di 39 successi di Delio Rodriguez, ciclista a cavallo degli anni 30 e 40, ma davanti a campioni blasonati come Laurent Jalabert, Rik Van Looy (entrambi fermi a 18 successi) e Sean Kelly (16). Per le tappe senza asperità – appena sei – e in particolare la cronometro individuale, anche Fabian Cancellara, sparito dopo la grande abbuffata di classiche monumento primaverili, si candida a ritagliarsi uno spazio da protagonista. Bisognerà vedere se lo svizzero, che come Froome e Nibali punta al mondiale fiorentino, avrà la voglia di fare tutti i 41 gran premi della montagna in programma. A proposito di maglia iridata, Philippe Gilbert non vede però l’ora di disfarsene: da quando la indossa, cioè da quasi un anno solare, non è riuscito più a vincere una corsa, anche di secondo piano. E la caduta all’Eneco Tour, che si è chiuso oggi con la vittoria di Zdenek Stybar, oltre ad averlo obbligato al ritiro dalla gara nel Benelux, rischia di condizionare la sua partecipazione alla Vuelta come leader con Thor Husvod della Bmc, uno dei team più delusi di questa stagione vista anche la clamorosa resa di Cadel Evans al Tour.

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