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CICLISMO – Tour de France: oggi sull’Alpe de Huez gli ultimi assalti a Froome. Nibali cerca il podio

Sulla leggendaria Alpe d’Huez, che nel ’52 portò Fausto Coppi nel mito, oggi si giocano le sorti del Tour de France – Il colombiano Quintana darà l’ultimo assalto alla maglia gialla Froome, che ieri è apparso meno invulnerabile – E il redivivo Vincenzo Nibali, dopo la vittoriosa cavalcata di ieri, cercherà di conquistare il podio a spese di Valverde

CICLISMO – Tour de France: oggi sull’Alpe de Huez gli ultimi assalti a Froome. Nibali cerca il podio

Oggi l’Alpe d’Huez, al termine dei suoi 21 leggendari tornanti, incoronerà il vincitore del Tour de France. Quello che alla partenza della tappa di ieri sembrava tutto scontato oggi lo è meno dopo la straordinaria cavalcata di Vincenzo Nibali, vincitore per distacco a La Toussuire, con  44” su Nairo Quintana che a sua volta ha inferto la prima stilettata a Chris Froome guadagnando 30 secondi più altri due di abbuono sulla maglia gialla. Dopo 18 tappe in cui il Tour è parso come anestetizzato dal britannico in giallo e dal Team Sky, ecco che alla vigilia della passerella sui Campi Elisi la Grande Boucle vivrà un inaspettato sabato di grandi emozioni anche se i bookmakers vedono in Froome il padrone intoccabile, quotato 1,08 rispetto a Quintana dato 7,50. 

Quintana è ora a 2’38” da Froome, che ieri per la prima volta è parso più terrestre che marziano, senza compagni di squadra con Geraint Thomas finito subito nelle retrovie della corsa e della classifica. La maglia gialla ha cercato di mascherare il disagio, pedalando regolare come se non gli importasse più di tanto della fuga di Nibali, ma a 5 km dal traguardo, quando Quintana lo ha attaccato staccandolo, il britannico è parso meno invincibile del solito. Un duello al cardiopalmo alle spalle di Nibali che davanti stava conquistando una delle sue più belle vittorie: cuore, classe e grinta, riecco lo stesso Squalo del Tour dell’anno scorso. Sessanta chilometri di assolo iniziato a metà della salita della Croix de Fer per raggiungere e poi staccare Pierre Rolland, resistendo nell’ascesa a La Toussuire anche al forcing finale di Quintana che stava castigando Froome: qualcosa di mai visto in questo Tour, uno spettacolo di grande ciclismo. Non vincerà la Grande Boucle ma l’impresa di ieri proietta Nibali a ridosso del podio approfittando della prima défaillance di Valverde e dell’ennesima resa di Contador, arrivati entrambi a 2’26” dal campione italiano assieme a Gesink, Frank. Mollema e Rolland. Nibali riparte oggi da Modane al quarto posto a 6’44 da Froome ma soprattutto ad appena 1’19” dal terzo che è ancora Valverde. Una situazione inimmaginabile solo una tappa prima anche se Nibali da alcuni giorni appariva in netta crescita. Inimmaginabile anche che Froome, sempre garbato anche di fronte al lancio di una boccetta di urina, se la prendesse nel dopo corsa con Nibali accusandolo di averlo attaccato proprio nel momento in cui era costretto a fermarsi per un incidente al cambio. Il britannico, cui evidente non piace perdere, ha urlato contro Nibali parole irripetibili meritandosi il gesto dell’ombrello sotto braccio da parte di un tifoso francese. Ecco perché oggi, quote dei bookmakers a parte, ci attendono 110,5 km di fuoco, risalendo la Croix de Fer prima dell’assalto all’Alpe d’Huez, la montagna che dal 1952, trionfo di Fausto Coppi, è entrata nella leggenda del grande ciclismo.  

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