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Champions: Messi liquida la Juve, la Lazio resiste in Belgio

il Barcellona domina nettamente la Juve senza CR7 e la batte per 2-0: unica attenuante per i bianconeri i gol annullati per fuorigioco millimetrico a Morata – Ottimo pari della Lazio in Belgio

Champions: Messi liquida la Juve, la Lazio resiste in Belgio

Juve, così non va. Dopo i due indizi con Crotone e Verona, ecco il terzo che fa scattare la prova, ovvero la sconfitta contro il Barcellona, molto più netta di quanto non dica lo 0-2 finale. A Torino, infatti, si è vista una sola squadra in campo, ma purtroppo per Pirlo non era la sua, bensì quella di Koeman, fermata solo da quell’atavico bisogno tutto catalano di entrare in porta con la palla, o quantomeno di provare a farlo. Non fosse stato così, ora staremmo commentando un risultato più pesante, forse addirittura umiliante, ma la sconfitta fa male comunque. Resta l’alibi delle assenze, ci mancherebbe, perché “regalare” agli avversari gente come Ronaldo, De Ligt e Chiellini non può che pesare, però va detto che anche il Barça aveva le sue (Piqué, Umtiti, Ter Stegen), oltre che una crisi societaria difficile da ignorare. Insomma, si affrontavano due squadre in difficoltà, eppure sin dalle prime battute è sembrato che i problemi li avesse solo la Juventus.

Prigioniero di una rosa poco logica (il centrocampo non è stato rinforzato, in compenso abbondano gli esterni offensivi), Pirlo si sta incaponendo su uno strano 3-4-1-2 del tutto privo di equilibrio e senso tattico, letteralmente spaccato in due: da una parte due soli difensori di ruolo come Bonucci e Demiral, dall’altra Chiesa, Cuadrado, Kulusevski, Dybala e Morata. In mezzo i vari Rabiot, Bentancur, lo stesso Danilo a cercare di dare un po’ di ordine a un ibrido tecnico-tattico che andrà rimesso a posto con scelte chiare e precise, perché messa così la Juve fa fatica sia a difendere che ad attaccare. Le difficoltà si erano già palesate con Roma, Crotone e Verona, ma il Barça di Messi le ha fatte emergere in modo quasi brutale, rendendo evidente la necessità di un cambio di passo.

Quando le cose non vanno poi ci si mette sempre anche un po’ di sfortuna, e così ecco l’ennesimo gol annullato a Morata per un fuorigioco di centimetri (in realtà sarebbero tre, ma i primi due erano più evidenti), a certificare la serataccia bianconera. Che, come detto in precedenza, non è stata peggiore solo per i tanti sprechi del Barça, limitatosi a segnare con Dembelé (14’, tiro deviato da Chiesa) e Messi (rigore al 91’, anche se il fallo è iniziato fuori area), a fronte del palo di Griezmann e delle numerose occasioni fallite dai vari attaccanti catalani. A completare il disastro poi l’espulsione di Demiral, che costringerà Pirlo ad andare in Ungheria tra una settimana con una difesa tutta da inventare, a meno che De Ligt e Chiellini non riescano a recuperare in tempo.

Insomma, una serata da cancellare e tanto lavoro da fare per l’allenatore bianconero, chiamato a dimostrare sul campo di meritarsi l’appellativo di Maestro affibbiatogli (forse troppo frettolosamente) dalla stampa. “Sapevamo che sarebbe stata una partita difficile, loro sono più avanti nel percorso, hanno giocatori più abituati a queste partite mentre noi siamo in costruzione, ma ci servirà per crescere – ha ribattuto il diretto interessato – Spero di avere presto a disposizione gli altri giocatori, ora siamo contati e non ho altre soluzioni, pur sapendo che in una squadra come la Juve è sempre il tempo dei risultati”.

In effetti la società bianconera, al di là delle frasi di circostanza, non ama perdere, anzi storicamente ritiene che “vincere non sia importante, ma l’unica cosa che conta”. Pirlo lo sa bene, ecco perché incrocia le dita e spera di riavere al più presto Chiellini, De Ligt e, soprattutto, CR7, ieri protagonista di una battuta infelice sul Covid (“il tampone è una stronzata”, ha scritto su Instagram) che ha scatenato un vero e proprio polverone, con tanto di bacchettata pubblica di Burioni (“do il benvenuto nella nutrita schiera dei virologi al collega Cristiano Ronaldo, sarà utilissimo nella prossima partitella contro gli oculisti”). Il commento, subito rimosso, denota tutta la frustrazione del portoghese nel non poter giocare, tanto più in un momento di grande difficoltà della sua Juve: ci riproverà per lo Spezia, anche se la sensazione è che nemmeno lui possa fare miracoli.

A far da contraltare alla brutta serata bianconera ci ha pensato la Lazio, uscita da Bruges con un buon pareggio, per classifica e morale. La prima, infatti, la vede al primo posto proprio assieme ai belgi (il Borussia Dortmund però, battendo lo Zenit, si è rifatto sotto), il secondo invece non può che migliorare dopo il caos degli ultimi giorni, quando la squadra è stata travolta dai casi Covid di Immobile, Luis Alberto, Lazzari e altri ancora. Con queste premesse, affrontare una trasferta di Champions era da pelle d’oca, invece i biancocelesti l’hanno fatto piuttosto bene, passando addirittura in vantaggio per primi (14’ Correa) e sfiorando il colpaccio. A negarglielo un’ingenuità di Patric sul finire del primo tempo, che ha regalato un rigore al Club Brugge trasformato da Vanaken (42’), oltre a qualche contropiede malamente sprecato anche per via della stanchezza. Reina però ha salvato il risultato in almeno due occasioni, dunque non è il caso di esagerare, bensì di tenersi stretto questo punto, in attesa che l’infermeria (o magari qualche verifica ulteriore sui tamponi) regali qualche buona notizia.

“La partita è stata difficile da preparare, con tante vicissitudini, ma siamo stati bravi a fare una prestazione di carattere e orgoglio, oltre che a non perdere – il commento di Inzaghi – Sono soddisfatto per quanto fatto dai ragazzi in campo, siamo venuti qui con 12 giocatori di movimento, una cosa che non mi era mai capitata prima, ma il momento è questo, speriamo solo che in futuro non ricapitino più situazioni simili”.

L’appuntamento con la Champions è fissato per la settimana prossima, quando il calendario ci regalerà due big match da brividi (Real Madrid-Inter e Atalanta-Liverpool), ma anche due sfide insidiose come Ferencvaros-Juventus e Zenit-Lazio.

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