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CHAMPIONS LEAGUE – Juventus-Barcellona, chi vince la finalissima di Berlino passa alla storia

CHAMPIONS LEAGUE – Notte magica stasera a Berlino per l’attesissima finale tra i campioni d’Italia e i campioni di Spagna: chi vince fa il triplete e passa alla storia – Sulla carta il Barca di Messi e delle 3 meraviglie è favorito ma la Juve proverà a ribaltare i pronostici – Allegri: “Più che a contenerli dovremo pensare a fare gol” – Parata di stelle.

CHAMPIONS LEAGUE – Juventus-Barcellona, chi vince la finalissima di Berlino passa alla storia

L’appuntamento con la storia è arrivato. Questa sera, nella splendida cornice dell’Olympiastadion di Berlino tanto cara a noi italiani (fu lì che vincemmo il Mondiale nel 2006), la Juventus si giocherà la finale di Champions League contro il Barcellona. Una sfida titanica per i bianconeri, contro la squadra più forte del mondo e contro il giocatore migliore in assoluto. Nessuno infatti, in questa prima metà del 2015, ha fatto meglio di Leo Messi, inoltre i blaugrana potranno contare anche su Neymar, Suarez e Iniesta. Una vera e propria armata insomma, la Juve però può e deve dire la sua.

“Abbiamo il dovere di provare a vincere – ha confermato Massimiliano Allegri in conferenza stampa. – Loro sono fortissimi ma non bisogna avere paura: più che a limitarli dovremo pensare a far gol”. Un ruggito forte e chiaro, tanto per ribadire, se ancora ce ne fosse bisogno, che la Signora non è arrivata a Berlino da turista. D’altronde se è vero che i numeri offensivi del Barça fanno paura (172 gol stagionali, di cui 120 segnati dal tridente Messi-Suarez-Neymar, già ribattezzato MSN), è altrettanto vero che, difensivamente parlando, non c’è poi tutta questa differenza. I blaugrana hanno la miglior retroguardia d’Europa, subito dopo c’è la Juve: ecco perché, tutto sommato, la partita è molto più aperta di quanto non si possa pensare.

“Loro sono favoriti, è ovvio che sia così – ha ammesso capitan Buffon. – Noi però non saremo le vittime sacrificali, di questo sono fermamente convinto. Questa finale è stata inaspettata, ora però siamo qui e vogliamo vincerla. Anche per Chiellini”. Già, perché la Juve dovrà fare a meno del suo difensore titolare, colpa di un piccolo infortunio capitato però nel momento peggiore. Al suo posto ci sarà Andrea Barzagli, anch’egli in forse fino a qualche giorno fa ma recuperato al 100%. Toccherà a lui comporre la coppia centrale con Bonucci, in una difesa a 4 che vedrà anche Lichtsteiner ed Evra sulle fasce. Per il resto formazione tipo, con Marchisio, Pirlo e Pogba a centrocampo, Vidal sulla trequarti e la coppia Tevez-Morata in attacco.

Sul fronte Barcellona tanta serenità, figlia di chi è abituato a giocare le finali di Champions ma forse anche di una certa supponenza, tipica di un club quasi troppo bello per essere vero. “Speriamo di affrontare bene la partita e di vincere – ha glissato Luis Enrique. – Effettivamente c’è tanta euforia ma non sono preoccupato, queste sono partite di altissimo livello, dobbiamo giocare come sappiamo”.

Più emozionato Neymar, alla prima finale di Champions della carriera. “E’ la gara più importante della mia vita – ha spiegato il brasiliano. – Sogno una serata del genere da quando ero bambino, spero di segnare il gol decisivo”. Luis Enrique, al pari di Allegri, non ha nessun dubbio di formazione. Recuperato Iniesta, l’11 titolare sarà quello tipo: Ter Stegen in porta (la Champions è sua mentre Bravo è il portiere della Liga), Dani Alves, Piqué, Mascherano e Jordi Alba in difesa, Rakitic, Busquets e Iniesta a centrocampo, Messi, Suarez e Neymar in attacco. Una parata di stelle, da fermare ad ogni costo. Perché gli almanacchi dicono che la Juventus aspetta questa coppa da ben 19 anni: da allora 3 finali perse, ricche di delusioni e sconforto. E’ arrivato il momento di voltare pagina e di riscrivere la storia.

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