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Champions: la Juve in Svizzera per il primato, la Roma vuol risorgere

I bianconeri contro lo Young Boys vogliono chiudere al primo posto il girone per evitare sorteggi sfavorevoli negli ottavi : turnover senza Chiellini, Matuidi e Dybala – La Roma ha già in tasca la qualificazione ma contro il Viktoria Plzen deve dare segnali di vita dopo i rovesci in campionato

Champions: la Juve in Svizzera per il primato, la Roma vuol risorgere

Chi per il primo posto, chi per l’onore. Serata di Champions abbastanza tranquilla per Juventus e Roma, già qualificate agli ottavi e attese da trasferte tutt’altro che impossibili contro Young Boys e Viktoria Plzen. Pensare a due amichevoli però sarebbe un grave errore: i bianconeri devono vincere per mantenere il primo posto, i giallorossi per dare un segnale di vita dopo gli ultimi risultati negativi.

È ovvio che a giocarsi di più sia la squadra di Allegri e non solo perché quella di Di Francesco è già certa di non poter vincere il girone. Le aspettative attorno alla Juventus sono maggiori e il primo posto, teoricamente, garantirebbe un sorteggio molto più abbordabile nella fase a eliminazione diretta. Inoltre una figuraccia in casa del piccolo Young Boys (ultimo e già escluso anche dall’Europa League) mal si concilierebbe con le ambizioni di CR7 e compagni, decisi a conquistare quella coppa che manca in bacheca da ben 22 anni.

“E’ più importante della sfida con l’Inter, vale il primo posto – ha ribadito Allegri – Questo può fare la differenza nel proseguo della competizione ma lo Young Boys farà la partita della vita, ecco perché dovremo dare il massimo per vincere. Arrivare primi significa evitarsi Barcellona, City o Real Madrid e preparare un ottavo più morbido…”.

Obiettivo da raggiungere insomma, per quanto la testa potrebbe essere già sul derby di sabato sera, quando la Signora farà visita all’agguerrito Toro di Mazzarri. Non a caso Allegri, nonostante le dichiarazioni di facciata, ha deciso di far respirare alcuni “titolarissimi” come Chiellini, Matuidi e Dybala e di lasciare a casa Benatia e Khedira.

Del resto l’ampia rosa a disposizione gli consente di ruotare gli uomini senza perdere qualità, ragion per cui, al di là del turnover, vedremo un 4-4-2 più che competitivo con Szczesny in porta, De Sciglio, Bonucci, Rugani e Cancelo in difesa, Cuadrado, Bentancur, Pjanic e Douglas Costa a centrocampo, Mandzukic e Cristiano Ronaldo in attacco.

Gli svizzeri non hanno più niente da chiedere alla competizione, se non un’impresa che resterebbe nella storia del club: Seoane proverà a farla affidandosi a un 4-1-4-1 con Von Ballmoos tra i pali, Mbabu, Von Bergen, Camara e Benito nel reparto arretrato, Lauper a supportare una mediana composta da Sulejmani, Sow, Aebischer e Assale, Nsame là davanti come unica punta.

A inaugurare il turno di Champions sarà però la Roma, attesa da una partita apparentemente inutile contro il Viktoria Plzen (ore 18.55). In altri tempi sarebbe stata una serata tranquilla e del tutto priva di tensioni, ora però, alla luce della polveriera che si respira attorno a Trigoria, è meglio concentrarsi e portare a casa una vittoria. Inutile dire che questa non basterebbe a spazzar via le nubi ma intanto sarebbe già qualcosa: preparare il match col Genoa, viceversa, diventerebbe ancor più complicato.

“Conosco bene la piazza romana, si arriva alle stelle per poi essere il peggiore del mondo in un momento – l’analisi di Di Francesco – Abbiamo deciso di andare in ritiro per capire i perché di questi risultati, la voglia è quella di combattere e trovare le soluzioni. Credo nel mio lavoro ma è chiaro che dobbiamo cambiare rotta”.

Evidentemente sì, altrimenti Pallotta potrebbe passare dalle parole (peraltro smentite dal club) ai fatti esonerando proprio l’attuale tecnico.

Scenario che non passa da questa sera, anche se una vittoria lascerebbe tutti più tranquilli: la Roma proverà a ottenerla con un 4-2-3-1 che vedrà Mirante in porta, Florenzi, Juan Jesus, Marcano e Santon in difesa, Cristante e Nzonzi a centrocampo, Under, Pastore e Kluivert sulla trequarti, Schick in attacco.

Necessità di vincere invece per Vrba, impegnato nel testa a testa col Cska Mosca per il terzo posto che vale l’Europa League: il tecnico ceco sceglierà un 4-2-3-1 con Hruska tra i pali, Reznik, Pernica, Hubnik e Kovarik nel reparto arretrato, Hrosovsky e Prochazka in mediana, Petrzela, Cermak e Kopic alle spalle dell’unica punta Chory.

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