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Cernobbio, Ferraris (Terna): “Sprint sulle rinnovabili”

Da Villa d’Este, dove si tiene il Forum Ambrosetti, l’Ad della società che gestisce la rete elettrica nazionale commenta le ultime performance delle rinnovabili, con la speranza che il nuovo esecutivo investa sulle grandi infrastrutture necessarie alla transizione energetica – La giornata aperta da Mattarella: “Rivedere il Fiscal Compact”.

Cernobbio, Ferraris (Terna): “Sprint sulle rinnovabili”

Proprio mentre si insedia il nuovo Governo che farà della transizione energetica una delle priorità assolute, l’Italia consolida la sua posizione nella produzione di energia da fonti rinnovabili. “Nel mese di agosto – ha commentato da Cernobbio, in occasione del Forum Ambrosetti, l’amministratore delegato di Terna Luigi Ferraris – per ben 70 ore l’energia immessa in rete da rinnovabili ha superato quella da termoelettrico, quindi ha superato il 50%”. Il dato non è un record assoluto, ma conferma un trend che vede ormai mediamente intorno al 35-40% la produzione di fonti rinnovabili, come testimoniano i dati raccolti dalla società che gestisce la rete nazionale.

Il programma del nuovo governo, nelle parole del capo politico del Movimento 5 Stelle Luigi Di Maio, parla addirittura di Italia al 100% rinnovabile. E’ tecnicamente possibile? “Direi di sì, anche se dipenderà da tante cose – commenta Ferraris – e da un percorso che va fatto gradualmente. Intanto bisogna arrivare al 60% nel 2030, e questo credo che accadrà senza problemi. Per un sistema al 100% green dipenderà molto dalla ricerca, dalle nuove tecnologie e dallo stoccaggio di energia, oltre che dalle energie alternative come il power-to-gas, cioè l’idrogeno e il metano ricavati da fonti pulite e che possono avere un ruolo sia nel riscaldamento domestico che nella mobilità”.

E’ proprio questa capacità di produrre da fonti diverse, anche piccole e sparse sul territorio (come i pannelli solari sui tetti delle abitazioni, la cui energia viene poi immessa in rete come quella delle grandi centrali), a rendere necessario anche un ripensamento della rete: “Prima c’erano solo i grandi centri di produzione e le reti erano cosiddette ‘autostrade dell’energia’, ora ci sono tanti micro produttori (ad oggi 800.000 ma presto supereremo il milione), la rete sta cambiando assetto e diventerà sempre più capillare. C’è poi anche il tema del collegamento Nord Sud: come è noto i consumi sono maggiori al Nord e fino a poco fa anche la produzione. Ma in un mondo di rinnovabili come quello a cui andiamo incontro, non sarà più così e sarà il Sud a produrre più energia: bisognerà trasportarla al Nord e per questo c’è già il progetto di un grande cavo sottomarino sotto l’Adriatico”.

Nel pieno rispetto dell’ambiente e del territorio, la transizione passa anche attraverso la costruzione di infrastrutture sostenibili, purché si facciano. Il Governo appena entrato in carica dovrebbe su questo fronte mostrare maggiore apertura alle grandi opere, in controtendenza con l’ostilità più volte dichiarata negli ultimi mesi dal precedente esecutivo. “In realtà non sono state le infrastrutture energetiche ad essere state messe in discussione – ha osservato Ferraris – ma è bene che il nuovo esecutivo rilanci gli investimenti nelle infrastrutture. Vanno assolutamente fatte, pur nel pieno rispetto dell’ambiente e delle comunità locali”.

Una delle mission di Terna, che nel nuovo piano strategico di investimenti per la rete ne ha previsti ben 6,2 miliardi (è il piano più alto di sempre), è proprio l’ascolto del territorio. A tutti i costi e con tutte le modalità possibile, a costo persino di rivedere alcuni progetti: “La chiamiamo progettazione partecipata. Solo nel 2018 abbiamo partecipato a più di 300 incontri con le realtà territoriali, in tutta Italia”, ha chiuso Ferraris dalle sponde del lago di Como dove in questo weekend – come ogni inizio settembre – si riunisce la classe dirigente italiana e da dove – attraverso un intervento video – il presidente della Repubblica Sergio Mattarella ha lanciato un chiaro messaggio: “E’ ora di rivedere il Fiscal Compact”.

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