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CDP: nel 2022 utile in crescita a 2,5 miliardi. Attivati investimenti per 85 miliardi (+126%)

Il CdA di Cassa Depositi e Prestiti ha approvato il progetto di bilancio d’esercizio e il bilancio consolidato al 31 dicembre 2022. Numeri oltre le attesa per il Gruppo guidato da Scannapieco. I dati del bilancio

CDP: nel 2022 utile in crescita a 2,5 miliardi. Attivati investimenti per 85 miliardi (+126%)

Il Consiglio di amministrazione di CDP (Cassa Depositi e Prestiti) ha approvato il progetto di bilancio di esercizio e il bilancio consolidato al 31 dicembre 2022. Il Gruppo chiude l’anno con un utile netto è in crescita a 2,5 miliardi di euro rispetto ai 2,4 miliardi nel 2021, anno in cui si sono registrate maggiori plusvalenze legate a cessioni di titoli in portafoglio per circa 430 milioni. L’utile netto consolidato è pari a 6,8 miliardi (5,3 miliardi nel 2021), anche grazie ai risultati di alcune partecipate. Nell’anno, CDP ha impegnato risorse per 30,6 miliardi di euro(+ 28% rispetto al 2021), il numero più alto mai raggiunto nella sua storia e ha attivato complessivamente investimenti per circa 80 miliardi di euro (35 miliardi nel 2021, +126%), grazie all’attrazione di risorse di investitori e co-finanziatori terzi, con un effetto leva di 2,6 volte le risorse impegnate nell’anno. Approvate anche nuove operazioni a favore di imprese, territori, infrastrutture e cooperazione internazionale per un valore complessivo di circa 2,5 miliardi di euro.

I dati del bilancio 2022

Nello specifico i risultati economici sono: margine di interesse pari a 1,7 miliardi di euro, in lieve riduzione rispetto al 2021 principalmente per l’appiattimento della curva dei tassi, con impatti sul margine da trasformazione delle scadenze date le caratteristiche dell’attivo e del passivo di CDP; i dividendi sono pari a 1,6 miliardi di euro, in aumento rispetto al 2021 principalmente per i maggiori dividendi da ENI e CDP Equity. Il costo del rischio pari a -0,1 miliardi di euro (in miglioramento) grazie a minori rettifiche di valore sul portafoglio equity mentre il cost/income ratio rimasto a livelli significativamente bassi, pari al 7%. In calo il dato sugli altri ricavi (0,2 miliardi).

Per le voci patrimoniali, il totale attivo risulta pari a 401 miliardi di euro (-3%) ed è costituito principalmente da: crediti in aumento a 120 miliardi di euro (114 miliardi nel 2021, +5%), principalmente in virtù dei finanziamenti alle imprese; disponibilità liquide e altri impieghi di tesoreria, pari a 167 miliardi, titoli di debito,(67 miliardi) e partecipazioni e fondi, pari a 38 miliardi.

La raccolta si attesta a 371 miliardi di euro con una raccolta postale, sostanzialmente stabile, pari a 281 miliardi.

Il patrimonio netto si attesta a 25,7 miliardi di euro, in crescita rispetto a fine 2021 (+2%) grazie all’utile maturato nell’esercizio. Il patrimonio netto consolidato è pari a 39,7 miliardi di euro, in aumento di 4,3 miliardi di euro rispetto all’esercizio precedente (35,4 miliardi).

Approvato il terzo Bilancio integrato del Gruppo che illustra i risultati non finanziari e gli impatti generati nel 2022, a conferma del crescente impegno nella creazione di valore economico, sociale e ambientale per il Paese. Per la prima volta, le risorse impegnate sono classificate sulle quattro sfide e i dieci campi di intervento previsti dal Piano Strategico 2022-2024 (68% del totale)a favore di oltre 47.000 imprese (18.000 nel 2021, +161%) e 1.300 enti pubblici.

CDP: contributo del 1,7% del PIL alla crescita dell’Italia

“I risultati di bilancio del 2022 dimostrano l’impegno con cui il Gruppo CDP lavora a sostegno dell’economia, in un contesto caratterizzato da profondi cambiamenti a livello internazionale e nazionale. Con un utile netto di 2,5 miliardi e investimenti attivati per circa 80 miliardi, abbiamo posto le basi per superare gli obiettivi del Piano Strategico 2022-2024. Questi numeri sono il frutto delle azioni intraprese, del progressivo emergere della nostra cultura aziendale e del lavoro dei dipendenti, portato avanti senza mai perdere di vista gli obiettivi di lungo periodo, in particolare la transizione green e digitale. Per rispondere più efficacemente alle esigenze del territorio e delle comunità, nell’ultimo anno Cassa ha inoltre avviato una trasformazione nella propria operatività e ha saputo ancora una volta fare la sua parte, rinnovandosi pur rimanendo fedele al suo ruolo di istituzione a servizio del Paese” ha dichiarato l’Amministratore Delegato e Direttore Generale di Cassa Depositi e Prestiti, Dario Scannapieco.

“Anche quest’anno Cassa Depositi e Prestiti ha confermato il suo ruolo chiave per lo sviluppo sostenibile del Paese, con un impiego di risorse e un contributo alla crescita senza precedenti. In uno scenario complesso, il Gruppo CDP è intervenuto per rispondere alle necessità del tessuto produttivo e degli enti territoriali. Il nostro contributo alla crescita italiana ha toccato l’1,7% del PIL, un valore aggiunto generato dagli oltre 30 miliardi messi a disposizione di imprese, amministrazioni pubbliche e progetti infrastrutturali. Risultati resi possibili dalla solidità della raccolta postale e dalla capacità di finanziarsi sul mercato, anche con emissioni ESG. Fondamentale, inoltre, come sempre, la fiducia dei nostri azionisti, il Ministero dell’Economia e delle Finanze e le Fondazioni di Origine Bancaria, con i quali collaboriamo intensamente nell’interesse di famiglie e imprese” sono state le parole del Presidente di CDP, Giovanni Gorno Tempini.

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