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Cdp Immobiliare, ridimensionamento per crisi real estate

Cdp Immobiliare ha subito il secondo maggior impairment sul bilancio Cdp dopo quella attribuita al Fondo Atlante: un taglio di 270 milioni con un valore patrimoniale sceso da 500 milioni nel 2015 a 322 milioni.

Cdp Immobiliare, ridimensionamento per crisi real estate

Le criticita’ nelle attivita’ di real estate di Cdp stanno spingendo la societa’ controllata dal Tesoro a valutare un drastico ridimensionamento di Cdp Immobiliare, secondo quanto risulta a Radiocor. Cdp Immobiliare ‘e’ uno dei protagonisti del real estate italiano’ recita il bilancio 2016 di Cdp ma e’ la stessa relazione annuale del gruppo guidato da Fabio Gallia e presieduto dal banchiere d’affari Claudio Costamagna a svelare tutte le difficolta’ recenti incontrate nel settore del real estate. Un patrimonio di immobili del valore di 2 miliardi ‘non generatore di alcun reddito -scrive Cassa spa – fonte di elevati costi ricorrenti e in gran parte non collocabile sul mercato nello stato di fatto e senza consistenti investimenti’. Un problema aggravato da un indebitamento bancario di 750 milioni, tutto ascrivibile alle 14 joint venture di Cdp Immobiliare, fino a pochi mesi fa presieduta da Aldo Mazzocco che ha lasciato il gruppo a marzo. Cdp Immobiliare ha subito il secondo maggior impairment sul bilancio Cdp dopo quella attribuita al Fondo Atlante: un taglio di 270 milioni con un valore patrimoniale sceso da 500 milioni nel 2015 a 322 milioni. La svalutazione di Atlante realizzata da Cassa spa, come noto, e’ stata di 294 milioni su un investimento di 500 milioni.

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