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Caro energia: circa 5 milioni di italiani non pagano luce e gas. Cosa farà Giorgia Meloni?

L’indagine di Facile.it scopre che 4,7 milioni di italiani da 9 mesi non pagano le bollette. La morosità è destinata a crescere. Intanto si aspetta cosa farà il nuovo governo.

Caro energia: circa 5 milioni di italiani non pagano luce e gas. Cosa farà Giorgia Meloni?

Prevedere che con il caro energia le bollette con importi elevati non venissero pagate da tutti era abbastanza prevedibile. Ma che in nove mesi si toccasse il record di 4,7 milioni di clienti morosi ha meravigliato anche chi come Facile.it ha svolto un indagine sul campo. La cifra record – destinata forse anche a salire – è stata rilevata dagli Istituti mUp Research e Norstat. Che hanno scoperto anche di più. E cioè che oltre 2,5 milioni di italiani che abitano in condominio non pagano le quote di propria spettanza. I mancati pagamenti riguardano sia il gas che l’elettricità e la situazione comincia a pesare sulle aziende distributrici. In alcuni casi c’è l’opportunità di rateizzare gli importi, ma il quadro si sta facendo fosco. Anche per responsabilità della politica.

Le bollette non pagate riguardano tutti i ceti sociali

Ormai 2 persone su 3 si dichiarano morose per la prima volta in vita loro. Affrontano un disagio anche morale giacché il fenomeno tocca tutti i ceti sociali. Di questo passo l’Italia scala la classifica dei Paesi europei che non riescono a sostenere gli aumenti dei costi dell’energia. Vedremo cosa succederà al Consiglio Europeo del 20 e 21 dedicato proprio al tema dell’energia. Le anticipazioni sono positive: proprio oggi, martedì 18 ottobre, la Commissione Ue presenta la sua proposta dopo un primo accordo raggiunto su tetto dinamico al prezzo del gas per soli 90 giorni e su acquisti comuni obbligatori. Già solo discuterne ha portato ad un calo del 60% del prezzo da agosto e ciò potrebbe riverberarsi positivamente sulle bollette a partire da novembre.

I prezzi del gas rimangono tuttavia ancora molto alti rispetto al periodo pre-guerra Russia-Ucraina. E il brutto segnale è rappresentato anche dalle percentuali territoriali dei cittadini non paganti. Nel Centro Nord siamo all’11,5 per cento; nel Sud e nelle isole all’11,2 per cento. Aspettando il nuovo governo e le sue decisioni, il quadro peggiora di giorno in giorno, soprattutto nelle Regioni meridionali. Le condizioni socio economiche dei 3/4 della popolazione meridionale sono note, per cui le Società di rilevazione statistica prevedono un’aumento della morosità nei prossimi mesi ancora del 10%. Nell’indagine alla domanda “nel caso in cui i prezzi continuassero a salire crede si troverà obbligato a saltare qualche pagamento ?” sono 3,8 milioni di persone, sulla base del campione intervistato, che potrebbero non pagare nemmeno le prossime rate del condominio. Una somma di mancati pagamenti, dunque, che rischia di mettere in crisi settori dell’economia che girano intorno alle forniture di energia.

Giorgia Meloni vuole rivedere il PNRR, ma le rinnovabili sono il futuro.

In vista dei mesi più freddi Giorgia Meloni da giorni dice che la lotta al caro energia sarà tra i primi provvedimenti del suo governo. Ad inizio novembre potrebbe arrivare il quarto Decreto aiuti, dopo i tre varati dal governo Draghi. Ma non sappiamo ancora cosa deciderà l’Europa e soprattutto non sappiamo cosa farà il nuovo esecutivo per bloccare all’origine l’ascesa dei prezzi. Se il futuro Ministro dell’Economia sarà d’accordo a fare manovre di bilancio di sostegno alle famiglie. Se Giorgia Meloni rivendicherà autonomia di azione, allora, possiamo immaginare che metterà mano a quel “mirato aggiornamento del PNRR alla luce della crisi scaturita dal conflitto in Ucraina e dall’aumento dei prezzi delle materie prime” come è scritto nel programma di Fratelli d’Italia. Le cause dei rincari non son in capo al governo italiano. Ma poi Meloni si farà carico dello sfruttamento delle risorse presenti sul nostro territorio a partire dai giacimenti di gas con la riattivazione e ammodernamento degli impianti già esistenti ? Anche questo è nel programma di Fdi.

Le bollette alte sono lo specchio di una svolta radicale

Il Presidente di Confindustria Carlo Bonomi a ” Mezz’ora in più” di Lucia Annunziata ha ricordato che rispetto al caro energia ci sono 400 richieste di autorizzazione bloccate per nuovi impianti energetici. Il governo rivoluzionerà il sistema delle autorizzazioni? Da questo punto di vista l’Italia può diventare sul serio l’hub europeo del gas e non abbandonare famiglie e imprese alle oscillazioni dei prezzi. Può aspirare ad un ruolo guida nella politica energetica europea e mediterranea. A condizione, però, che il sistema non tralasci gli obiettivi di crescita delle rinnovabili. Le bollette che salgono sono lo specchio evidente di una svolta radicale e necessaria. Il governo uscente lascia un buon bilancio. Quello entrante, per ora, ci ha dato solo parole d’ordine.

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