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Capri Holdings punta a 8 miliardi di fatturato: verso l’acquisizione di una nuova griffe di lusso in Europa

Le previsioni di vendita 2022/23 del Gruppo scendono, ma è confermato l’utile per azione a 6,85 dollari. Versace vista raddoppiare le vendite, soprattutto in pelletteria e calzature. Arriverà a valere il 25% del totale delle vendite del gruppo

Capri Holdings punta a 8 miliardi di fatturato: verso l’acquisizione di una nuova griffe di lusso in Europa

Capri Holdings, il gruppo newyorkese che controlla Versace, Jimmy Choo e Michael Kors conta di raggiungere un fatturato di 8 miliardi di dollari nel prossimo futuro e ha in programma di investire 300 milioni di dollari l’anno. In particolare vuole acquisire una nuova griffe di lusso, preferibilmente in Europa, ad alto potenziale, con un heritage storico e un fatturato di circa 500 milioni di dollari.

È emerso nel corso dell’Investor Day, in cui la casa di moda ha fatto il punto sulla sua trasformazione in gruppo del lusso e ha elaborato la roadmap per il 2023 e il suo futuro.

Il colosso statunitense ha rivisto al ribasso le previsioni di vendita, per il suo anno fiscale 2022/23, contando su un fatturato di 5,85 miliardi di dollari contro i 5,95 miliardi precedentemente previsti, a causa delle difficoltà incontrate in generale dal mercato del lusso, in particolare in Cina, dell’attuale congiuntura economica. Tuttavia, ha mantenuto invariata la sua previsione di utile per azione a 6,85 dollari.

L’ex gruppo Michael Kors ha acquisito il marchio di scarpe di fascia alta Jimmy Choo nel 2017 e il marchio italiano Versace nel 2018, ribattezzandosi Capri. “Il nostro desiderio iniziale era quello di fare di Capri Holdings un grande gruppo del lusso e ritengo che ci siamo riusciti”, ha detto John D. Idol, presidente e CEO di Capri Holdings. “Siamo consapevoli delle attuali sfide macroeconomiche, come i problemi in Cina e le fluttuazioni delle valute, ma siamo più fiduciosi che mai in questo momento delle nostre tre maison, di cosa rappresentano e cosa significano per i nostri consumatori”.

“L’azienda investirà soprattutto in nuovi negozi e e-commerce, analytics, risorse omnichannel e nuove strutture di manifattura per calzature e accessori”, ha affermato il CFO e COO Thomas J. Edwards, commentando sulla possibilità di acquisire un altro asset lusso. “Rimaniamo interessati a un’acquisizione nel segmento fashion luxury, crediamo nell’opportunità di crescita all’interno del nostro portafoglio, vogliamo essere coinvolti qualora sorgessero altri gruppi europei del lusso con un heritage europea”, ha concluso il manager.

Versace punta a rappresentare un quarto dell’intero fatturato del gruppo

Secondo le previsioni, il gruppo dovrebbe ottenere il 96% delle proprie entrate da Michael Kors nel 2022/23, l’11% da Jimmy Choo e il 20% da Versace. La casa milanese dovrebbe vedere crescere la propria percentuale nel lungo periodo, puntando a rappresentare un quarto del fatturato totale del gruppo, mentre la quota di Kors dovrebbe ridimensionarsi intorno al 62,5%.

Versace è vista raddoppiare le vendite, passando da un fatturato di 1,2 miliardi di dollari alla fine di questo esercizio, con un margine operativo del 16%, a 2 miliardi di dollari a lungo termine con un margine del 20%. A far da traino sarà principalmente la forte espansione della categoria degli accessori di pelletteria, le cui vendite dovrebbero quintuplicarsi in futuro, passando dai 200 milioni di dollari del 2021/22 a 1 miliardo. Forte sviluppo ha anche il comparto calzature con un aumento previsto da 200 a 300 milioni di dollari nel periodo. Secondo le previsioni dei vertici del brand italiano, anche l’e-commerce dovrebbe salire, fino a raggiungere il mezzo miliardo di dollari, contro i 140 milioni di oggi.

Il mercato Usa destinato a calare per il Gruppo, mentre salirà quello asiatico

Dal punto di vista geografico, l’America rimane il principale mercato del Gruppo, con il 57% delle vendite nel 2021/22 e il 59% previsto per l’anno fiscale in corso. Ma questa quota è destinata a scendere al 50% in futuro, mentre l’Europa dovrebbe mantenere la sua percentuale del 25%. Invece, l’Asia dovrebbe pesare il 16% sulle vendite totali nel 2022/23 contro il 17% dell’anno precedente e aumentare nuovamente la propria quota in futuro, salendo al 25%.

In termini di reti di vendita, il canale retail è visto continuare la crescita con una quota del 76%, contro il 69% previsto per il 2022/23, mentre il wholesale passerà dal 27% al 21%.

Il numero dei negozi Michael Kors nel lungo periodo dovrebbe attestarsi intorno agli 800, contro gli 845 di quest’anno, quello di Versace dovrebbe passare da 225 a 300 e quello di Jimmy Choo da 243 a 300. In totale, quest’anno sono previste 42 nuove aperture (16 per Versace, 6 per Jimmy Choo e 20 per Michael Kors).

Per raggiungere i suoi obiettivi, il gruppo investirà circa 300 milioni di dollari all’anno, più della metà dei quali (55%) nella rete di negozi, per realizzare nuove aperture o ristrutturazioni. Gli investimenti saranno destinati anche alla tecnologia digitale (20%), all’integrazione omnicanale (20%) e ai siti produttivi europei (5%).

Le azioni di Capri Holding hanno chiuso giovedì in aumento dell’1,89% nel trading di New York. I dati del primo trimestre dell’esercizio sono previsti per il 9 agosto.

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