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Canone Rai, la proposta di Renzi: aboliamolo

L’ex premier intende avanzare la proposta nella prossima direzione del Partito Democratico: per renderla inizialmente sostenibile lo Stato dovrebbe versare quasi 2 miliardi di euro l’anno all’emittente pubblica: “Brutta tassa, tv pubblica diritto di tutti”. Ma Calenda dissente e Berlusconi trema per Mediaset

Malgrado il dissenso del ministro Calenda, il Pd di Matteo Renzi tira dritto: abolire il canone Rai, una tassa che proprio il governo Renzi aveva contribuito a recuperare incorporandola nelle bollette delle utenze energetiche e che ora il segretario Dem definisce “una brutta tassa: la tv pubblica deve essere un diritto dei cittadini”.

Renzi intende avanzare la proposta nella prossima direzione del Partito Democratico. Una mossa popolare e che prevede anche di rivedere i tetti pubblicitari che penalizzano l’emittente pubblica nazionale rispetto alle concorrenti private. Per rendere il progetto sostenibile “nella fase transitoria – avrebbe spiegato Renzi, secondo la Repubblica, in un vertice al Nazareno cui hanno partecipato i fedelissimi – lo Stato dovrà supplire al canone trasferendo tra un miliardo e mezzo e due miliardi all’anno alla Rai. E’ la stessa cifra che chiedevamo ai cittadini con questa brutta tassa”.

Da parte dell’attuale governo non arrivano però segnali di approvazione. “L’abolizione del canone Rai sarebbe una partita (presa) di (in) giro”, ha commentato con un gioco di parole su Twitter il ministro dello Sviluppo, Carlo Calenda. “Spero – scrive Calenda – che l’idea di abolire il canone Rai sostituendolo con un finanziamento dello Stato non sia LA proposta del @pdnetwork x campagna elettorale come riportato da @repubblica. I soldi dello Stato sono i soldi dei cittadini e dunque sarebbe solo una partita (presa) di (in) giro”.

Ma il senso politico della mossa di Renzi è chiarissimo: stanare Berlusconi e sfidare il centrodestra intestandosi una battaglia popolarissima. Infatti, senza canone, la Rai avrebbe mano libera sulla raccolta della pubblicità e questa ipotesi fa venire i brividi a Mediaset ma anche a Cairo. D’altra parte in mezza Europa il canone tv è già stato abolito: non lo pagano più nè in Spagna nè in Olanda.

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