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CAMPIONATO SERIE A – Roma, Napoli e Inter devono già inseguire la Juve: vincere è d’obbligo

CAMPIONATO SERIE A – La Roma ospita il Cagliari di Zeman e deve assolutamente vincere per restare in cima alla classifica insieme alla Juve – Il Napoli affronta la temibile trasferta di Udine e un passo falso riporterebbe i partenopei di Benitez nella tempesta – L’Inter va a Palermo e si affida alla coppia d’attacco Icardi-Osvaldo per continuare a sognare.

CAMPIONATO SERIE A – Roma, Napoli e Inter devono già inseguire la Juve: vincere è d’obbligo

Vietato sbagliare! Le big della domenica sono chiamate a vincere, tanto più dopo il successo della Juventus sul Milan; chi pensava di poter rosicchiare qualche punto alla Signora dovrà invece fare bottino pieno per non perdere terreno. E’ il caso della Roma, impegnata alle 15 all’Olimpico contro il Cagliari, ma anche di Inter (trasferta a Palermo nel posticipo delle 20.45) e Napoli (a Udine alle 18). Nessuna può permettersi di fallire altrimenti, classifica alla mano, sarà già tempo di inseguire. “Abbiamo chiuso il libro della Champions League e aperto quello relativo al campionato – ha spiegato Rudi Garcia in conferenza stampa. – Bisogna essere bravi a cambiare tra una competizione e l’altra, lo abbiamo dimostrato sabato e vogliamo farlo anche col Cagliari”. Che si presenta nella Capitale guidata dall’uomo più amato, quello Zeman sempre nel cuore del tifo giallorosso. Per distruggere il suo gioco d’attacco Garcia dovrebbe riconfermare gran parte della squadra vista mercoledì in coppa, salvo alcune inevitabili eccezioni. In difesa, al posto dell’infortunato Astori, ci sarà Yanga-Mbiwa che farà così reparto con Maicon, Manolas e il rientrante Cole. A centrocampo solita linea a tre Nainggolan-De Rossi-Pjanic, alle spalle del tridente d’attacco Florenzi-Totti-Gervinho. Modulo speculare per Zeman che tenterà di espugnare l’Olimpico con Ibarbo-Sau-Cossu, in barba ad ogni tipo di timore reverenziale.

Partita delicata anche per il Napoli, di scena allo stadio Friuli nell’insolito “pre-posticipo” delle 18. Dopo la vittoria in Europa League sembra essere tornato il sereno ma un passo falso a Udine riporterebbe gli azzurri in mezzo alle polemiche; ecco perché, questa sera, Benitez e i suoi sono chiamati a vincere. “Giocheremo con carattere e fiducia – ha spiegato lo spagnolo. – Dopo il successo di giovedì vogliamo continuare su questa strada. La reazione della squadra mi è piaciuta molto, vorrei vedere lo stesso atteggiamento anche a Udine per dimostrare la forza della nostra rosa”. Il tecnico dovrà fare a meno degli infortunati Jorginho e Mesto ma recupererà Ghoulam, di nuovo arruolabile dopo la frattura al braccio. Per il resto squadra tipo con il tridente Callejon-Hamsik-Insigne (favorito su Mertens) alle spalle del recuperato Higuain. 3-5-2 invece per Stramaccioni, pronto a riscattare la sconfitta di Torino con il temibile (sulla carta) duo Muriel-Di Natale.

Stesso sistema che vedremo a Palermo, da una parte e dall’altra. Perché il posticipo della terza giornata ci offrirà lo scontro tra Mazzarri e Iachini, da sempre fautori di un calcio piuttosto simile. Certo, le forze sul campo sono diverse e infatti è l’Inter ad essere favorita, tanto più dopo l’ottimo inizio di stagione. I nerazzurri, in 5 partite, hanno segnato 17 gol senza subirne nessuno e poco importa che lo score sia “drogato” dalle goleade su Stjarnan e Sassuolo: l’Inter c’è, eccome se c’è. “Dopo Torino sono arrivate due risposte positive – ha dichiarato Vidic, presentatosi in conferenza stampa al posto di Mazzarri. – Tutto ciò ci ha dato fiducia, ora dobbiamo ripeterci anche a Palermo. E’ presto per parlare ma vogliamo arrivare fra le prime tre”. Il difensore croato non si nasconde, d’altronde il match del Barbera, almeno sulla carta, sembra essere alla portata dell’Inter. I nerazzurri giocheranno con il classico 3-5-2 con il rientrante Kovacic in mediana alle spalle del duo Icardi-Osvaldo, di nuovo preferito al claudicante Palacio. Sistema quasi analogo per Iachini che tenterà il colpaccio (e forse il salvataggio della panchina!) schierando Vazquez alle spalle di Dybala, proprio come nel pareggio di Verona.

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