Condividi

CAMPIONATO SERIE A – Roma e Lazio, derby a distanza per la Champions

Scontro a distanza tra le romane per un posto in Champions – La Roma, che non vince da più di un mese, deve vedersela in casa con la temibile Sampdoria di Mihajlovic ma deve rinunciare a Nainggolan, De Rossi e forse Totti – La Lazio, che oggi è la squadra più in forma del campionato, vuole vincere anche a Torino e farà leva sulla sua freschezza.

CAMPIONATO SERIE A – Roma e Lazio, derby a distanza per la Champions

Dal sogno scudetto alla paura di perdere perfino il secondo posto. Il momento della Roma è tutt’altro che facile: il 2015 horribilis (solo due vittorie su 10 partite di campionato) ha fatto perdere punti e certezze, oltre che creare una certa apprensione. Già, perché se il Napoli continua a stentare (con la sconfitta di Verona gli azzurri restano a -4), a soffiare sul collo di Garcia c’è la nemica sportiva per eccellenza, quella Lazio che oggi, in caso di vittoria, potrebbe ritrovarsi al terzo posto in solitaria. E così il lunedì di campionato, oltre a un Fiorentina-Milan di cui parliamo a parte, regala un vero e proprio derby romano per la zona Champions, pur se a distanza. Sarà la Lazio ad aprire le danze sul campo del Torino (ore 19), in una partita che si preannuncia interessante ed equilibrata. 

“Non dobbiamo guardare la classifica, pensiamo solo al nostro match – ha ammonito Pioli. – Il nostro obiettivo è quello di vincere tutte le gare che mancano da qui alla fine”. Ambizione importante ma, tutto sommato, giustificata. I biancocelesti sono in grande forma, inoltre, rispetto a tutte le altre rivali per la zona Champions, non avranno l’onere degli impegni infrasettimanali europei. Gli ultimi risultati (4 vittorie consecutive con Udinese, Palermo, Sassuolo e Fiorentina) certificano una crescita complessiva importantissima che, nell’ambiente laziale, viene attribuita principalmente a Pioli. “Siamo un gruppo umile e unito, i risultati sono il frutto del lavoro settimanale – si è schernito il tecnico. – Contro il Torino però non sarà facile, prima della sconfitta di Udine aveva inanellato 16 risultati utili consecutivi. Dovremo giocare una grande partita”. 

I biancocelesti dovranno fare a meno dello squalificato Candreva ma, in generale, potranno contare su una maggior freschezza rispetto al Toro, sfiancato dalla trasferta di San Pietroburgo. Pioli se la giocherà con il solito 4-3-3: Marchetti in porta, Basta, De Vrij, Mauricio e Radu in difesa, Castaldi, Biglia e Parolo a centrocampo, Felipe Anderson, Klose e Mauri in attacco. Ventura ha voglia di riscatto ma terrà necessariamente conto dell’imminente ritorno europeo con lo Zenit. Ecco perché Quagliarella dovrebbe partire dalla panchina a fronte di una coppia d’attacco Martinez-Maxi Lopez. 

Alle 21 toccherà alla Roma, chiamata a interrompere la “pareggite acuta” degli ultimi due mesi. I bonus derivati dall’ottima partenza infatti si stanno esaurendo e, mai come ora, i giallorossi hanno bisogno di vincere. L’astinenza dura da oltre un mese (2-1 a Cagliari l’8 febbraio) che diventano quasi 4 se si considerano le partite casalinghe: sembra incredibile ma la Roma non fa bottino pieno all’Olimpico dal 30 novembre scorso (4-2 sull’Inter)! “Bisogna assolutamente tornare alla vittoria, giocare nel nostro stadio davanti alla nostra curva è sempre un onore – le parole di Garcia. – Spero che questa sia una motivazione, non un’inibizione. E comunque tutte le strisce, anche quelle negative, hanno una fine”. 

Lo sperano un po’ tutti nell’ambiente romanista: il momento infatti è cruciale. Le inseguitrici premono e giovedì ci sarà il ritorno europeo contro la Fiorentina. “Non intendo gestire niente, metterò in campo la squadra migliore senza pensare ai viola” ha spiegato il tecnico francese che, comunque, dovrà rinunciare ad alcuni giocatori importanti. Allo squalificato Nainggolan si sono aggiunti gli infortuni di De Rossi e Manolas e anche capitan Totti, pur se convocato, non è certo al massimo della condizione. Il 4-3-3 di Garcia dovrebbe prevedere De Sanctis in porta, Florenzi, Yanga Mbiwa, Astori e Holebas in difesa, Paredes, Keita e Pjanic a centrocampo, Gervinho, Ljajic e Iturbe in attacco. Mihajlovic risponderà con un 4-3-1-2 in cui Eto’o farà da trequartista alle spalle di Okaka ed Eder, quest’ultimo preferito a Muriel.

Commenta