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Camfin: Consiglio di Stato boccia Consob su prezzo Opa 2013

Per il giudice amministrativo non vi è stata alcuna collusione tra l’offerente e il venditore Malacalza: ingiustificato perciò imporre il rialzo da 0,80 a 0,83 euro per azione.

Camfin: Consiglio di Stato boccia Consob su prezzo Opa 2013

Il Consiglio di Stato ha annullato la delibera Consob del settembre 2013 con cui la Commissione aveva disposto l’aumento del prezzo dell’Opa – da 0,80 a 0,83 euro per azione – lanciata da Lauro 61 su Camfin. Nell’ultimo grado di giudizio amministrativo, si legge nella sentenza, il Consiglio accoglie i ricorsi presentati tra gli altri dalla Marco Tronchetti Provera Spa, definendo “non accettabile” la ricostruzione che aveva portato Consob a rivedere il prezzo sulla base di una presunta collusione tra l’offerente e il venditore Malacalza. Una collusione che, secondo la Commissione, sarebbe stata finalizzata a fare in modo che Malacalza vendesse a Lauro 61 un pacchetto di azioni Camfin a un prezzo più basso di quello equo e in cambio acquistasse azioni Pirelli, da Allianz-Fondiaria, a un prezzo inferiore a quello di mercato. 

“Nel corso del procedimento e del presente giudizio amministrativo – scrive il Consiglio di Stato – non è emersa alcuna prova della partecipazione all’accordo fraudolento in elusione della regola sul prezzo Opa di Allianz e Fonsai, ovvero delle società che, con la vendita delle proprie azioni Pirelli a Malacalza, avrebbero concorso a realizzare la presunta collusione tra Malacalza e Lauro 61″. 

 

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