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Cameron: Brexit più vicina con emergenza migranti

Lo ha dichiarato il premier britannico in un’intervista, ribadendo il limite di fine 2017 per mantenere la promessa di un’organizzazione del referendum per l’uscita del Regno Unito dall’Unione europea.

Cameron: Brexit più vicina con emergenza migranti

La crisi dei migranti potrebbe spingere i cittadini del Regno Unito a votare a favore di un’uscita dall’Unione europea in occasione del referendum previsto entro la fine del 2017. Così il premier conservatore David Cameron in un’intervista al giornale ‘The Spectator’. “Penso che con la crisi di Eurolandia e la crisi dei migranti l’impatto a breve termine è che le persone pensino: ‘mio Dio, tenetemi lontana l’Europa, mi crea problemi’“, ha affermato Cameron, che ha aggiunto: “a lungo termine penso che la reazione potrebbe essere del tipo assicuriamoci che il nostro rapporto con loro funzioni“, facendo intendere che potrebbe aspettare fino al limite fissato di fine 2017 per mantenere la promessa sull’organizzazione del referendum.

Cameron ha anche rilevato che “le due crisi non fanno apparire bene l’Europa. Capisco la tentazione delle persone di dirsi ‘sarebbe meglio separarci da questa organizzazione’. Ma penso che questo significhi trarre le conclusioni sbagliate, in particolare considerando i miei negoziati”. Questi potrebbero comunque andare avanti ancora per un po’ in quanto “è difficile far accettare a 27 Paesi le cose che vanno bene per la Gran Bretagna”. Cameron sta infatti visitando i Governi dei Paesi Ue perché aderiscano alle riforme da lui richieste in seno alla Ue. Questa settimana sarà in Romania e in Polonia dopo che, la settimana scorsa, si è recato in Bulgaria.

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