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Calendario di FIRST Arte: dal 23 al 29 marzo

FIRST Arte seleziona le mostre e le esposizioni più interessanti della settimana: da Silvio Ballestra a Roma a Giovanni Gastel a Torino, passando per Uliano Lucas, presenta a Milano con l’esposizione “Lo sguardo restituito”.

Calendario di FIRST Arte: dal 23 al 29 marzo

LE MOSTRE:

IRLANDA (Glucksman Gallery University College di Cork) 

The Artist’s Eye – RITRATTI D’ARTISTA DALLA COLLEZIONE DELLA GALLERIA CIVICA DI MODENA
Si tratta del primo step di un importante scambio culturale con il museo che ha sede presso l’università di Cork, una collaborazione internazionale che porterà da giugno a settembre alla Palazzina dei Giardini di Modena la mostra “Island. New Art from Ireland”. Max Ernst seduto nel suo studio di New York, con il viso avvolto dal fumo di sigaretta, o Pablo Picasso sdraiato in riva al mare, in posa declamatoria; ma anche Jannis Kounellis a cavallo all’interno della Galleria L’Attico di Roma, o Joseph Beuys, vestito e col cappello di feltro, che emerge dalle acque di una palude, fino a John Lennon immortalato nudo, abbracciato a Yoko Ono, poche ore prima della sua morte. Questi e molti altri personaggi dell’arte contemporanea saranno protagonisti di un allestimento che presenta scatti realizzati dai più grandi maestri della Fotografia italiani e stranieri, confluiti nella collezione permanente del museo modenese. Ritratto d’artista, autoritratto e performance. Queste le tre chiavi di lettura dell’evento che mette a fuoco, con una attenzione particolare, importanti eventi artistici di cui furono interpreti diversi autori italiani nel corso degli anni Sessanta e Settanta. Tra i protagonisti ritratti Laurie Anderson, Peter Blake, Alighiero Boetti, John Cage, Salvador Dalì, Max Ernst, Jannis Kounellis, Piero Manzoni, Mario Merz, Luigi Ontani, Pino Pascali, Pablo Picasso, Robert Rauschenberg, Anton Räderscheidt, Andy Warhol, Bob Wilson, fotografati da autori come Claudio Abate, Lucien Clergue, Giorgio Colombo, Robert Doisneau, Carlo Fei, Franco Fontana, Gianfranco Gorgoni, Annie Leibovitz, Silvia Lelli, Uliano Lucas, Roberto Masotti, Arnold Newman, Paolo Pellion di Persano, Roger Pic, August Sander, Alberto Schommer, Paolo Terzi. Alcuni ritratti – come ad esempio quello di Peter Blake – hanno un legame diretto con la storia della Galleria civica poiché sono stati realizzati durante le fasi dell’allestimento delle mostre, oppure, ed è il caso dei ritratti di John Cage e Robert Rauschenberg eseguiti da Roberto Masotti, di Shirin Neshat e Luigi Ontani dovuti a Carlo Fei, di Laurie Anderson e Vito Acconci scattati da Silvia Lelli, sono confluiti in collezione in occasione di mostre e allestimenti di opere della raccolta. Tra le opere selezionate vi sono anche scatti familiari al grande pubblico, ormai entrati nell’immaginario popolare ma la cui appartenenza alla raccolta della Galleria è ancora poco nota. Tra queste spicca il già ricordato ritratto di Yoko Ono e John Lennon scattato da Annie Leibovitz nel 1980 e il famoso scatto di August Sander del 1927 che ritrae il pittore tedesco Anton Räderscheidt, entrato ormai nella storia della Fotografia. 

Dal 28 marzo al 30 luglio 2013
Info

 


V E N E Z I A

La Collezione Gianni Mattioli. Il primo Novecento italiano.
Alla celebre Collezione Gianni Mattioli, dal 1997 ospitata dalla Collezione Peggy Guggenheim come prestito a lungo termine, si aggiunge una selezione di capolavori dei maggiori esponenti dell’arte italiana del primo Novecento. In una sorta di antefatto di quello che fu il panorama artistico nazionale dopo la seconda guerra mondiale, vengono ora esposte alcune delle opere cardine della Metafisica e del Futurismo di inizio XX secolo, testimonianza tangibile dell’effervescenza della scena artistica di quell’epoca.
Il percorso, a cura di Philip Rylands, direttore del museo veneziano, si apre con un Ecce Puer (1906 c.) in cera di Medardo Rosso, L’anima e la sua veste (1922 c.) e La Vergine (1924) di Adolfo Wildt, opere del giovane Giorgio Morandi, compreso il suo omaggio a Cézanne, Frammento (1914), e il suo primo capolavoro Bottiglia e Fruttiera (1916), e un ritratto parigino di Amedeo Modigliani, Ritratto del pittore Frank Haviland (1914). Si prosegue con la Metafisica delle tele di Giorgio de Chirico, tra cui La Torre Rossa (1913), prima opera venduta dal giovane artista, e una serie di dipinti di Mario Sironi, come il suo Ciclista (1916), una delle prime opere chiave dell’artista, donazione di Giovanni e Lilian Pandini alla Fondazione Solomon R. Guggenheim, e una delle sue celebre Periferie urbane (1921). Si entra poi nel cuore pulsante del Futurismo con indiscussi capolavori Mattioli come Materia e Dinamismo di un ciclista (1913) di Umberto Boccioni, Mercurio transita davanti al sole (1914) di Giacomo Balla, Manifestazione interventista (1914) di Carlo Carrà, Ballerina blu (1912) di Gino Severini, nonché Mare=Ballerina (1912) di Severini, appartenente alla collezione di Peggy Guggenheim. Non mancano in mostra ben tre delle quattro sculture note di Boccioni, Dinamismo di un cavallo in corsa + case (1915), Forme uniche della continuità nello spazio (1913) e Sviluppo di una bottiglia nello spazio (1913), oltre a sue opere pre-futuriste come il Campo padovano (1903) e Controluce (1910), entrambe provenienti da collezioni private. 

dal 13 marzo
Collezione Peggy Guggenheim



M I L A N O

LO SGUARDO RESTITUITO. Uliano Lucas 
Uliano Lucas, fotogiornalista cresciuto nel quartiere di Brera, tra i tavolini e gli incontri del Bar Jamaica, autore di racconti fotografici pubblicati su riviste e quotidiani di tutto il mondo (“L’Europeo”, “Le Monde”, “Time”, “Il Corriere della Sera”). 

dall’ 8 marzo al 5 aprile
GALLERIA CA’ DI FRA‘ -Via Carlo Farini 2 tel. +39 0229002108

R O M A

SILVIO BALESTRA Fotografie
La mostra, dal titolo C3 Creatività Concettualità Contemporaneità, presenterà 80 opere dell’artista triestino, tra cui la nuova serie Concepts, lavori su carta fotografica stampata a inchiostro e rielaborata manualmente.
L’esposizione, curata da Giovanni Faccenda, presenta 80 fotografie che ripercorrono la carriera dell’artista triestino, attraverso alcuni dei suoi cicli più conosciuti, inclusa la sua più recente ricerca, i Concepts, lavori su carta fotografica stampata a inchiostro e rielaborata manualmente

fino al 4 aprile 2013
Chiostro del Bramante 

 

B I T O N T O (Bari)

Tiziano, Bordon e gli Acquaviva d’Aragona. Pittori veneziani e fuoriusciti napoletani in Francia. 
La ricca presenza d’opere d’arte del Cinquecento veneziano in terra di Puglia ha finora destato poco interesse e attenzione da parte degli studiosi, pur essendo il fenomeno di una consistenza rilevante, sia dal punto di vista qualitativo che quantitativo. L’esposizione – cui si aggiunge in catalogo l’attenta ricognizione storico-topografica delle opere d’artisti veneti del Cinquecento in ambito regionale, dai Vivarini a Palma il Giovane, condotta da Nuccia Barbone Pugliese, che evidenzia una terra profondamente legata alla Serenissima specialmente lungo la costa marittima – pone al centro un inedito e notevole dipinto per la prima volta attribuito a Paris Bordon, raffigurante Il ritratto di Giulio Antonio II Acquaviva d’Aragona, attualmente in raccolta privata inglese e mai esposto prima d’ora. 

Fino all’8 aprile 
info: Palazzo Sylos Calò – tel. 080099708


T O R I N O

GIOVANNI GASTEL Fotografie
La mostra presenterà 40 immagini di uno dei fotografi italiani più conosciuti a livello internazionale, che interpretano in modo originale la bellezza e la femminilità.
La mostra, curata da Valerio Tazzetti e Paola Giubergia, illustrerà attraverso 40 immagini (a colori e in bianco e nero) la carriera di uno dei fotografi italiani più conosciuti a livello internazionale indagando il suo rapporto con la figura femminile e presentando alcuni dei suoi scatti più celebri; quelli che hanno legato il suo nome a uno stile che è diventato, nel corso degli anni, sinonimo di fotografia di moda di alta qualità.

dal 6 marzo al 26 aprile 2013
Spazio Ersel 


F I R E N ZE

Lusso ed Eleganza – La porcellana francese a Palazzo Pitti e la manifattura Ginori (1800-1830)

In occasione dei quarant’anni dalla apertura del Museo delle Porcellane di Palazzo Pitti, la Soprintendenza Speciale per il Patrimonio Storico, Artistico ed Etnoantropologico e per il Polo Museale della città di Firenze e l’Associazione Amici di Doccia hanno voluto ricordare questo felice anniversario con una mostra al Museo degli Argenti che metta in evidenza al contempo l’importante collezione museale di Palazzo Pitti e la produzione della manifattura di porcellane di Doccia del periodo fra la dominazione napoleonica e la Restaurazione lorenese (1800-1830).

dal 19 marzo al 23 giugno 
info 

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