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Cala la fiducia Usa, le Borse vanno giù. Bene Unicredit, vola Bper

Le piazze del Vecchio continente arretrano dopo il deludente dato sulla fiducia dei consumatori americani – Piazza Affari chiude in ribasso dello 0,43% – Unicredit, che aveva segnato forti perdite dopo l’annuncio dei risultati 2012, ha comunque concluso la corsa con un balzo in avanti dello 0,58% – Ma molto bene sono andate soprattutto Bper e Banco Popolare

Cala la fiducia Usa, le Borse vanno giù. Bene Unicredit, vola Bper

CALA LA FIDUCIA USA, BORSE GIU’
BENE UNICREDIT, VOLA BPER +10,5%

Le piazze del Vecchio Continente arretrano dopo il dato sulla fiducia dei consumatori americani sotto le attese: Londra perde lo 0,61%, Parigi -0,71%, Francoforte -0,19%, Madrid -0,36%.

A febbraio l’indice della fiducia calcolato dall’Università del Michigan è sceso a quota 71,8 da 77,6. Gli investitori si aspettavano un rialzo a quota 78.

La Borsa di Milano si difende meglio della media in una seduta condizionata dalle scadenze tecniche: l’indice FtseMib è in calo dello 0,43% a quota 16.061: lo stallo politico, per ora, non sembra pesare.

La Borsa americana è in calo dopo la doccia fredda della caduta della fiducia dei consumatori americani. L’indice Dow Jones scende dello 0,16%, S&P -0,12%, Nasdaq – 0,09%.

A guidare la discesa di Wall Street sono le grandi banche. JP Morgan scende del 3,1% dopo che la Fed ha bocciato i suoi programmi perché incoerenti con i vincoli di solidità patrimoniale. Anche Goldman Sachs-0,2% deve rivedere i suoi progetti.

In Piazza Affari Unicredit chiude a +0,58% a 3,828 euro. Il gruppo di Piazza Cordusio ha chiuso il quarto trimestre dell’anno con una perdita netta di 553 milioni di euro, superiore alle attese del consensus che si aspettava una perdita di 172 milioni di euro.

Sull’intero anno il risultato netto è positivo per 865 milioni di euro dopo accantonamenti su crediti per 9,6 miliardi di euro, di cui 4,6 miliardi nel solo quarto trimestre. Il dividendo è di 9 centesimi per azione. Ottime indicazioni sulla posizione patrimoniale con un Core Tier I stabile al 10,8% destinato a salire all’11,14% sul dato proforma e post cessioni della kazaka Atf Bank.

Ma è stata la giornata delle banche di media grandezza. Banca Popolare dell’Emilia Romagna è in rialzo del 10,48% all’indomani della presentazione dei dati del 2012: l’istituto ha alzato il livello di copertura dei crediti problematici e la pulizia di bilancio, pur avendo falcidiato i profitti, è stata apprezzata dal mercato. Oggi Exane ha alzato il target a 8,3 euro ed ha confermato la raccomandazione “outperform”. Sale anche Bpm +3,63% e Banco Popolare +4,21%.

In ribasso Intesa -1,68%, Mediobanca -3.02%.

Marcia indietro di Generali -2,93% dopo il balzo di ieri (+9%). Il programma di dismissioni di asset sta incontrando qualche difficoltà, i soggetti che si sono fatti avanti offrono meno di quel che la compagnia avrebbe messo in preventivo di ricavare.

Cattolica perde il 2,4% dopo il balzo record di ieri (+12%). Fondiaria Sai -1%, Unipol +3,3% e Milano Assicurazioni +1%.

Sale Ansaldo +2,7%. Natixis ha alzato il giudizio a “buy” da “neutral”.

Fra le migliori blue chip si mette in evidenza anche A2A che sale del 5.84% all’indomani della presentazione dei dati del 2012. Equita ha alzato la raccomandazione a “Buy”.

Nel comparto delle utility Atlantia -1,05%, Enel -1,21%, Enel Green Power -1.52%.

Terna sale dello 0,57%: stamattina la società degli elettrodotti ha diffuso i dati definitivi del 2012.

Eni -1,41%, Saipem +2,04%, Tenaris -0,51%.

Fra gli industriali, Fiat -0,67%, Finmeccanica -1,15%, StM -1,3%.

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